Azmar Quest non brilla come vorremmo

Quando sentiamo parlare di videogame made in Italy tendiamo sempre a dare un occhio di riguardo. La nostra nazione vanta tra le sue fila studi di sviluppo di altissimo livello, quali Kunos Simulazioni e Milestone, ma purtroppo la nostra scena fatica a ingranare, e al momento l’Italia non è tra i mercati più prolifici quando si tratta di gaming.
In questo scenario si colloca Azmar Quest, una piccola produzione indipendente già rilasciata su iOS e Android, che a partire dal prossimo 12 Settembre sarà disponibile anche su PC Windows tramite Steam.

Si tratta di un’avventura testuale piuttosto classica, con un sistema di combattimento a turni di stampo ruolistico e una progressione su missioni che fanno andare avanti il racconto. Questo tipo di giochi deve quindi puntare tutto sulla qualità della scrittura e dei personaggi, potendo di tanto in tanto sorprendere con sistemi di combattimento originali. E, sfortunatamente, questo non è il caso di Azmar Quest.

Nella build che abbiamo provato per PC, il gioco non riesce purtroppo a brillare in nessuna delle sue componenti, cercando di offrire un’esperienza ruolistica che in realtà è molto limitata. Si tratta più che altro di scegliere una classe tra le quattro disponibili, quindi seguire la storia all’interno di menu dalla grafica spartana, in una sequenza di missioni che non mi hanno particolarmente convinto. La storia appare infatti piuttosto banale e accompagnata da personaggi privi del necessario mordente, con dialoghi scritti alla meno peggio (tra l’altro è del tutto assente la lingua italiana) che non aiutano davvero nella caratterizzazione.

E ci si ferma qui, perché a conti fatti Azmar Quest non offre molto più che questo.
Essenzialmente per adesso il gioco non ha nessun elemento davvero distintivo o particolarmente interessante rispetto a quanto proposto dal mercato. Serve molto di più per ritagliarsi uno spazio, sia sul panorama PC che in quello mobile.

Un commento

  1. Mi dispiace che Azmar Quest non vi abbia convinti fin da subito.

    Al momento il gioco sta avendo un discreto successo su mobile, sia su Android che su iOS, e una delle cose più apprezzate dagli utenti è proprio la storia.

    Forse vi siete fermati al Capitolo 1? Che è solo un’introduzione, mentre nei capitoli successivi la trama e i combattimenti diventano molto più interessanti.

    Diciamo che l’inizio può sembrare un po’ banale, ma più si va avanti, più si scopre la complessità del gioco e della trama, che è davvero lunga, oltre a tutte le modalità extra che può offrire nell’end-game.

    Ovviamente, c’è anche la modalità online con PvP e Dungeons, per chi vuole un’esperienza un po’ più completa rispetto al solo single-player.

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