Battle Brothers è un titolo indie uscito nel 2017 che mi ha sempre incuriosito. Con la recente uscita del nuovo DLC Beasts & Exploration ho colto l’occasione per provarlo in maniera approfondita. Questa recensione vuole essere quindi una summa che analizza sia la versione base del gioco che i contenuti presenti nel recente DLC.
Battle Brothers + Beasts & Exploration – Recensione
Data di uscita: 24/03/17 | 29/11/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: 27.99 + 9,99€
Battle Brothers mi ha sempre ricordato il buon vecchio Mount & Blade (aspettiamo ancora Bannerlord, a proposito). Presenta infatti meccaniche da gioco di ruolo, un’ambientazione più o meno simile, medievaleggiante, e anche qui dovremo gestire la nostra compagnia di uomini. Uniamo a tutto questo il gioco degli scacchi e otteniamo Battle Brothers. Ma scendiamo più nel dettaglio.
Avviato il gioco purtroppo mi accorgo che il tutorial è limitato ad una serie di video su Youtube, ovviamente in inglese, dove uno degli sviluppatori ci spiega le meccaniche per sommi capi. Ovviamente avremmo preferito spiegazioni un po’ più dettagliate di un “premi questo per muovere le truppe”. Le basi si comprendono facilmente giocando, in teoria il tutorial dovrebbe servire ad altro.
Avviata la partita sceglieremo il nome della compagnia (e quale nome migliore di Diamond Dogs?), il livello di difficoltà e i fondi iniziali (già su beginners è abbastanza impegnativo). Volendo possiamo anche selezionare la Ironmode, ossia solo con salvataggi automatici. Ve lo sconsiglio, soprattutto per le prime partite e in considerazione dei freeze avvengono durante i salvataggi.
A questo punto veniamo catapultati sul campo di battaglia nei panni di un membro di una banda di mercenari. Siamo caduti in un’imboscata, il nostro leader e alcuni compagni sono caduti. Noi non possiamo combattere, ma possiamo gestire tre superstiti della squadra. Ciascuno di essi è dotato di un’arma diversa, cosa utile per capire meglio le varie meccaniche.
Battle Brothers – Trailer di lancio
Ogni personaggio, anche nemico, ha delle vere e proprio statistiche come in un RPG e, spendendo dei punti azione, potremo compiere azioni che avranno risultati variabili, proprio in base alle statistiche stesse. E’ chiaro che il RNG sia molto presente, e ritrovarsi con un personaggio skillato che per 2-3 turni di fila manca completamente l’avversario non è bello. Il fattore culo gioca dunque un ruolo fondamentale in Battle Brothers, elemento comune a tante produzioni con elemento RNG.
Dopo la breve sezione iniziale saremo sulla mappa di gioco, dove potremo muoverci alla ricerca di nuovi contratti. La mappa è sempre generata in modo procedurale e comprende vari insediamenti controllati da 3-4 fazioni differenti. Nelle città potremo visitare il mercato per comprare oggetti, reclutare compagni, visitare la taverna per sentire cosa si dice in giro o offrire una birra alla nostra compagnia. A volte potremo anche acquistare equipaggiamenti più potenti da una fucina o da un armaiolo. Infine possiamo accettare un contratto che ci viene proposto.
La meccanica è semplice: per ciascun contratto ci verrà indicata la difficoltà ed avremo una breve descrizione. Poi si passerà alla contrattazione del prezzo (io provo sempre a chiedere più soldi tanto non si riceve alcun malus). Possiamo accettare il contratto, rifiutarlo oppure lasciarlo in sospeso per completarlo in seguito. Importante è ricordare che possiamo avere un solo contratto attivo alla volta.
Le missioni sono abbastanza variegate, dallo scortare una carovana all’uccidere dei briganti, o magari ci verrà chiesto di uccidere delle particolari creature, o ancora recuperare un oggetto da un luogo solitamente infestato da bestie feroci.
Man mano che completeremo i contratti miglioreremo sia i rapporti col villaggio (utili per gli sconti) sia la nostra reputazione che ci permetterà di accettare contratti sempre più proficui e accedere a quelli delle case nobiliari.
Battle Brothers ha una grafica semplice ma molto chiara e funzionale
Di tanto in tanto potremo scegliere una “ambizione” in stile The Sims. Potremo ad esempio impostare come obiettivo il reclutamento di 12 uomini e, una volta raggiunto, otterremo dei particolari bonus.
Dovremo anche fare i conti sia con le provviste di cibo sia con gli attrezzi per riparare l’equipaggiamento, sia ancora con le scorte mediche con cui curare i soldati (e fidatevi che a volte sembra di stare in un ospedale ambulante).
Esistono più tipologie di avversari, e anche a livello facile ci daranno parecchio filo da torcere. Ci sono gli umani, che spaziano dai semplici ladri vestiti di stracci ai fanti super corazzati, ci sono i non-morti, classici zombi con annesso necromante, oppure l’esercito dei legionari scheletro, orchi, goblin e chi più ne ha più ne metta. A seconda del tipo di nemico dovremo adottare strategie efficaci e utilizzare tipologie di armi che incrementino le nostre possibilità di successo.
Purtroppo ho dovuto fare spesso ricorso alla wikia ufficiale per comprendere le abilità dei nostri nemici e i punti deboli, perché ingame non esiste alcuna informazione su perk né skill. La wikia sarà anche molto utile anche per capire come “buildare” al meglio i nostri personaggi.
Dopo ogni battaglia si aprirà una schermata di loot, che sono gestiti in modo interessante. Se per esempio un soldato morisse con l’elmetto ancora integro potremo recuperarlo. Di contro, fracassare gli avversari comporta che a fine scontro ci sarà poco e niente da portarsi a casa. Le varie bestie poi hanno un certo drop rate delle pelli o di alcuni oggetti utili nel crafting.
Perk, Abilità, statistiche e loot sono gestiti piuttosto bene in Battle Brothers
Oltre al loot i nostri soldati guadagneranno esperienza e saliranno di livello. Potremo migliorarne le “skills” (punti salute, fatica, abilità melee, ecc) o spendere punti per acquistare abilità speciali. Queste ci permettono ad esempio di avere bonus di qualche tipo, magari nel movimento oppure nel parare. Ne esistono parecchie e potremo assegnare fino a undici punti, dopodiché potremo comunque continuare a salire di livello per migliorare le skills.
Battle Brothers prevede anche lo scorrere del tempo. A partire dal settantesimo giorno inizierà la “late game crisis” che avremo selezionato a inizio partita. Questa sarà la nostra più grande occasione per dare prova delle nostre abilità, affrontando delle battaglie con nemici estremamente agguerriti.
Superata la crisi ci sarà un periodo di pace di un determinato numero di giorni e poi nuovamente un’altra crisi scelta randomicamente e così all’infinito. In qualunque momento potremo scegliere di ritirarci e visualizzare il nostro punteggio accumulato e ricevere anche vari achievement di Steam.
Beasts & Exploration
Analizziamo ora più da vicino il primo DLC a pagamento di Battle Brothers. Come il titolo suggerisce esso aggiunge principalmente nuove creature e luoghi da esplorare.
Le bestie in questione sono fin troppo potenti e soprattutto non bilanciate. La stessa wikia riporta che una di queste è in fase di bilanciamento e consiglia di evitare di affrontarla.
Le creature aggiunte con il DLC sono in totale cinque. In termini di meccaniche e design c’è una buona varietà, dal punto di vista concettuale è chiaro che siano sulla carta interessanti, aggiungono parecchia carne al fuoco alla già solida offerta di Battle Brothers. Ci sono ragni che avvelenano e che lanciano ragnatele, streghe che possono far “innamorare” i soldati per metterli uno contro l’altro, mostri dotati di capacità rigenerative, altri che attaccano solo di notte ed evocano ulteriori avversari.
Purtroppo combattere i nuovi avversari è frustrante e per nulla divertente. Nella maggior parte dei casi semplicemente declinavo il contratto quando mi si chiedeva di ucciderne un determinato numero.
In Beasts and Exploration avremo la possibilità di utilizzare i resti delle bestie uccise per costruire speciali armature, pozioni o vernici per adornare scudi ed elmi. Diciamo che questo compensa almeno in parte il culo che ci dobbiamo fare per eliminare le bestie del DLC.
Infine abbiamo alcune aggiunte minori come nuove musiche, eventi, ambizioni, armi e armature.
Il dipartimento grafico di Battle Brothers è curato. La mappa è chiara, ci permette di capire al volo se in una città è presente una fucina o un armaiolo, e anche i campi di battaglia risultano funzionali. Gli effetti di “gore” sono sufficientemente dettagliati, con sangue e teste che schizzano a destra a sinistra.
Ottimi anche gli effetti audio e la colonna sonora che ci terrà compagnia duranti i nostri viaggi e nel bel mezzo della battaglia.
Per quanto riguarda i bug nemmeno l’ombra, ottimo!
Consigliato
Battle Brothers è un titolo particolare e unico nel suo genere. Per quanto sia limitato in quello che potremo fare – alla fine solo contratti – la sua meccanica rogue-like RPG in salsa M&B offre un’ampia rigiocabilità ma anche un alto livello di sfida. Di certo non è un gioco per tutti però lo consiglio vivamente agli amanti di questo genere.
Riguardo il Beasts and Exploration invece le cose sono diverse. Consiglio di aspettare ancora un po’ prima dell’acquisto, in particolare il bilanciamento dei nuovi nemici. Questo rende l’esperienza molto frustrante, nonostante elementi come il crafting provino almeno in parte a compensare.
Naturalmente se avete già Battle Brothers da tempo, comandate una compagnia di mercenari ultra-cazzuti e non vi divertite più ad uccidere i poveri contadini può senza dubbio valere la pena di prenderlo anche adesso.
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