Destiny 2

Destiny 2 sotto i 10.000 giocatori per le Prove dei Nove su PC

Come avevamo anticipato, sembra che la situazione di Destiny 2 sia davvero irrecuperabile. La quantità di giocatori effettivamente attivi è al momento ai minimi storici, sembra che la maggior parte della community passi più tempo sui forum a inveire contro Bungie che non ingame. I motivi ovviamente ci sono, e sono sotto gli occhi di tutti.

Gli ultimi numeri risalgono a una ventina di giorni fa e riguardano le Prove dei Nove, evento multiplayer competitivo endgame mutuato dal primo Destiny (Prove di Osiride). Questa modalità è attiva solo nel fine settimana, e permette ai giocatori più bravi di sfidarsi in scontri 4 contro 4 a eliminazione.
Bene, secondo gli ultimi dati diffusi su Reddit, la partecipazione alle Prove dei Nove ha segnato meno di 95.000 utenti per la versione PlayStation 4 del gioco (la più venduta), e meno 10.000 per quella PC Windows.

Chiariamo: questi numeri indicano solo le persone che hanno effettivamente partecipato all’evento. Senza dubbio c’erano tanti altri giocatori connessi nelle altre modalità, chi in PvP, chi in PvE. E’ comunque un dato importante, che ci permette di fare un raffronto con il passato.
Destiny 2 si riduce, appena quattro mesi dopo la commercializzazione, a meno di 100.000 giocatori nelle Prove. Quattro mesi dopo il lancio de Il Re dei Corrotti, il primo Destiny contava invece su 450.000 giocatori, sempre nelle Prove di Osiride, e sempre su PlayStation 4.
La differenza fondamentale è che Il Re dei Corrotti è stata la quarta espansione, Destiny 2 è stato lanciato da pochissimo.

Destiny 2

Una delle principali attività endgame di Destiny 2

In parole povere il gioco ha al momento meno del 25% dei giocatori che aveva Destiny 1 nel suo momento storico peggiore. Direi che è un dato abbastanza emblematico.

Se poi prendiamo a riferimento la versione PC del gioco, che comunque sembra aver venduto più di quella per Xbox One, i numeri diventano inquietanti. In questo caso si va sotto la soglia dei 10.000 giocatori, che per un titolo online sono molto più che un campanello d’allarme.
I giocatori PC tendono ad essere più suscettibili rispetto a quelli console, sono solitamente meno inclini a tollerare atteggiamenti di un certo tipo da parte di publisher e sviluppatori, dunque questi numeri non devono sorprendere.

Ricordiamo inoltre che su PC la concorrenza è molto più spietata che su console, in particolare grazie alla diffusione di PUBG, Overwatch, Fortnite e Warframe. Tutti giochi presenti anche su console, ma che su PC hanno community più imponenti.

fortnite

Fortnite, un modello di free to play assolutamente riuscito

In questi giorni ho giocato a Destiny 2 per via dello Stendardo di Ferro, a cui volevo comunque partecipare. Ho notato che spesso i miei amici non riuscivano a unirsi alla mia squadra mentre ero alla Torre, perché a quanto pare la destinazione risultava piena. Significa che c’erano troppi giocatori nell’area, non se ne potevano far entrare altri.
Ora, se in effetti c’è molta meno gente ingame, ma il gioco mi dice che una destinazione è piena, l’unica spiegazione possibile è che Bungie abbia già cominciato a chiudere alcuni server. Ci sono pochi giocatori, quindi si cerca di tenerli tutti concentrati in un ridotto numero di instance.
Decidere di chiudere i server già quattro mesi dopo il lancio di un nuovo prodotto è a dir poco preoccupante.

Ma se parliamo di preoccupazioni credo che la cosa più semplice da fare sia andare a farsi un giro sui forum ufficiali di Destiny 2. Sì, certo, ci sono un sacco di giocatori arrabbiati, ci sono sicuramente anche gli hater e i troll, ma più di tutto c’è un profondissimo sconforto, la dilagante sensazione di essere stati truffati.
La cosa che mi ha colpito di più, con ogni probabilità, è il fatto che gli utenti abbiano già iniziato a parlare di Destiny 3. Si discute su come debba essere, cosa fare e cosa non fare, in che modo svilupparlo, si mandano feedback a Bungie.

destiny 2 la maledizione di osiride -4

Si parla già di Destiny 3, che a questo punto non mi sorprenderei se diventasse mobile

Destiny 3.
Si parla di Destiny 3. Quattro mesi dopo il lancio di Destiny 2, si parla di Destiny 3.
Non credo serva un genio qui: in tantissimi hanno capito che Destiny 2 è un progetto fallimentare, destinato a un oblio di cui Bungie stessa è responsabile. Si parla di un seguito perché il secondo episodio non ha più nessuna possibilità di redenzione.
Ciò che fa veramente rabbia è che lo sviluppatore aveva tutte le esperienze necessarie per non combinare un disastro del genere. Oggi c’è gente che si ostina a difendere Destiny 2 sostenendo che è migliore della versione base di Destiny 1. Verissimo, solo che il paragone va fatto con ciò che Destiny 1 era diventato, non con il disastro che era al lancio.

Si chiama progressione o evoluzione o perfezionamento o miglioramento. E’ un lavoro che sta alla base di qualsiasi videogame online, il motivo per cui questi prodotti tendono a ricevere espansioni piuttosto che sequel. Perché la gente non vuole che i contenuti precedenti vengano cancellati, vuole che vengano ampliati.
E perché nessuno voleva che i vecchi pianeti, le mappe multiplayer, i raid, i modelli fighissimi delle armature, delle armi, le skin, gli astori e le navi venissero infilati nel cesso. Quello che volevamo era un arricchimento, ciò che abbiamo ottenuto è stato un pisello nero e una saponetta scivolosa.

 

2 commenti

  1. ” Aveva tutte le esperienze necessarie”… e tonnellate di dollari per farlo*
    Come tu sai, ci sono videogiochi on-line e mmo che negli anni riescono a dare ancora qualcosa alla playerbase, assestandosi su un numero di account dignitoso, o comunque tale da garantire un buon servizio da parte del publisher.
    Evidentemente qui hanno toppato alla grande.

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