destiny 2 warmind la mente bellica

Sviluppatore chiede scusa per la qualità di Destiny 2, Bungie non commenta

Di qui a breve saremo in grado di proporvi la nostra recensione approfondita di Warmind, La Mente Bellica, ovvero il secondo DLC a pagamento di Destiny 2. Senza sorprendere nessuno, credo di potervi anticipare che il parere non sarà esattamente entusiastico.

Fa piacere quindi che uno sviluppatore di Bungie abbia avuto il coraggio e la decenza di scusarsi su Twitter per lo stato attuale di Destiny 2. Parliamo di Josh Hamrick, direttore del sandbox di Destiny 2, che ha avuto un botta e risposta con un utente a caso della rete. Hamrick aveva semplicemente scritto di essere emozionato riguardo Destiny 2, in particolare per il suo futuro e per le novità in serbo per i giocatori. Un certo Jacob Hamblin ha risposto con un secco “Destiny è una merda. Avete fallito miseramente.

Ovviamente su un social network come Twitter risposte del genere sono all’ordine del giorno. Può trattarsi di troll, di hater, di bambini pacioccosi arrabbiati, può essere qualsiasi cosa. Nella maggior parte dei casi aziende e sviluppatori tendono a ignorare questo genere di contenuti, accettandoli come una parte della rete. Evidentemente Hamrick ha ritenuto giusto rispondere a questa persona, arrivando a scusarsi per la situazione attuale di Destiny 2.

Ha detto:
In tutta franchezza riesco a comprendere perché tu abbia un sentimento di questo tipo, Jacob. Mi dispiace averti deluso. Però ci stiamo rompendo il culo per cambiare le cose e tornare a divertirvi. Credo che gli ultimi aggiornamenti abbiano cominciato a cambiare qualcosa, e penso che il futuro sia luminoso. Mi auguro che anche tu vorrai tornare a unirti a noi.

Lo sviluppatore continua:
Ci stiamo lavorando. Torna quando sentirai di volerlo fare. Domani? Benissimo! A fine anno? Va bene anche così. In qualsiasi modo, saremmo felici che tornassi.

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Destiny 2 Warmind non cambia più di tanto la situazione del gioco

Ciò che fa più piacere nell’assistere a uno scambio di battute di questo tipo è la franchezza e l’onestà intellettuale di questo sviluppatore. Non si è chiuso dietro un “questo è un troll, lo ignoro”, ma ha ritenuto che una critica pesante come “Destiny è una merda” potesse essere un sentimento condiviso da tanti e addirittura comprensibile. Lui stesso ha detto che comprende in tutta onestà il perché di un sentimento del genere. Tanto da ritenere corretto rispondere.

Bungie non si è mai scusata ufficialmente per la condizione di Destiny 2, né per quella del primo capitolo al lancio. E’ un’azienda che fino a pochi anni fa era considerata tra le migliori in assoluto, e fondamentalmente credo che proprio questo sia il motivo per cui le aspettative intorno a questo franchise sono sempre state altissime.
Dopo aver rivoluzionato il mondo dei first person shooter su console con Halo, Bungie si preparava con Destiny a una rivoluzione anche più grande, standardizzando una struttura da MMO in un FPS. Non che non ci fossero stati degli esperimenti prima, ma Destiny avrebbe dovuto essere una sorta di uragano, o almeno questo è ciò che avevamo creduto durante un’intelligente fase di marketing. La storia la conosciamo tutti.

Forse i dirigenti di quest’azienda si considerano ancora come un’elite intoccabile, gente che non sbaglia mai e che semplicemente non viene capita dai giocatori. Il punto è che non ci si può barricare dietro un ridicolo “vi stiamo ascoltando”, mentre la tua barca cola palesemente a picco.
Josh Hamrick ha avuto l’umiltà e la decenza di scusarsi su Twitter, e ovviamente i giocatori hanno apprezzato. Per quanto non si tratti di un mea culpa ufficiale da parte di Bungie, Hamrick non è comunque un pinco pallino qualunque. Parliamo infatti del responsabile della divisione sandbox di Destiny 2.

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Il problema di Destiny 2 è la dirigenza, non i singoli sviluppatori

Ovviamente questo non cancella tutti gli errori commessi fino a questo punto. Non cancella la mancanza di trasparenza, le truffe sul throttling dei punti esperienza, l’endgame incentrato su cosmetici ed engrammi luminosi, l’aver ignorato le richieste dei giocatori sui loot box, la qualità dei raid e del PvP. Qui non si parla di cancellare episodi che comunque hanno fatto incazzare milioni di giocatori.
Ma il comportamento di Hamrick è dignitoso, è rispettoso. Oggi, troppo tardi per recuperare la fiducia, ok, ma è comunque un atteggiamento onesto da parte di una persona che forse si sente meno mega-corporazione di tanti altri. Destiny 2 non sarà in grado di salvare il nome di questo franchise. E’ ovvio che, anche se l’update di Settembre dovesse dimostrarsi come un nuovo The Taken King, i giocatori con ogni probabilità non abboccherebbero allo stesso modo con il prossimo Destiny 3. E anche se dovessero abboccare lo farebbero in numeri nettamente inferiori rispetto al secondo capitolo. Di questo sono sicuro.

Ricordiamoci inoltre che il problema in Bungie non sono sicuramente gli sviluppatori ma la dirigenza. E’ esattamente la stessa cosa per Ubisoft, per Electronic Arts, per 2K, Warner Bros, Konami e tantissimi altri. Non prendiamocela con gente che alla fine sta solo eseguendo le direttive di chi sta più in alto.
E per il momento diamo un lieve cenno con la testa a Josh Hamrick. Ha dimostrato più rispetto per noi con un singolo tweet di quanto non abbia fatto Bungie in 3 anni e mezzo.

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