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Devil’s Hunt – Recensione | Un eccesso di superficialità

Ricordate le aspettative che ci eravamo creati qualche giorno fa? Ecco, prima le dimenticate e prima riuscirete ad apprezzare quel (poco) buono che è presente in Devil’s Hunt. Sfogata la rabbia con questa introduzione esplosiva, ricominciamo da capo la nostra recensione.

Avete presente le pubblicità di una qualsiasi merendina al cioccolato, dove quest’ultimo sembra scorrere quasi fosse una cascata? Suppongo di sì, e credo conosciate anche la sensazione di delusione estrema quando la comprate ed il ripieno è poi secco e quasi inesistente. Se non fosse già abbastanza chiaro, il cioccolato in questo caso è Devil’s Hunt. Sviluppato da Layopi Games, si tratta di un titolo action-adventure a tema biblico disponibile (per ora) solo per PC (Steam) al costo di €30. Benvenuti quindi alla sua recensione, e perdonatemi eventuali mancanze di impersonalità.

devil's hunt recensioneDevil’s Hunt – Recensione

Data di uscita: 17/09/2019
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Switch
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €29.99
Sponsor: in offerta su Amazon

La trama è quella del libro “Equilibrium” di Pawel Leśniak, e ciò garantisce comunque un certo spessore. Il protagonista è Desmond, uomo la cui vita precipita tutto d’un tratto (sotto ogni aspetto) fino a spingerlo al suicidio. Tale peccato lo conduce all’Inferno, ma grazie a un patto demoniaco potrà rimanere sulla Terra come mietitore delle anime empie. Avrà tuttavia una seconda possibilità, per scegliere se schierarsi con il Bene o con il Male e quindi che condotta morale perseguire.
Si potrebbe allora dire che la componente narrativa sia ben riuscita, ma in realtà non riesce a convincere.

Devil’s Hunt: gli innumerevoli problemi tecnici

Forse il problema principale di Devil’s Hunt è il suo essere afflitto da una miriade di imperfezioni che, tutte insieme, risultano davvero difficili da tollerare.
Iniziamo parlando degli schizzi di sangue, giustamente ben presenti in un titolo a tema infernale. Perché allora, veramente perché farli totalmente a c***o? Mossa finale cruenta di Desmond? Zac, cascata di rosso che zampilla in tutte le direzioni come nel buon vecchio Kill Bill. Accoltellamento alla pancia? Stessa identica storia. Eppure anche un bambino saprebbe che si tratta di ferite diverse che comportano perdite di sangue differenti: la riprova è che a volte il punto d’origine di questa “esplosione” non coincide neanche con la ferita. E’ come se fosse stata realizzata una sola animazione, inserita in qualsiasi contesto appena plausibile. La sensazione è di un lavoro fin troppo approssimativo.

Devil’s Hunt – Video recensione

Nelle olimpiadi della vergogna c’è anche l’ottimizzazione grafica del gioco. Devil’s Hunt ha di tutto, da bande di aggiornamento, a lag evidente, e compenetrazioni poligonali fastidiose. Gli ambienti sono stati realizzati con texture poco definite, tendenti alla mediocrità. La beffa è inoltre che, nonostante questo, lo sforzo richiesto alla GPU è sproporzionato (e parliamo di un computer da gaming che regge ben altro senza problemi).

Elemento più triste di Devil’s Hunt sono però le pessime animazioni facciali, del tutto inespressive. Che autocontrollo che devono avere per esempio Desmond e la sua promessa moglie per restare calmissimi ed in totale silenzio quando quest’ultima viene scoperta a letto con il migliore amico di lui! O ancora che tempra ci vuole per incontrare Lucifero in persona e restare impassibili senza mostrare un pelino di sorpresa quantomeno. E, perché no, a cosa mai dovranno essere abituati dei teppisti di strada per non avere alcuna reazione di fronte a un uomo che esce da un cimitero in piena notte e si trasforma in demone? Vogliamo parlare delle litigate con il padre o della proposta di matrimonio? Credo non serva, giusto?

Devil’s Hunt: musica e voci

Dato che sull’aspetto grafico ci siamo soffermati a sufficienza, è tempo di vedere come se la cava Devil’s Hunt con l’accompagnamento sonoro. Come avevamo previsto, la colonna sonora non delude affatto (nonostante non faccia emozionare troppo): è comunque ben realizzata ed in sintonia con le varie scene. I dialoghi sono solo in inglese, come già anticipato, ma i sottotitoli sono disponibili in numerose lingue e ben realizzati. Alcuni sono imperfetti nel tempismo o addirittura assenti, ma ciò rientra nella lista dei bug conosciuti dagli sviluppatori. E’ possibile che il problema venga presto risolto.

Il doppiaggio ben si accosta all’andamento generale tracciato finora, dal momento che è raramente convincente o verosimile. Ad onor del vero è obbligatorio precisare che non è sempre insufficiente: a volte è anche peggio. Quello di Kristen (ragazza di Desmond) è ad esempio particolarmente inespressivo, ma purtroppo ciò passa in secondo piano visto che quando ci si aspetterebbe un suo discorso questo di solito non arriva.

Devil’s Hunt: combattimenti e abilità

Non tutto è da buttare tuttavia, dal momento che nelle fasi combattive il gameplay non dispiace, pur senza far urlare al miracolo. Il sistema si rifà vagamente agli hack ‘n slash mobile, con 3 abilità a disposizione che si rigenerano nel tempo. A parte ciò Devil’s Hunt non è troppo generoso, consentendoci solo un attacco leggero, uno pesante ed una sorta di mossa Ultimate una volta caricata l’apposita barra. Non mancano parate né schivate, semplici sia nelle animazione che in termini di difficoltà d’esecuzione. Il rischio è alla lunga che possa diventare poco avvincente. L’esperienza è infatti leggermente ripetitiva e in genere facilotta.

devil's hunt recensione
Devil’s Hunt è afflitto da troppe problematiche tecniche, non riesce ad essere davvero godibile.

Il menù di progressione delle abilità è bello visivamente e influisce sul gioco in maniera significativa, con ben 3 alberi di diversificazione. Carine sono anche le mosse finali, una sorta di KO istantaneo da effettuare su nemici feriti. Il problema è, anche in questo caso, la scarsa cura prestata alle animazioni. Da elogiare poi la possibilità di rinascere se uccisi e riprendere da dove eravamo rimasti, a patto però di superare un impegnativo quick time event.

I combattimenti con i boss richiedono una certa padronanza dei comandi oltre che una familiarità con gli attacchi di ognuno. Siamo ben lontani dalla difficoltà di un qualsiasi Souls-like. Ed anche dalla maestosità, purtroppo.
Ad ogni modo, bene o male le fasi di azione non sono predominanti e quindi, se è vero che ciò contribuisce a diminuire il rischio di ripetitività, lascia forse un po’ troppo spazio alle esplorazioni.

Devil’s Hunt: Esplorare i dintorni

Avevamo sperato che potesse esserci una ricca interazione ambientale o comunque necessità di osservare bene ciò che ci circonda. Purtroppo la via percorribile è una sola, ma gli scenari non dispiacciono, e fermarsi ad osservarli risulta piacevole.
Il sistema di collezionabili non è al momento valutabile. La sua assenza fa parte infatti di quei bug conosciuti e nominati poco sopra. Quello che fa storcere il naso è invece la mancanza di un comando per saltare, che potrebbe anche essere comprensibile… se non ci trovassimo a doverlo fare ogni due minuti tramite un apposito pulsante di interazione ambientale. Ma allora che costava concedere questa (minima) libertà in più al giocatore?

Devil’s Hunt: il punto della situazione

Contro ogni mia aspettativa, Devil’s Hunt si avvicina più ad una bozza o ad una versione Alpha che a un gioco completo. E’ soprattutto la scarsa attenzione ai dettagli – neanche minimi – che impedisce di godersi il titolo, portandoci a classificarlo come un prodotto di serie B. Per fare un esempio, ad inizio gioco ci svegliamo alle 21.45 ed usciamo di casa che sono le 12 (indicate come 00.00 ma è giorno pieno fuori) e andiamo in ufficio, arrivando in piena notte nonostante sia poco distante. Saliamo al piano della nostra azienda e sono tutti lì intenti a lavorare mentre fuori il sole splende. Ora, non pretendo molto, ma volete avere almeno la decenza di far capire se un evento avviene di giorno o di notte ed indicare l’orario come comuni mortali?
Edit: con un recentissimo aggiornamento hanno inserito l’illuminazione diurna, ma la non-sincronia degli orari persiste.

Pur sembrando troppo critici, abbiamo in realtà tralasciato parecchie cose. Già solo riferendoci alla lista dei bug noti, ne ho descritti appena due, mentre sono circa una ventina.
Il vero, sommo problema di Devil’s Hunt non è una cattiva idea di base, ma l’avere affrettato i tempi in maniera eccessiva. Ci sono errori che è impossibile non notare se si ha la voglia di fare le cose bene e con il loro tempo. Allora perché correre, solo per poi cadere?

Da evitare


Con un profondo dispiacere che viene dal cuore, ve lo garantisco, mi sento di sconsigliare Devil’s Hunt ad eventuali acquirenti. Trenta euro non sono pochi, e in periodo di saldi sappiamo bene che gioconi potremo reperire per quel prezzo. Purtroppo Devil’s Hunt non è uno di questi, a causa di un motore grafico pietoso e dell’assenza di un elemento che possa far gridare “Ah, questo è veramente fatto bene!“. La trama appunto ci riesce quasi, ma è impossibile godersela con tutti i problemi già ampiamente discussi. Non resta che augurarsi che in futuro possa ricevere i numerosi aggiornamenti necessari a sistemare il tutto.

Pregi Difetti
  • Trama intrigante;
  • Sistema di combattimento semplice ma efficace;
  • Schermata di pausa ottimamente strutturata nelle sue varie sezioni.
  • Ottimizzazione grafico/tecnica molto discutibile;
  • Animazioni estremamente imprecise e riciclate;
  • Sensazione di limitatezza nelle fasi esplorative.

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