Quella birbantella di Electronic Arts ne ha combinata un’altra delle sue. Dopo un anno fantastico all’insegna di Anthem e di dichiarazioni al limite della demenza, il colosso americano ha ben pensato di fare del proprio peggio anche con FIFA 20. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di questo franchise, che ogni anno fa registrare numeri da capogiro in tutto il mondo. Il merito non va solo alle vendite dirette, ma anche e soprattutto a quella macchina stampa-soldi che si chiama FIFA Ultimate Team.
FIFA 20 è già stato ampiamente criticato nelle sue versioni per PC Windows, PS4 e Xbox One, soprattutto a causa di una modalità Carriera rotta e di una serie infinita di bug. Oggi però parliamo della versione per Nintendo Switch, che è un capolavoro di disonestà su cui è necessario approfondire.
Sottolineiamo che in questo caso il gioco non si chiama proprio FIFA 20, ma FIFA 20 Legacy Edition. Non perché sia una qualche edizione speciale o chissà che altro motivo, ma solo perché non cambia assolutamente nulla rispetto a FIFA 19.
FIFA 20 e le gioie del copia-incolla
Tra i primi far luce sulla questione ci sono i ragazzi di IGN, attraverso le parole dell’editor Simon Cardy. Nella recensione leggiamo che non ci sono motivi reali per comprare FIFA 20, qualora si fosse già acquistata la versione dello scorso anno. Il nuovo FIFA 20 infatti si limita ad aggiornare squadre, maglie e menu. Il tutto per la modica cifra di 50 euro. Sì, sono 20 euro in meno rispetto alle edizioni PS4 e Xbox One, ma sono comunque 50 euro per un aggiornamento che di certo non richiedeva l’uscita di un nuovo capitolo.
Sappiamo benissimo che in tanti casi gli aggiornamenti annuali dei giochi sportivi non giustificano una spesa di 70 euro. Nella maggior parte dei casi si tratta infatti di piccole rifiniture, modifiche nel complesso poco rilevanti, qualche nuova animazione. Di tanto in tanto capita che lo sviluppatore apporti dei cambiamenti più sostanziali, ma di certo non succede ad ogni nuova iterazione. In linea di massima sarebbe più sensato rilasciare dei semplici update digitali.
Del resto, dal punto di vista del publisher, non avrebbe avuto senso rinunciare ad una nuova release. C’è tanta gente disposta a pagare il prezzo pieno pur di poter dire “c’ho l’ultimo FIFA“. Quindi eccoci con questa fantastica Legacy Edition di FIFA 20, un aggiornamento che sarebbe stato più corretto scaricare da internet per 5 o 10 euro. Ma la correttezza, quando si parla di Electronic Arts, non è esattamente di casa.
L’onestà intellettuale di Electronic Arts con FIFA 20
Del resto il publisher ammette candidamente che il gioco non offre nessuna novità di rilievo rispetto all’edizione dello scorso anno. Se andiamo alle FAQ della pagina ufficiale del gioco, possiamo leggere delle risposte piuttosto interessanti ad alcune domande chiave. Cercando di spiegare in cosa consiste questa Legacy Edition di FIFA 20, le FAQ ci informano che il gioco offre una grafica aggiornata nei menu e nelle informazioni in sovrimpressione, aggiornamenti alle squadre per la nuova stagione, ma nessuna nuova modalità o innovazione in termini di gameplay.
Più sotto si chiede in che modo il gioco sia diverso da FIFA 19 su Switch. La splendida risposta è che “FIFA 20 vanta le stesse innovazioni al gameplay viste in FIFA 19, senza alcun nuovo sviluppo o miglioramenti di rilievo”.
Quantomeno hanno detto la verità. In una pagina di un sito che non visiterà mai nessuno, tra informazioni che non leggerà nessuno, ma hanno detto la verità. Ovviamente ci sono tutti i giri di parole del caso, ma quello che stanno ammettendo è che FIFA 20 è essenzialmente FIFA 19 con una copertina diversa. 50 euro, grazie.
La domanda è: dovremmo apprezzare Electronic Arts per essere stata onesta nelle FAQ del gioco? Risposta soggettiva, certo, ma personalmente direi proprio di no, e vi spiego perché. Sono convinto che EA si sia sprecata a scrivere quelle righe di testo più per paura di una querela che non per offrire un servizio al consumatore. Sanno perfettamente che la stragrande maggioranza degli acquirenti di FIFA 20 non andrà a leggere le FAQ del gioco. L’acquirente medio si limiterà a prenotarlo per portarselo a casa al day one. Quelle informazioni non comprometteranno certamente le vendite del gioco.
FIFA 20 ancora inferiore rispetto a FIFA 19
A questo bel quadretto aggiungiamo il fatto che FIFA 20 per Switch continua a non avere alcune delle feature introdotte in FIFA 19 sulle altre piattaforme. In particolare la novità del “primo tocco” per il controllo del pallone era assente dall’edizione Switch dello scorso anno, e continua ad essere assente anche quest’anno. Giusto per sottolineare il fatto che si tratti di un selvaggio copia-incolla.
Quindi, ciò che Electronic Arts sta vendendo è un aggiornamento di maglie e menu. Non serve che io sottolinei poi il discorso FIFA Ultimate Team. FIFA 20 è un gioco nuovo e non un semplice pacchetto di aggiornamento, perché in questo modo gli utenti potranno ricominciare a spendere nel fantastico Ultimate Team. Cercheranno di nuovo di ottenere i calciatori migliori, in maniera tale da poter competere nella modalità online. Sono le gioie delle loot box su base annuale, il motivo principale per cui FIFA continua a macinare milioni e milioni di dollari.
E a fronte di guadagni stratosferici, Electronic Arts non si degna di investire qualche dollaro in più, almeno per cercare di offrire un prodotto alla pari con l’edizione dello scorso anno. Probabilmente sarebbe troppo dispendioso. O forse sanno perfettamente che su Switch non c’è competizione, dunque non è necessario sbattersi più di tanto.
Del resto, finché la gente compra, che problema c’è?