Gato roboto

Gato Roboto – Recensione | Metroidvania accessibile e ispirato

La prima cosa a cui ho pensato quando ho visto il trailer di Gato Roboto è stata un Titanfall con i gatti. Direi che come attrattiva basti e avanzi, no? Soprattutto se poi strutturalmente parliamo di metroidvania, uno dei miei generi preferiti in assoluto, con uno stile tanto semplice quanto gradevole. Come capita spesso nel caso di indie promettenti il publisher è Devolver Digital, che non smetteremo mai di lodare per il gran lavoro di scouting nel mondo degli sviluppatori indipendenti. E finora, per fortuna, non ha sbagliato un colpo. Ma bando alle ciance e vediamo di che pasta è fatto questo Gato Roboto nella nostra recensione.

Gato roboto recensioneGato Roboto – Recensione

Data di uscita: 30/05/2019
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, Switch
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €6.59
Sponsor: in offerta su Amazon

Se un giorno doveste trovarvi a pilotare un’astronave, ricordatevi di non lasciare il vostro gatto libero di scorrazzare in giro e schiacciare tasti sulla pulsantiera di comando. Questa la morale appresa dal co-protagonista della storia di Gato Roboto, che si ritrova spiaggiato su un pianeta alieno a causa della curiosità del suo gattino Kiki. Lo stesso che ovviamente ci ritroveremo a controllare per cercare un modo di salvare il padrone intrappolato dentro la nave.

Come detto in apertura, Gato Roboto è un metroidvania. Più Metroid che Vania, però, vista la chiarissima ispirazione al primo capitolo di Metroid e a Fusion, con qualche citazione e riferimento anche a Super Mario Land. La sua caratteristica principale in quanto metroidvania è l’accessibilità rispetto ai canoni del genere, con l’assenza di ambientazioni troppo ramificate, di elementi RPG e soprattutto del backtracking. È quindi un gioco molto semplice da digerire, anche per un pubblico di novizi e casual gamer. Non aggiunge niente di nuovo alla formula ma si lascia giocare tranquillamente da chiunque.

La meccanica principale di Gato Roboto risiede nell’utilizzo del mecha (talora del sottomarino), che colma l’assoluta fragilità del protagonista. Kiki può infatti essere ucciso in un colpo solo da qualsiasi nemico, non ha attacchi a disposizione e la sua unica abilità consiste nell’arrampicamento su superfici verticali. Il mecha, dal canto suo, conta su un vasto arsenale di armi e gadget che lo rendono potente e versatile come la tuta di Samus. Gli upgrade saranno sbloccati progressivamente e tra i più importanti annoveriamo la super schivata, lo spin jump e dei missili a lunga gittata dotati di un breve cooldown.

Gato Roboto – Video recensione

I controlli sono precisi e responsivi, cosa che rende piuttosto gratificanti sia le sezioni platform che i combattimenti. Il level design è molto basilare ma i nemici ben piazzati e le stanze da ripulire per proseguire in stile Doom offrono un buon grado di sfida. Lo stesso dicasi per i boss, dosati con equilibrio e caratterizzati abbastanza bene sia esteticamente che meccanicamente. Nel complesso parliamo di un gioco divertente e dalla difficoltà media. Gato Roboto può offrire dalle 3 alle 6 ore di gioco ai meno esperti ma facilmente completabile da utenti smaliziati anche in poco più di un’ora. E purtroppo la rigiocabilità è quasi nulla.

Sul versante grafico possiamo invece apprezzare lo stile Spectrum a 8bit in bianco e nero che dà un tocco di personalità al classico look retrò. Salvo alcuni nemici che non è facilissimo distinguere dagli scenari, il resto risulta chiaro, pulito e abbastanza dettagliato. Buona anche la soundtrack, che controbilancia il tono scanzonato di atmosfera e dialoghi con delle tracce cupe e spesso cariche di tensione.

Consigliato


Tiriamo le somme. Gato Roboto non sarà il più rivoluzionario né il più complesso tra i metroidvania ma è di sicuro tra i più accessibili e particolari a livello stilistico. Pur non essendo molto longevo né rigiocabile sa offrire del sano divertimento, alla luce di controlli ben tarati e nemici di tutto rispetto. Senz’altro un ottimo trampolino di lancio per i novizi del metroidvania, in attesa che il grande Igarashi torni a farci sognare con la bomba del mese Bloodstained: Ritual of the Night.

Pregi Difetti
  • Titanfall con i gatti
  • Piacevole da giocare
  • Controlli ben tarati
  • Stile ricco di personalità
  • Tante citazioni ai classici Nintendo
  • Poco longevo
  • Quasi niente rigiocabilità
  • Zero novità alla formula

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