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Halo Master Chief Collection versione PC – Analisi del porting

Forse non tutti lo sanno o magari non tutti lo ricordano, ma i primi capitoli di Halo uscirono anche su PC Windows. Ebbene sì, Halo Combat Evolved e Halo 2 furono ai tempi disponibili anche su computer e solo con Halo 3 si ebbe un passaggio esclusivo alle console. Quindi, in tutti questi anni, i PC gamer si sono persi tanti capitoli, sperando in un ritorno della saga su computer.
Sembrava un miraggio, ma alla fine i nostri sogni si sono realizzati. Da dicembre è disponibile su Steam Halo: The Master Chief Collection, una raccolta che contiene i capitoli dal primo al quarto. In totale sei giochi, convertiti per essere giocati su PC con mouse e tastiera. In queste righe valuteremo la qualità delle versioni PC analizzandone i pregi e i difetti. Cominciamo!

Halo – The Master Chief Collection (PC)

Halo: The Master Chief Collection per PC contiene attualmente solo Halo Reach, mentre gli altri capitoli verranno rilasciati nel corso del 2020. Mettiamo subito in chiaro una cosa, questa versione è sostanzialmente un porting di quella per Xbox One. Su internet abbiamo letto di “miracoli”, ma non è proprio così che stanno le cose. Le impostazioni grafiche sono molto limitate e ben distanti da quelle di un normale gioco per PC. Non aspettatevi di poter regolare texture, ombre, shader o filtri. Qui i preset grafici si limitano a “Performance”, “Originale” e “Migliorata” senza la possibilità di modificarne singolarmente i parametri. Abbiamo però anche l’aggiunta di un regolatore del FOV (impostazione necessaria in molti giochi PC) e la possibilità di cambiare l’altezza dell’arma. Si tratta di un’impostazione che permette di scegliere se avere il mirino più basso (stile console) o centrato (come da standard PC).

Graficamente, quindi, il cosiddetto miracolo si è compiuto solo a metà. Precisiamo che il titolo è bello a vedersi e la pulizia generale data dall’aumento della risoluzione è notevole, ma siamo un po’ lontani dallo standard dei giochi PC. Si può comunque agire esternamente tramite filtri ReShade, ma si tratta di software esterni. Dall’altra parte, però, raggiungere un elevato numero di fotogrammi per secondo è facile vista la leggerezza del titolo. Nella nostra prova, con una GTX 1080, un Ryzen 5 3600 e 16Gb di RAM a 3200Mhz, abbiamo superato senza troppi problemi i 120 FPS e i cali sono stati molto rari. Quindi, anche con una configurazione più datata non sarà un’impresa superare i 60 FPS della versione console. Possiamo affermare che si tratta di una buona ottimizzazione, che farà sicuramente felici molti giocatori su PC.

Dal lato input, invece, nessun problema. Sia con controller, sia con mouse e tastiera, giocare ad Halo è un piacere. Nessun ritardo e tutto funziona a dovere. Segnaliamo, però, che alcuni utenti si sono lamentati del comparto sonoro, definendolo di bassa qualità. Personalmente, non ho notato questo problema, i suoni del gioco sono esattamente come li ricordavo.

Conclusioni – Halo: The Master Chief Collection PC

In conclusione, Halo The Master Chief Collection è, in versione PC, un un porting di buon livello. Non è però il miracolo tecnico che tutti hanno osannato su internet e Youtube. Ammettiamo comunque che ci siamo divertiti molto a rigiocare la campagna di Halo Reach e a dedicarci al multiplayer. Avremmo però preferito poter gestire le impostazioni grafiche con più libertà, speriamo in qualche patch.
Ad ogni modo, il porting vale i 40 euro richiesti su Steam e non possiamo far altro che consigliarlo, a a patto però che non vi aspettiate una grafica spacca-mascella.

 

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