HITMAN absolution

Hitman HD Collection – Recensione | Una piacevole (ri)scoperta

Nonostante i miei anni di esperienza nel mondo videoludico e la mia incessante ricerca di titoli sempre nuovi, la saga di Hitman mancava nella lista dei titoli da me giocati. Quello che mi sono ritrovato a giocare in Hitman HD Enhanced Collection sono stati due titoli che, nonostante i notevoli miglioramenti grafici, sentono il peso dell’età. A soffrire sono più di tutto le meccaniche, che probabilmente furono più che solide al tempo. Eppure, questa collezione è riuscita a regalarmi momenti di qualità grazie a un level design ben studiato e a una trama che si lascia seguire con piacere. Calarsi nei panni dell’Agente 47 è un’esperienza che difficilmente dimenticherete e che probabilmente, una volta terminata, vorrete ripetere presto.

Non indugiamo oltre e addentriamoci nella recensione dei due titoli che questa collezione propone: Hitman Blood Money e Hitman Absolution.

hitman hd collection hitman absolution recensioneHitman HD Enhanced Collection – Recensione

Data di uscita: 28/08/2018
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PS4, XB1
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €59.99

Da un punto di vista grafico, è subito possibile notare lo splendido lavoro di rimasterizzazione. Sia la fluidità delle immagini che la cura dei dettagli non sarebbero potuti essere tanto piacevoli alla vista su una Ps3, tantomeno su Ps2.
Ma l’idilliaco impatto grafico iniziale di Hitman HD viene smorzato poco dopo dai comandi del gioco, in modo particolare con Blood Money. Uno dei tasti principali è stato assegnato alla pressione della levetta sinistra (L3), probabilmente per motivi “storici”. Nel 2006 poteva infatti essere originale affidare alla pressione di una levetta un compito importante, ma da un punto di vista pratico è decisamente molto scomodo.

In parallelo a controlli piuttosto scomodi, troviamo delle hitbox decisamente troppo pignole nei modelli tridimensionali delle nostre vittime. Se infatti volessimo effettuare un omicidio silenzioso corpo a corpo, dovremmo posizionarci esattamente dove il gioco vuole, non un centimetro più avanti, non un centimetro più indietro, rendendo le azioni furtive spesso troppo frustranti.
Nel caso volessimo approcciarci alla missione in modo più “violento”, il sistema di mira non sarà nostro alleato. La sensibilità delle levette è decisamente discutibile, e il mirino su schermo risulta troppo facile da perdere di vista.

Tutti questi problemi, fortunatamente, sono stati risolti pochi anni dopo con Hitman Absolution, anch’esso presente in Hitman HD. Le uccisioni furtive qui sono affidate alla pressione di un tasto, l’esperienza è più fluida e meno frustrante. Anche il sistema di mira, che permette di gestire la concentrazione di 47, consente al gioco di raggiungere un livello qualitativo superiore.

Tralasciando quindi per un attimo la scomodità dei comandi di gioco, quello che ci ritroviamo a giocare sono due titoli dalle meccaniche molto interessanti.

L’Agente 47, come già detto precedentemente, è un sicario professionista che lavora per l’agenzia ICA. Perfetto e impeccabile durante lo svolgimento dei suoi compiti, non dovrà essere visto da nessuno durante i suoi delitti. In caso contrario gli sarebbe impossibile continuare a praticare il suo mestiere; partendo da questo presupposto, si costruiscono tutti i livelli del gioco.

L’abilità di 47 sarà necessaria anche a trovare la soluzione migliore per uccidere senza sporcarsi direttamente le mani. Potremo ad esempio far uccidere la vittima da qualcun altro con l’inganno o architettare quello che potrebbe essere interpretato come “uno sfortunato incidente”.
La bellezza dei due titoli presenti in Hitman HD Collection, infatti, non è individuabile solo nelle fasi “stealth”, quanto nel ritrovamento di soluzioni sempre nuove, sempre geniali e spesso maledettamente macabre.

Il giocatore naturalmente non è costretto a risolvere la missione come un fantasma. Hitman HD permette totale libertà di azione all’interno di un livello. L’Agente 47 può infatti sfondare la porta e neutralizzare i suoi obiettivi con annesse guardie del corpo, ma le ripercussioni di tali azioni verrebbero pagate nelle missioni seguenti a causa dei sospetti nutriti da parte delle guardie nei suoi confronti. Se l’Agente 47 dovesse essere preceduto dalla sua stessa fama, potremmo rimediare all’istante delle attenzioni indesiderate.

Accettabile


Considerando anche le difficoltà tecniche alle quali bisogna far fronte, i due capitoli presenti in Hitman HD Collection necessitano di un po’ di tempo per prendervi dimestichezza. La scomodità dei comandi può portare infatti a una valutazione superficiale dell’opera. Ma se si persevera abbastanza da superare le difficoltà iniziali, ci si ritrova davanti a un’esperienza che difficilmente si ritrova nei titoli di ultima generazione.

Hitman è uno di quei titoli che amo chiamare “If Games” ovvero “I giochi del se”: potrebbe accadere che lasciate il gioco sullo scaffale solo dopo 4-5 ore, pensando che sia stata una delle vostre peggiori esperienze videoludiche, ma probabilmente qualche ora, giorno o settimana più avanti vi ritroverete a pensare a quella missione frustrante che avevate lasciato in sospeso in quel salvataggio, in quella console e nella vostra testa si presenterà la frase “E se… provassi ad avvelenare quel caffè?” o ancora “E se…  provassi ad allentare la vite di quel sostegno?”

“Se” dovesse passarvi per la testa uno di questi pensieri, molto probabilmente Hitman HD Collection è il gioco che fa per voi.

Pregi Difetti
  • Level design convincente, diverte
  • Sistema a missioni efficace
  • Miglioramenti grafici evidenti
  • Comandi molto scomodi
  • Sistema di mira insoddisfacente, poco pratico
  • Hitbox ampiamente migliorabili

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