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Parlamento inglese vergognosamente ipocrita contro Detroit: Become Human

Nel corso della Paris Game Week di Ottobre, Sony ha mostrato una nuova demo di Detroit: Become Human, esclusiva PlayStation 4 in sviluppo dal team di David Cage. Si mostravano le conseguenze delle scelte del giocatore, in alcune sequenze assistevamo a scene parecchio violente che riguardavano una bambina e un padre a dir poco instabile.

Il parlamento inglese si è adesso espresso sulla questione, chiedendo a Sony di non pubblicare il gioco o di rimuovere almeno le scene in questione. A dar voce alle opinioni dei politici è il rappresentante del Comitato per la Cultura, i Media e lo Sport, Damian Collins, attraverso i microfoni del The Daily Mail.

E’ del tutto sbagliato che la violenza domestica possa far parte di un videogame, a prescindere da quali siano le motivazioni. La violenza domestica non è un gioco, una cosa del genere la banalizza.

La fondatrice dell’associazione Childline, Esther Rantzen, ha definito il gioco “malato e ripugnante”. Ha dichiarato:
La violenza sui bambini non è intrattenimento. Non è un gioco. E’ un vero incubo per migliaia di bambini costretti a vivere in scenari del genere. I produttori di questo gioco dovrebbero vergognarsi profondamente. Penso sia una cosa perversa. Chi potrebbe pensare che picchiare un bambino possa essere intrattenimento?

Detroit: Become Human, la sequenza incriminata

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Tutti discorsi bellissimi e senza dubbio condivisibili. Mi viene però da controbattere: chi potrebbe pensare che picchiare una donna possa essere intrattenimento? Se non vado errato viviamo in un tempo in cui trasmissioni come Amore Criminale vanno per la maggiore. Roba in cui si parla di uomini che fracassano di botte le donne, le stuprano, le bruciano vive, le fanno a pezzi e le mettono nel congelatore perché c’è crisi. Roba del genere può tranquillamente andare in TV, diventare una trasmissione serale, fare intrattenimento eccetera eccetera. Perché ovviamente in quel caso è una denuncia del problema, non si sta mica incitando nessuno a ridurre in poltiglia la faccia della fidanzata.

Nel caso di Become Human è ovviamente l’opposto, non è sensibilizzazione, è una spinta alla violenza. Perché in questo caso la differenza è che… in questo caso la differenza è che… hmm. Un secondo, sono sicuro che ci sia una differenza di qualche tipo.
Ah ecco, in questo caso è un videogame, quindi siamo liberi di stabilire l’esito degli eventi, non dobbiamo stare semplicemente a guardare. Hmm… No, questo in effetti dimostrerebbe proprio il contrario. Vediamo un po’…

[Aggiornamento] Niente ragazzi, mi sono consultato con lo spacciatore del parlamento inglese, e a quanto pare non c’è nessuna differenza. Risulta che entrambe le cose possano essere interpretate esattamente allo stesso modo. Sembra in pratica che queste dichiarazioni vengano come al solito dall’ignoranza.
A pensarci bene è grottesco che siano proprio gli ignoranti ad accusare noi di ignoranza.

Detroit: Become Human – La vedete la terribile violenza dei suoi occhi?

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Un governo che vende sigarette sulle quali guadagna uno sproposito ha il coraggio di dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Gente che letteralmente fa soldi sulla nostra morte e sulla sofferenza di milione di persone mi parla di incitamento alla violenza sui bambini.
Metti la cintura di sicurezza mentre guidi, o rischi che ti fai male. Però se vuoi fuma, quello non ti fa male. Cioé sì, te ne fa, ma io ti metto l’immaginina, quindi cazzi tuoi.

Perché fino a quando è un film, un programma televisivo o qualcosa che sia elevato a sistema va tutto bene. Non appena diventa un videogame parliamo automaticamente di uno strumento per plagiare le nostre fragili menti e trasformarci in serial killer. Ricordatevelo la prossima volta che sentite parlare di un ragazzino che ammazza mamma e papà a colpi di ascia sul cranio. Quasi certamente era un giocatore.

 

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