Lo staff di Digital Foundry ha analizzato in maniera approfondita la modalità Boost di PlayStation 4 Pro, già disponibile nell’ultima versione beta del firmware. Come forse già saprete, tale modalità è pensata per migliorare le performance nei giochi rilasciati prima della release della console, in particolare quelli che non hanno ricevuto una patch per sfruttare le potenzialità della nuova macchina.
Il miglioramento interessa il framerate e i tempi di caricamento, senza ovviamente andare a toccare elementi quali risoluzione e shader. In pratica si cerca di sfruttare la maggiore potenza di calcolo sia della CPU che della GPU.
I test di Digital Foundry con PS4 Pro hanno coinvolto un gran numero di giochi. Volendo tirare le somme, la modalità Boost garantisce un incremento nel framerate compreso tra i 5 e i 10 FPS quando si parla di titoli degnamente ottimizzati. Nel caso in cui il software di partenza sia però di dubbia qualità è possibile notare anche un peggioramento.
Per quanto l’incremento possa non apparire straordinario, in realtà si tratta di un risultato notevole e visibile nella quasi totalità dei casi. In pratica tutti i titoli che presentavano delle difficoltà a mantenere i 30 o i 60 frame al secondo risultano adesso molto più stabili, riuscendo a volte a non avere alcun calo. Differenze notevoli ad esempio per Assassin’s Creed Unity, afflitto al lancio da numerose problematiche nella fluidità (bug a parte) e che adesso si rivela molto piacevole, sicuramente giocabilissimo, nonché meritevole di un secondo giro se avevate gettato la spugna proprio a causa delle performance.
L’elenco completo dei giochi testati comprende il già menzionato Assassin’s Creed Unity, Dark Souls II, Dark Souls III, The Evil Within, Oddworld: New’ Tasty, Until Dawn, Bloodborne, The Witcher 3, Batman: Arkham Knight, Project Cars, Assetto Corsa, Knack, Mighty No. 9 e Bioshock Infinite.
Adesso ci auguriamo che anche Scorpio possa seguire le orme di PS4 Pro e garantire miglioramenti simili con i titoli rilasciati su Xbox One.