Nier Replicant fa da prequel a Nier Automata, ed è atteso tra i giochi in uscita di Aprile 2021

Nier Replicant ver. 1.22 – Recensione | Un rinnovamento necessario

Nier Replicant ver. 1.22474487139 è il progetto che rinnova quello che sono stati gli originali Nier Replicant / Gestalt usciti su PS3 e Xbox 360. La nuova versione, però, segue la versione “Replicant”, ovvero quella uscita per il mercato orientale, andando a migliorare gli aspetti che erano stati criticati nella sua prima release. Seguiteci in questa nuova recensione e magari potreste appassionarvi a un mondo a voi sconosciuto.

Nier Replicant ver. 1.22 – Recensione

Parlare della trama di Nier Replicant all’interno di una recensione comporta una serie di sacrifici in virtù della sua complessità e della nostra volontà di evitare spoiler. Per il momento sappiate che nel prologo vestiremo i panni di Nier, intento a difendere la sorella malata Yonah all’interno di una struttura inizialmente anonima. Le creature che ci si pareranno davanti man mano diventeranno sempre più numerose. Ad un certo punto, Nier si renderà conto di non potercela fare e si troverà costretto a stringere un patto con un misterioso libro. Evitiamo di svelare ulteriori dettagli, in quanto non sarebbero sufficienti né rilevanti per darvi un’idea della profondità della storia.

Nier Replicant ver. 1.22 richiede run consecutive per sbloccare informazioni addizionali sulla trama. Dire di aver finito Nier Replicant dopo aver raggiunto i titoli di coda corrisponderebbe infatti al falso, visto che vi aspettano altri finali. Ad ogni modo, la prima run si può tranquillamente completare in meno di 20 ore che aumenteranno se deciderete di affrontare le quest secondarie o di collezionare tutte le armi, necessarie tra l’altro a sbloccare alcuni dei finali.

Rispetto al gioco originale il gameplay è stato svecchiato principalmente nei combattimenti. Adesso, infatti, il protagonista può agganciare i bersagli ed eseguire delle schivate per andare alle spalle dei nemici rendendo gli scontri più dinamici. Al combattimento classico tipico degli Hack’n’slash si aggiunge anche un sistema di magie piuttosto semplice, in cui potremo controllare e direzionare a mano alcune delle spell.
Chi non ha mai giocato a Nier, probabilmente non saprà che Replicant vuole essere – da un certo punto di vista – una sorta di omaggio al mondo del gaming in generale. Infatti, dietro alla struttura principale da Action RPG, si nascondono alcune sezioni che rientrano in altri generi videoludici. Non è raro, quindi, trovarsi in zone che possono essere percorse solo a scorrimento orizzontale oppure con visuale dall’alto o anche a telecamera fissa, brevi incursioni in tanti generi diversi. Figuratevi che, in uno specifico punto della storia, il gioco diventerà un’avventura testuale.

Il mix di generi che è presente all’interno dell’opera non stanca mai e rende leggermente più variegata l’esperienza complessiva. Purtroppo, però, alcuni elementi non troppo riusciti sono rimasti uguali a quelli dell’originale, come ad esempio le missioni secondarie. Queste sono principalmente delle fetch quest e poche di esse danno degli effettivi vantaggi al giocatore che non sia quello di ricevere soldi in cambio. Discorso analogo per quanto riguarda il potenziamento delle armi che, spesso e volentieri, ci spingerà al farming dei materiali, in un grinding noioso che porterà alcuni giocatori a ignorare questa meccanica.

Anche il lato tecnico di Nier Replicant ha subìto un miglioramento evidente. La nostra prova è stata effettuata su Xbox Series X, giocando tramite retrocompatibilità la versione One X e il risultato è stato piacevole. La risoluzione aumentata (a 1440p nella nostra versione) e i 60 FPS svecchiano l’esperienza e portano Nier più vicino agli standard qualitativi odierni. Non si può dire lo stesso della grafica vera e proprio del gioco. Alcuni modelli sono stati rifatti, ma tanti (troppi) elementi sembrano fermi alla loro versione originale. Sono rimasti, purtroppo, anche i caricamenti da una zona all’altra, che sulle console di corrente generazione non hanno molto senso, specie se consideriamo la semplicità delle ambientazioni stesse. Auguriamoci che le versioni aggiornate per PS5 e Xbox Series sfruttino a dovere gli NVME delle console.
Nel complesso, Replicant risulta comunque un bel vedere, se consideriamo che è un titolo uscito originariamente nel 2010. Avremmo solo gradito qualche miglioramento anche nelle ambientazioni, che risultano un po’ troppo spoglie.

Una piccola menzione va fatta sicuramente anche alla colonna sonora che è stata rimasterizzata, ricampionata e arricchita. La traccia principale è “Song of the Ancients”, che con ogni probabilità farà breccia nei vostri cuori sin dal primo ascolto. In generale, le canzoni presenti nelle varie aree sono azzeccatissime immaginiamo che vi rimarranno impresse per molto tempo.

Consigliato

In conclusione, Nier Replicant è un’esperienza che consigliamo agli amanti dei giochi di ruolo (siano essi ARPG, WRPG o JRPG) e del Taroverse. Se vi è piaciuto Automata, giocare a Replicant è quasi necessario per comprenderne più a fondo la lore. Non dimentichiamo, però, che abbiamo a che fare con un gioco particolare e che non è adatto a tutti. Il processo di rinnovamento è di buon livello e questa potrebbe essere l’occasione giusta per avvicinarvi a un’opera complessa e sicuramente maestosa.

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