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Nintendo ci regala i centesimi! Punti d’oro attivi in Europa!

Nintendo ha iniziato a dare la possibilità di utilizzare i punti d’oro digitali sull’e-Shop anche in Europa. Come saprete, acquistando videogame per Switch e registrandoli attraverso la console si ricevono delle particolari monete d’oro sul proprio account My Nintendo.

Il colosso di Kyoto permette adesso di riscattarle per gli acquisti tramite e-Shop, ma il tasso di conversione non convince tantissimo. Si parla di 1 centesimo di euro per punto. Ed è il caso di farsi un paio di calcoli, perché il numero di monete che otterremo varia in base al sistema di distribuzione dei giochi che decideremo di acquistare. Andiamo a vedere come funziona.

Ogni volta che compreremo un videogame digitale attraverso e-Shop, Nintendo convertirà in monete d’oro il 5% del prezzo pagato. In pratica con un gioco da 60 euro otterremmo 300 punti, che convertiti significherebbero 3 euro di sconto sull’acquisto successivo. Non è uno sconto di chissà che tipo, ma è meglio di nulla.

Ma sul fisico la musica è diversa

nintendo switch nrsDiscorso un tantino diverso per quanto riguarda invece il software fisico. Nintendo vuole spingere sul digitale, quindi se preferite acquistare le care versioni pacchettizzate dei software otterrete un tasso di conversione piuttosto triste. Solo l’1% di quanto spenderete sarà tradotto in monete d’oro, contro il 5% dei videogame digitali.
Per fare un esempio, comprare un gioco da 60 euro ci darà 60 punti d’oro, pari ad appena 60 centesimi di euro.
Bello, no?

Anche in questo caso potremmo limitarci a dire “meglio di nulla” e chiudere qui la questione. In fondo si tratta di risparmiare qualcosa sull’acquisto di giochi futuri, non è che Sony o Microsoft facciano nulla di simile.
A conti fatti è un sistema vagamente simile a quanto offerto da Ubisoft con il suo Store. In quel caso l’azienda francese permette di guadagnare i punti semplicemente giocando ai diversi videogame, punti da spendere poi per ottenere degli sconti sugli acquisti. Nulla di male in questo.

Il problema non è però il tasso di conversione. E’ l’approccio di Nintendo alla vendita digitale. Detto in due parole, i videogame digitali su piattaforme Nintendo non sono appetibili quanto quelli sulle altre piattaforme. Il colosso di Kyoto ha, nello specifico, un pessimo rapporto con gli sconti online, che non sono mai riusciti a competere con quelli della concorrenza, sia essa Steam o PlayStation Network.

Nintendo ha un pessimo rapporto con la vendita di software digitale

zelda breath of the wildNintendo è del parere che scontare “troppo” i giochi finirebbe per fargli perdere valore agli occhi del pubblico. E’ un punto di vista candidamente dichiarato anche dal compianto Satoru Iwata, ed è il motivo per cui i videogame first party non vedono quasi mai sconti oltre il 33% su e-Shop.
A pensarci bene, questo significa che 5 euro su e-Shop “valgono meno” di 5 euro su PSN, Steam o GOG. Il potere d’acquisto del consumatore è inferiore.

Nulla da ridire sulle nuove uscite, in quel caso i giocatori vengono trattati come su qualunque altro negozio online, con prezzi assolutamente allineati a quelli del retail (il che è sbagliato, ma sappiamo per quale motivo lo facciano).
Tuttavia, se i crediti che mi dai sono spendibili solo online, è ragionevole presumere che tante persone opteranno per prodotti magari in sconto, magari indie venduti a prezzo budget, magari DLC. E in questi casi si scontreranno appunto con le politiche di Nintendo, per niente competitive.

Non vi nascondo che sia su Wii U che su 3DS ho sempre preferito comprare roba fisica. Sia per la disponibilità di spazio d’archiviazione, che soprattutto per la differenza nei prezzi. I negozianti riescono quasi sempre a proporre prezzi migliori del digitale Nintendo, anche quando questo è sotto sconto. E tutto ciò non ha senso.

Ricordando il vecchio Nintendo Club

super mario odyssey nrsNon mi frega molto che tu mi dia trecento punti d’oro, se poi mi chiedi di pagare molto più di quanto non faccia la concorrenza. Lavora piuttosto sui tuoi prezzi online. Studia la concorrenza. Perché regalarmi delle monetine come a volermi fidelizzare, quando tu stessa non hai saputo offrire un sistema di account unificato per anni, quando tu stessa non permetti i salvataggi in cloud, quando tu stessa ti rifiuti di scontare oltre un tot prodotti usciti tre anni fa, mi sa un attimo di presa per il culo.

Una presa per il culo colossale, se pensiamo che tutto il discorso My Nintendo è stato tirato fuori per soppiantare il vecchio Nintendo Club e i suoi Punti Stella. Ricordate? Quello che vi permetteva di portarvi a casa gadget esclusivi a tiratura limitata. Lo stesso Nintendo Club che veniva assaltato dai giocatori non appena qualche nuovo premio diventava disponibile, con conseguenti crash dell’intero portale.
In quel caso il problema era che il numero di pezzi disponibili per ciascun articolo fosse estremamente basso, del tutto insufficiente per il numero di giocatori interessati. Ma l’idea era vincente.

La soluzione di Nintendo non è stata incrementare la tiratura o la disponibilità di articoli. Ha preferito chiudere del tutto i battenti e regalarci qualche centesimo.
Non c’è proporzionalità, non c’è voglia di ascoltare i fan di vecchia data, non c’è desiderio di spingere su idee vincenti.
I punti d’oro sono convenienti per Nintendo. Spingono all’acquisto di prodotti digitali, sui quali l’azienda ha un margine superiore di circa il 30% rispetto al retail. Guadagna di più.
La mia paura è che un sistema del genere possa essere una giustificazione per non adattarsi ai prezzi delle altre aziende.

Concentriamoci sulle priorità

Star Fox ZeroPersonalmente mi sento preso in giro anche da quell’1%. Credo avrei preferito di gran lunga un “Hey, dato che hai comprato la versione fisica non ti diamo nessuna moneta, però tieni sto badge per il tuo account My Nintendo / Prenditi questo tema esclusivo per Switch.”
Potevano fare qualunque cosa, ma hanno preferito 60 centesimi che mi sanno quasi di elemosina. E’ soltanto la mia personalissima percezione delle cose, senza dubbio ci saranno persone contente di uno sconto dell’1% sull’acquisto successivo. Io mi sento preso per il culo. Nintendo mi sta pagando il sacchetto.

A ciò si aggiunge ovviamente il fatto che le monete d’oro scadono un anno dopo essere state attivate, ci si aspetta che le spendiate in tempi ragionevoli.
Questo significa che se tendete a comprare solo prodotti fisici sarete spinti a provare il digitale, giusto per non perdere quei 6 euro accumulati comprando i vostri 10 giochi annuali. Magari li spenderete per comprare un titolo indie di cui parlano tutti, uno di quelli venduti a prezzo budget, magari durante i saldi. Costerà un po’ più di quei 6 euro, bisogna aggiungere qualcosa con la carta di credito, purtroppo è necessario se non volete perdere il “patrimonio” che avete accumulato nel corso dell’anno.

Io credo che Nintendo al momento abbia priorità molto più pressanti dei centesimi da dare ai propri utenti. Credo sarebbe meglio concentrarsi su quelle piuttosto che elargire beneficenza a giocatori alla ricerca di semplice fidelizzazione.

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