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Valve imbarazzante: altro miner di criptovalute su Steam mette a rischio gli utenti

Nelle scorse settimane avrete sicuramente letto del casino relativo alle criptovalute su Steam. Malware e trojan installati da un indie sconosciuto e pure brutto chiamato Abstractism avevano messo in imbarazzo i sistemi di sicurezza (quasi inesistenti) di Valve, ancora una volta nell’occhio del ciclone per la gestione a dir poco scriteriata della sua piattaforma. Per fortuna, principalmente grazie alla tempestiva segnalazione dello youtuber SidAlpha, il titolo è stato rimosso dallo store. In seguito sono state adottate delle contromisure di verifica sul marketplace, visto che Abstractism non si limitava a installare cripto miner sui PC dei malcapitati ma addirittura a offrire skin fasulle per Team Fortress 2, alcune dai prezzi esorbitanti.

Sarebbe lecito aspettarsi che Valve abbia compreso la lezione, no? E invece ecco apparire un altro videogioco infetto, scovato ancora dall’ottimo SidAlpha. Parliamo di Alien Hunt 3D, uno shooter infimo creato appositamente per diffondere trojan cripto miner. Sì beh, creato è un parolone visto che si tratta dell’ennesimo asset flip. Nulla di nuovo in questo senso. Il colmo è che stavolta l’eseguibile non si degna neanche di funzionare, lanciando invece una finestra di prompt dei comandi con all’interno righe di testo sospette.

Analisi approfondite hanno dimostrato la pericolosità del trojan, denominato “Tiggre!rfn” e riconosciuto come minaccia grave dagli antivirus più affidabili. È bene sottolineare come questo genere di virus non metta a rischio soltanto la stabilità del software ma addirittura quella dell’hardware. A fronte di una lunga esposizione ai miner sia la scheda video che il processore vanno incontro a potenziali danni provocati dal surriscaldamento. Noi ne abbiamo contratto uno giusto qualche giorno fa e ne abbiamo testato gli effetti fastidiosamente invasivi. Nel caso dovesse accadere anche a voi procuratevi Malwarebytes, fate una scansione approfondita e si spera riusciate a risolvere il problema in un paio d’ore.

fallout 76

Bethesda dice no a Steam col suo attesissimo Fallout 76

Sta di fatto che roba simile, soprattutto su Steam, non è ammissibile. Cazzo, è la prima piattaforma videoludica su PC, con quasi 20 milioni di utenti. Davvero non sono capaci di scansionare i file che gli sviluppatori caricano sui loro server, anche in modo automatico? Per non parlare di quando approvano titoli non funzionanti o persino privi di eseguibile. La politica del tutti dentro è fallimentare. Così facendo danno ulteriori scuse ai publisher rognosi, tipo Bethesda, per snobbarli e usare i launcher proprietari. Notizia dell’ultim’ora è che proprio Fallout 76 sarà esclusiva dell’app Bethesda.net, che per la cronaca riesce nella difficile impresa di essere più penosa di Uplay.

Continuando a comportarsi così Valve non fa altro che perdere altro terreno nei confronti della concorrenza e fiducia degli utenti. Se poi ogni volta che uno sviluppatore viola le norme guida di Steam hanno pure bisogno della segnalazione dello youtuber di turno, non ci si mette molto a capire quanto la situazione sia disperata. Non solo non sviluppano più videogiochi degni, ora si permettono di cullarsi sugli allori di uno store digitale più puzzolente di una discarica, specie se confrontato all’eccellente GOG.com. Ah, e senza dimenticare il gioco d’azzardo, con le odiose lootbox di Dota 2 e CSGO finite nel mirino dei governi. Per cortesia Valve, ripigliati.

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