Ambientata a metà anni ’50 in pieno periodo Beat, questa avventura ci ripropone il sistema “punta-e-clicca” che si affermò negli anni ’90. Scopriamo insieme con quali risultati.
1954: Alcatraz – Avventura in Blues
Joe e Christine sono marito e moglie, una coppia mista, afroamericano lui bianca lei, molto affiatata che si arrangia come può nella San Francisco del dopoguerra. Lui ci sa fare con le cose, ripara di tutto, apparecchi elettronici e macchinari di ogni tipo. Lei porta avanti una rivista di poesia, le sue amicizie gravitano attorno all’ambiente Beat e ai relativi locali. Night Club dove si ritrovano poeti e scrittori aderenti alla nuova ondata culturale.
In passato partecipava a piccoli furti e truffe, è molto abile nello scassinare serrature, ma da quando ha sposato Joe, ha messo la testa a posto. Vivono in un piccolo appartamento pieno di libri e cianfrusaglie varie, dipinti e manoscritti incompiuti, oggetti in attesa di essere aggiustati, dischi jazz e ovviamente un gatto. Lui vorrebbe aprire un negozio di aggiustatutto, per farlo chiede aiuto al loro amico, diciamo il terzo componente della banda, Mickey. Proprietario di un Night Club di terza categoria e indebitato con la mafia locale, Michey chiede a Joe di aiutarlo con una rapina. Lui accetta ma durante il colpo qualcosa va storto, Joe viene arrestato e condannato. Fuggito dal carcere viene ricatturato e spedito ad Alcatraz. Il sogno di una vita felice con Christine pare svanito per sempre, o almeno per i successivi venti anni. Ciò è inaccettabile per i due, che decidono quindi di fuggire altrove. Appena Joe riuscirà ad evadere ovviamente. Christine cercherà di aiutare il marito nel suo intento in qualunque modo, ricorrendo se necessario alle arti apprese in gioventù. Questa è grossomodo la situazione iniziale.
Offrendo la possibilità di alternare il controllo di Joe da Alcatraz e Christine in città, nel gioco dovremo compiere azioni e risolvere enigmi per far fuggire la coppia verso una nuova vita. La donna, partendo dal proprio appartamento, accumulerà indizi per ritrovare il bottino della rapina, ed eventualmente scagionare il marito. Spesso tallonata dall’assillante detective convinto della colpevolezza di Joe, cercherà l’aiuto dagli amici artisti, ai quali il marito ha lasciato vari indizi atti a farle capire la verità sulla faccenda. Lui sarà invece occupato a svolgere la mansioni di tuttofare all’interno del carcere, aggraziandosi le simpatie delle guardie, il che gli darà una certa mobilità all’interno della struttura. Cosa che lui potrà sfruttare per elaborare e mettere in pratica un piano di fuga.
Da un punto di vista tecnico il gioco è ben realizzato. La grafica delle locazioni è accettabile, senza fronzoli o particolari sforzi creativi ma con la possibilità di attivare, dal menù opzioni, una modalità chiamata “1954”, ovvero il bianco e nero. Opzione che a mio avviso aiuta il gioco ad ottenere maggiore atmosfera.
Degne di nota sono invece le musiche. Veri pezzi blues e jazz permeano alcune locazioni. Ottimi sono anche gli interpreti delle voci dei vari personaggi, adorabile quella della protagonista femminile.
L’interfaccia di gioco è quanto di più classico ci si possa aspettare. Click destro per la descrizione dei “punti caldi”, che possono essere evidenziati premendo la barra spaziatrice, click sinistro per compiere le azioni. Per aprire l’inventario, così come tutte le altre opzioni compresa quella di scambio protagonista, basta appoggiare il puntatore alla destra dello schermo. Si apre una cartellina con un “File” per ciascuno dei due protagonisti e relativo inventario.
Commento
Usare e combinare oggetti, sbloccare nuove locazioni, risolvere problemi, svelare misteri e retroscena ed anche un poco di azione. Gli sviluppatori avrebbero potuto osare di più, con una maggiore complessità delle locazioni, diversi livelli di interazione e difficoltà o con qualche elemento di innovazione. 1954 Alcatraz è una buona avventura grafica, piacevole e rilassante, ma che difficilmente rimarrà negli annali del genere.
+ Accompagnamento musicale d’atmosfera
+ Interpreti molto bravi e testi spesso divertenti
+ Adatto ai principianti
– Enigmi troppo semplici per i veterani del genere
– Alcune locazioni e personaggi “usa e getta” puramente funzionali
Metascore 58/100
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