[Recensione] Corpse of Discovery – Lost in space

Data di Uscita 25 Agosto 2015 Lingua Inglese
Piattaforme PC Versione recensita PC

A differenza di quanto visto nell’intrigante teaser trailer rilasciato non molto tempo fa da Phosphor Games che ci ha ricordato da vicino film come Interstellar e Gravity, il mediamente atteso Corpse of Discovery si è purtroppo dimostrato poco pregno di profondità narrativa e ricchezza contenutistica, scadendo nei canoni di un semplice walking simulator con scarsa autostima.

Corpse of Discovery

Il gioco si apre con un filmato di presentazione in cui un rappresentante della compagnia di esplorazione spaziale Corpse of Discovery annuncia alla stampa di aver perso ogni contatto con uno dei suoi astronauti. Segue un piccolo intermezzo durante il quale il nostro alter ego, ovvero l’astronauta in questione, si sveglia a bordo della sua nave pronto per intraprendere quella che dovrebbe essere l’ultima missione prima del ritiro.

All’interno della stazione si possono scorgere diversi cimeli appartenenti al protagonista, tutti interattivi, piazzati strategicamente dagli sviluppatori per darci un’idea ben precisa del suo background culturale e familiare; tra le interazioni opzionali annoveriamo gli interessanti accenni storici riguardanti, ad esempio, Ferdinando Magellano e i messaggi vocali spediti da moglie e figli all’astronauta.
Una volta finito di esplorare il luogo chiuso si passa al briefing e di conseguenza alla discesa sul pianeta oggetto d’inchiesta: sebbene l’impatto visivo non sia affatto dei migliori, la sensazione di spaesamento e solitudine c’è tutta.
I pianeti, infatti, sono spesso deserti ma i pericoli costituiti da radiazioni solari, burroni, magma ed occasionali creature fluttuanti sembrano cogliere discretamente l’idea di uno spazio silenzioso ma letale.
A tener compagnia al giocatore ci pensa l’intelligenza artificiale portatile AVA, un robottino dagli occhi blu che raramente concederà tregua dai suoi lunghi monologhi spesso (auto)ironici e irriverenti, segnando inoltre sulla minimappa gli obiettivi del sopralluogo.
Dopo aver portato a termine il compito la stessa AVA, a seguito di vari discorsi di elogio, ci comunicherà che, nonostante la missione sia stata completata, a causa di un inaspettato problema il nostro soggiorno sul pianeta diverrà eterno, spegnendosi e lasciandoci impietosamente in balia delle avversità.
A questo punto apparirà un ultimo segnale da seguire, il quale una volta raggiunto decreterà la perdita dei sensi da parte dell’astronauta e l’inizio di un inatteso loop spaziotemporale che ci riporterà al momento del risveglio nella stazione spaziale.

Corpse of Discovery

Ed eccoci al problema principale di Corpse of Discovery, vale a dire la struttura di gioco.
Le 2-3 ore di gameplay si svolgeranno più o meno come descritto sopra, con obiettivi e dialoghi differenti ma con esattamente le stesse meccaniche: risveglio, interazione con oggetti e briefing, lunghe camminate da un punto all’altro del pianeta, abbandono da parte di AVA, fuga, svenimento e ripresa del loop.
C’è da dire che neanche la trama ci ha convinto, anzi è partita da delle premesse incredibilmente promettenti per arrivare all’assurdo/comico di un finale contenente orsetti parlanti ed unicorni, insomma una parodia di se stesso.

Se da un punto di vista strettamente narrativo tutto ciò avrebbe dovuto funzionare in quanto basato solo sulle righe di testo, la parte ludica risulta davvero noiosa e ripetitiva.
A nulla serve l’implementazione di un platforming abbastanza semplicistico a bordo di un jetpack, in quanto gli ostacoli sono pressoché nulli e, quando presenti, facilmente sormontabili.
Non si viene spinti ad esplorare ed interagire con l’ambientazione, statica e insipida, visto che persino gli oggetti-memento non aggiungono granché alla backstory del protagonista.

Corpse of Discovery

Pur presentando un comparto tecnico ben lontano dalla sufficienza, poi, il titolo soffre di numerosi problemi di ottimizzazione quali importanti cali di framerate (nel nostro caso su una GTX 970) ed altre magagne di non poco conto come un onnipresente pop in e un fastidioso clipping, fatti che dovrebbero indurre gli sviluppatori a rilasciare tempestive patch invece di negare tali imperfezioni nei relativi forum.

In sintesi
Corpse of Discovery è senza dubbio un’occasione mancata, un titolo dalle limpide potenzialità sprecate malamente a causa di una struttura tra le più ripetitive, una narrativa sci-fi che pian piano scade nel ridicolo e una totale assenza di varietà nelle meccaniche di gioco.
Per ciò che offre e per la risicata longevità ne rimandiamo l’acquisto ai prossimi saldi di Steam, presumendo oltretutto una certa passione per il genere fantascientifico e i walking simulator.
Valutazione scala 1/10

4.5
+ Spunti e citazioni gradevoli
+ Atmosfera per lo più azzeccata
– Noioso e ripetitivo
– Dura poco
– Potenzialità narrative gettate al vento
– Gameplay ai minimi termini
– Scarsa ottimizzazione

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