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[Recensione] Helldivers – A colpi di democrazia

Data di Uscita 7 Dicembre 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4 Versione recensita PC

A quattro mesi di distanza dall’approdo in cross play sulle piattaforme Sony, Arrowhead ha finalmente pubblicato il suo Helldivers, completo di DLC, su Steam.
Lo sviluppatore, già noto ai più per la fortunata serie Magicka, ritorna con un twin stick top down shooter cooperativo ambientato nello spazio che mette i giocatori nei panni di guerrieri spaziali, appunto gli Helldivers, in missione per liberare l’orbita della Super Terra da razze aliene intenzionate ad invaderla.

Helldivers

Non c’è una vera e propria trama quanto piuttosto un background, tra l’altro molto ispirato a Starship Troopers e Aliens.
In sostanza il governo ultrademocratico del nuovo mondo ha fatto il lavaggio del cervello a tutti i cittadini costringendoli ad arruolarsi nell’esercito esportatore di libertà al fine di conquistare i pianeti circostanti eliminando ogni forma di vita extraterrestre.

Un dettagliato tutorial precede l’ingresso all’hub, nave spaziale in cui sostano macchinari ed NPC utili alla scelta delle missioni da intraprendere, al cambio di equipaggiamenti e al raduno con i compagni in multiplayer (sia locale che online), avviabile attraverso una comoda piattaforma.
L’obiettivo può essere scelto liberamente tra livelli suddivisi per grado di difficoltà che vengono generati in modo procedurale e constano di una serie di azioni predefinite da svolgere, ad esempio attivare una stazione di drenaggio o disinnescare degli ordigni, per poi attendere i canonici 90 secondi necessari all’estrazione tornando quindi alla base.
In totale avremo a disposizione tre punti della galassia in cui svolgere i nostri compiti: il primo è abitato da insetti giganti, il secondo da cyborg e il terzo da creature misteriose dotate di armi e scudi energetici.

Per rendere il tutto un po’ più movimentato Arrowhead ha creato un sistema di conquista attiva per il quale i progressi della community andranno ad assottigliarsi con il tempo a causa della resistenza aliena che tenterà di riprendersi i pianeti, spingendo così i player a continuare una lotta potenzialmente infinita per il controllo temporaneo dei globi.
L’ottimo stratagemma incappa però in un problema di fondo, in quanto l’assenza di un finale alla campagna galattica rende tediosamente ciclico l’impianto di gioco che, alla lunga, potrebbe stancare i meno avvezzi al puro farming.
Le vittorie, infatti, danno accesso a ricompense e punti esperienza necessari a salire di livello per sbloccare tonnellate di armi, costumi, perk e gadget di supporto.
Questi ultimi alleviano la relativa basicità del gameplay da twin stick classico permettendo ai giocatori di ricevere all’occorrenza uno svariato numero di risorse come rifornimenti, torrette e addirittura mech pilotabili.

Pur beneficiandone, le missioni risultano comunque carenti in varietà giacché gli obiettivi si ripetono continuamente a ritmo casuale accompagnando la crescita del livello di sfida (talora brutale) con soltanto un incremento numerico degli stessi, visto che i nemici possiedono in ogni caso spawn infiniti triggerati da allarmi lanciati nel caso non si uccidano in tempo.
A movimentare le partite ci pensano in parte i gadget, utilissimi se consideriamo i continui assalti nemici, e il fuoco amico, presente anche in Magicka, a causa del quale si assisterà a diversi momenti esilaranti come la caduta letale di rifornimenti in testa ai compagni o l’uccisione involontaria di un malcapitato passante con la foga della mitragliatrice portatile, alleggeriti ulteriormente dalla facoltà di medicare i feriti e richiamare i membri deceduti del team.

E’ un’esperienza piuttosto adrenalinica e appagante, soprattutto se si affrontano i livelli più impegnativi in cooperativa con amici, capace di regalare ore di divertimento in successione senza stancare, almeno finché non si sbloccano tutti i potenziamenti e ci si rende conto della ripetitività innata di task e scenari sì ben congegnati ma dalla quantità troppo esigua.
I pianeti, pur presentando morfologie differenti in grado di mutare il gameplay (terreni fangosi, eruzioni, crolli), non sfoggiano look caratteristici e si riducono quasi sempre ad aride lande pianeggianti; lo stesso dicasi per gli alieni, limitati alle tre razze citate in precedenza e poco diversificati tra loro.
Ottima, tuttavia, la varietà di personalizzazioni -estetiche e non- al nostro alter ego il quale beneficerà di costanti upgrade ottenuti sia dal livellamento che dalle ricompense in seguito a successi, unico mezzo di progressione personale all’interno del gioco.

Convincente l’aspetto tecnico, sebbene si tratti di un porting da console.
Le opzioni grafiche non strabordano di certo, sia chiaro, ma ritroviamo gradevoli aggiunte rispetto alla versione PlayStation quali profondità di campo, qualità ombre e FXAA.
L’impatto visivo si mantiene decente, dunque, a fronte di illuminazione ed effetti particellari piacevoli da vedere che non impattano sulla stabilità granitica del framerate.
Da segnalare inoltre che i comandi di gamepad e mouse/tastiera sono completamente riconfigurabili, segno intrinseco di una discreta cura da parte di Arrowhead.
Una cosa, però, non siamo proprio riusciti a mandarla giù: la presenza di due versioni del gioco, standard e deluxe.
La prima è praticamente identica alla versione vanilla uscita al day one su PS4 mentre la seconda comprende tutti i DLC finora rilasciati e costa 10€ in più, ovvero 29,99€.
Visto che sia gioco che contenuti aggiuntivi sono usciti mesi fa su console ci saremmo aspettati un unico pacchetto a prezzo standard per il port PC, come si suol fare al giorno d’oggi, ma evidentemente era aspettarsi troppo.
Niente di particolarmente grave, comunque, in quanto la maggior parte dei DLC (tranne alcune armi un tantino overpowered) lasciano il tempo che trovano e non conferiscono grandi vantaggi agli acquirenti.

Conclusioni
Tirando le somme, possiamo affermare senza dubbi che Helldivers riesce nel suo intento.
Giocarlo in cooperativa significa godersi un totale potenzialmente infinito di ore all’insegna di un sincero spasso, intraprendendo sfide davvero impegnative ai massimi livelli di difficoltà e aiutando la community a sopraffare le forze aliene in uno scontro eterno.
Peccato per il numero risicato di missioni da svolgere sui pianeti, ripetute una dopo l’altra poiché procedurali come le ambientazioni, peraltro poco ispirate.
Ciononostante il titolo non presenta difetti relativi al gameplay e il sistema di progressione basato sugli unlockables vi spingerà sicuramente a trascorrere parecchio tempo alle prese con enormi orde di alieni inferociti.
Se cercate un twin stick shooter solido e longevo, da sfruttare magari in compagnia di tre o quattro amici durante il weekend, e siete disposti a soprassedere alla sua ripetitività congenita, Helldivers è proprio quello che fa per voi.
Valutazione

7,9
+ Divertente e adrenalinico
+ Ideale per la coop
+ Armi e gadget a non finire
+ Struttura interessante…
– …ma in sostanza ripetitiva
– Poche missioni
– Personaggi e scenari mancano di carisma
– Farming inevitabile

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