[Recensione] Pitiri 1977 – Polaroid che non sbiadiscono

Data di Uscita 14 Ottobre 2014 Lingua Inglese
Piattaforme PC Windows Versione recensita PC Windows

Il panorama videoludico è pieno di platform bidimensionali: molti sono carini dal punto di vista stilistico, altri sono sorretti da una narrativa piacevole, altri ancora propongono interessanti variazioni di gameplay. Il titolo di cui ci accingiamo a parlare, Pitiri 1977, raccoglie in sé un po’ tutte queste caratteristiche appena descritte. Vediamo perché.

Pitiri 1977 – Polaroid che non invecchiano

Il gioco ci mette nei panni di un ragazzino, intento a festeggiare il compleanno del fratellino Sammy. L’atmosfera allegra dei primi istanti della cutscene introduttiva viene però interrotta dall’entrata in scena di un enorme mostro che, incurante del giorno di festa, rapisce Sammy e scompare in un mondo sconosciuto. Questo semplice espediente narrativo basta a dare inizio all’avventura di Pitiri 1977, che porterà il giocatore a esplorare vari livelli con l’obiettivo di riconciliare il personaggio principale col proprio fratellino.

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Dal punto di vista del gameplay, c’è da dire che il punto di maggiore importanza è costituito dalle abilità del personaggio principale: andando avanti nel gioco, infatti, il nostro potrà contare su differenti abilità come, ad esempio, la possibilità di appallottolarsi e rotolare lungo spazi angusti (un po’ come nei classici Sonic bidimensionali, tanto per intenderci), generare fiamme e levitare in modo da sfruttare eventuali correnti d’aria. Tutto ciò si rende indispensabile perché le dinamiche di gioco proporranno puzzle ambientali la cui risoluzione consentirà di proseguire nei livelli; c’è da dire che la difficoltà di questi frangenti non sarà mai così insormontabile, anche perché il titolo stesso non mancherà di suggerire spesse volte cosa bisogna fare e quale potere utilizzare.

In ogni caso, l’esperienza da platform è discretamente piacevole anche se minata da alcuni contrattempi: tra tutti, un sistema di controllo via tastiera che presenta qualche incertezza non tanto nei movimenti del protagonista, quanto nella gestione e nell’utilizzo dei poteri di quest’ultimo. Occorrerà un po’ di pratica prima di sapersi destreggiare nella selezione delle varie abilità, e nel loro successivo utilizzo. In un gioco dalla durata esigua (un paio d’ore al massimo) ciò a volte risulta destabilizzante, sebbene l’esperienza complessiva non venga minata in modo così importante.

Quello che spinge il giudizio di Pitiri 1977 verso una larga sufficienza, però, è la cura stilistica del mondo di gioco. Il titolo spinge molto sull’ambientazione, e sebbene la storia si svolga in un mondo fantastico e di fantasia, i rimandi agli anni ’70 sono molti. Non si può non considerare come le location spaziali e fantascientifiche presentate siano influenzate da Star Wars, e dalle avventure con le quali l’Amiga 2600 iniziava a rapire schiere di ragazzini. Non mancano neanche le classiche Polaroid, così come anche degli ispirati temi musicali in linea con l’ambientazione.

Insomma, se c’è una cosa in cui Pitiri 1977 si esalta, e grazie alla quale si differenzia dal resto degli altri platform, è sicuramente lo stile. Tutto ciò è possibile grazie anche a una grafica che propone dei colori pastello molto rilassanti, e una realizzazione dei modelli disegnati a mano che restituisce un feeling da fumetto.

Per ultimo, non bisogna dimenticare anche due interessanti opzioni di gioco: una volta finito il gioco, sarà possibile infatti dedicarsi alla progettazione di livelli personalizzati grazie alla modalità sandbox, e scoprire un finale alternativo della vicenda.

Conclusioni
Pitiri 1977 è un platform discreto che, come dicevamo in apertura, riesce in qualche modo a farsi ben volere dal punto di vista stilistico, con una realizzazione che trasuda cultura anni ’70 da tutti i pori, e una narrativa che sebbene molto semplificata svolge il suo compito. Probabilmente poteva essere svolto un lavoro maggiore sul gameplay, che propone un’esperienza platform incentrata sull’utilizzo dei poteri del protagonisti, purtroppo non sempre supportato al meglio dal sistema di controllo. In ogni caso, se state cercando il modo di passare un paio d’ore senza particolari pensieri, spendendo non più di cinque euro, Pitiri 1977 potrebbe essere degno della vostra attenzione.
+ Stilisticamente curato e piacevole
+ Adatto per passare un paio d’ore senza pensieri
– Il sistema di controllo da qualche problema di troppo

Metascore ND/100
Pitiri 1977 | Steam | 4.99€

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