Shadow Warrior 2 nrs

Recensione: Shadow Warrior 2 – The dashing Wang

Nonostante il primo capitolo abbia riscosso un notevole successo, gli sviluppatori hanno deciso di cambiare le carte in tavola con il nuovo Shadow Warrior 2. Una decisione coraggiosa, che ha portato a innovazione, varietà e generali miglioramenti. I fan del precedente episodio non hanno nulla da temere. La struttura di gioco si è infatti arricchita, ma lo stile resta innegabilmente quello dello scorrettissimo Lo Wang.
Se non lo conoscessimo bene lo scambieremmo per il fratello minore di Duke.

Shadow Warrior 2

Uscita 13 Ottobre 2016
Lingua Inglese
Piattaforme PC
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 36,99€

La trama del gioco è piuttosto scialba e pretestuosa, come del resto ci aspettavamo. Shadow Warrior 2 è un first person shooter vecchio stampo, dove il protagonista assoluto è il gameplay. Anche per questo motivo è facile associare il prodotto all’ultimo Doom, proprio per l’atteggiamento di sufficienza con cui viene trattata la storia. Doom è stato a nostro parere il miglior sparatutto dell’anno, e Shadow Warrior 2 ne raggiunge la qualità in molti campi, a volte superandola.
Se avete già conosciuto il protagonista di questo franchise saprete benissimo che toni aspettarvi. Il gioco non si prende sul serio, è ricco di gag e di un sarcasmo parecchio trash. I riferimenti a peni e affini saranno all’ordine del giorno, e non è detto che tutti i giocatori trovino la cosa divertente.
Shadow Warrior 2 è da intendersi come uno sparatutto ignorante e, se si entra in quest’ottica, le risate sono assicurate.

Il gameplay vero e proprio è fenomenale. Rispetto al primo capitolo la nostra libertà di movimento è incrementata in maniera esponenziale.
Iniziamo col dire che le ambientazioni sono molto più vaste, ci sono meno corridoi e spazi ristretti. In uno sparatutto questo significa potersi muovere intorno ai nemici, evitare i loro attacchi con freddezza, muoversi tra diverse coperture. Questo accade anche in Shadow Warrior 2, con una variante fondamentale: il nostro protagonista è molto più agile del previsto. Si tratta di una differenza enorme rispetto al primo capitolo, che cambia radicalmente il gameplay.
Lo Wang avrà costantemente a disposizione uno scatto fulmineo in avanti e la possibilità di eseguire un doppio salto. Nessun tempo di recupero, saremo liberi di usare tali abilità a nostro piacimento.
Lo scatto ci permette di coprire distanze enormi e di schizzare da una parte all’altra aggirando il nemico. Dopo essersi abituati sarà inevitabile adorare tale possibilità, che ci farà sentire dei super-uomini e renderà i nostri massacri molto più divertenti.
Ancora più esaltante sarà utilizzare le due abilità in congiunzione. Tutti sappiamo cosa sia un doppio salto, il bello sta però nel fare un salto, usare lo scatto a mezz’aria per “volare” attraverso lo scenario, quindi usare di nuovo un doppio salto e spiazzare in questo modo qualsiasi avversario, raggiungendo allo stesso tempo altezze considerevoli e coprendo distanze altrettanto assurde. A questo aggiungiamo la capacità di arrampicarci sui muri, cosa che ogni buon ninja dovrebbe saper fare. Shadow Warrior 2 è divertente, c’è davvero poco da aggiungere in tal senso.
Le “mosse” a nostra disposizione non si fermano comunque qui. L’arsenale presente nel gioco rappresenta infatti una delle principali differenze rispetto al primo capitolo della serie.Shadow Warrior 2
Gli sviluppatori hanno infatti deciso di aggiungere una componente loot simile a quella di Borderlands: sarà possibile ottenere circa 70 armi diverse, e potremo applicarvi un gran numero di potenziamenti che modificheranno il gameplay in maniera drastica. E’ insomma un elemento tipico degli action RPG, dove si pone grande enfasi sull’equipaggiamento.

Inizieremo ciascuna missione da un hub principale, e saremo liberi di affrontare nuovamente i livelli già superati. Questo perché sterminare nemici ci permette di guadagnare punti esperienza e potenziare il nostro personaggio. In Shadow Warrior 2 potremo aggiungere al nostro armamentario delle sfere (pensiamo alle Materia di Final Fantasy VII) che modificheranno il comportamento delle armi.
Le variabili sono tante, con elementi scontati come l’aggiunta di un danno elementale (i nemici hanno un elemento di resistenza e uno di vulnerabilità) e con altri molto più intriganti come proiettili esplosivi, proiettili che si frammentano in aria colpendo a cono tutto ciò che trovano sul proprio cammino, la possibilità di utilizzare due armi dello stesso tipo simultaneamente e tanto altro. In questo modo si spinge il giocatore ad esplorare i livelli alla ricerca di armi o semplicemente per incrementare i punti esperienza. La rigiocabilità risulta dunque elevata, così anche la spinta a rivisitare i livelli già superati.
Parlando di livelli non possiamo non menzionare che questi sono realizzati in larga parte in maniera procedurale. Sia la mappa che la posizione dei nemici cambierà dunque ad ogni partita, garantendo una sensazione di freschezza. L’algoritmo che gestisce le variabili è discreto, ma non eccelle. Ci è capitato più volte di attraversare aree troppo grandi del tutto prive di avversari o esteticamente spoglie, per poi trovarci assaliti da un manipolo di nemici tutti ammassati. Si poteva fare qualcosa in più.

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Gli scontri con i boss e le aree principali dei livelli sono invece disegnate ad hoc dagli sviluppatori, niente variabili. I combattimenti con tali avversari sono divertenti, entrano in gioco molte meccaniche, ma qualcosa non va. Proprio come in Destiny i boss di Shadow Warrior 2 hanno una quantità di punti vita esagerata. Questo prolunga di troppo i combattimenti, il livello di difficoltà diviene quasi artificiale.
Sospettiamo che lo sviluppatore abbia adottato questa soluzione per spingere a utilizzare la splendida modalità cooperativa del titolo. Fino a quattro giocatori potranno affrontare i livelli insieme massacrando tutto ciò che gli si para davanti. In questo caso il potere di attacco sarà ovviamente incrementato in maniera esponenziale, e anche i boss andranno giù molto rapidamente.
Avrebbe avuto più senso incrementare gli HP dei nemici proporzionalmente al numero di giocatori, peccato non aver sfruttato questa opportunità.

Un plauso va agli artisti di Shadow Warrior 2, che hanno continuato sulla buona strada del predecessore. L’ambientazione giapponese è immersa tra colori sgargianti e piacevolissimi, le strutture contagiano col loro fascino orientale.
L’azione a schermo è sempre frenetica e rapidissima, merito del sistema di spostamento ma anche della fluidità del gioco. Il motore grafico è stato ottimizzato bene, non ci sono incertezze o rallentamenti. Se avete una configurazione più datata vi invitiamo a ridurre la risoluzione per godere della velocità dell’azione.Shadow Warrior 2Tra le altre cose, tutti gli effetti speciali sono davvero uno spettacolo. Lo Wang potrà mutilare gli avversari, recidendo parti del corpo con le proprie katane. Questo significa schizzi di sangue a tempesta, effetti particellari e scie di ogni tipo. Tutte le mosse speciali a nostra disposizione sono accompagnate da animazioni piacevoli, e la ritmica fa sì che tutto appaia sempre in movimento.
Negli scontri con i boss o quando saremo circondati da tanti avversari potremmo avere qualche difficoltà a capire cosa sta succedendo. Ma tutto sommato è un caos piacevole, in linea con lo stile di Shadow Warrior.
Qualche appunto ai modelli poligonali, che a volte risultano fin troppo semplici per non appesantire il gameplay. Alcune delle texture risultano inoltre poco convincenti, ma il colpo d’occhio è in genere molto buono.

In sintesi
Shadow Warrior 2 è il first person shooter più divertente a cui abbiamo giocato quest’anno. In tanti campi raggiunge Doom, in altri lo supera, il che è quanto dire. Il sistema di movimento è spettacolare, sia che utilizziate un gamepad che l’accoppiata mouse più tastiera. La progressione del personaggio, la quantità di armi, le personalizzazioni delle stesse e le mosse a nostra disposizione danno una sensazione simil Borderlands a cui è impossibile resistere, e che incrementa tantissimo lo spessore del titolo.
La longevità c’è, la rigiocabilità è garantita dalla natura procedurale, il multiplayer cooperativo è uno spettacolo.
Ci sono alcune sbavature tecniche, e soprattutto ci sono dei boss con troppi HP, un difetto fastidioso che porta all’altrettanto fastidiosa sensazione di bullet sponge. Va inoltre considerato che il tipo di ironia che permea la produzione potrebbe non essere gradito, ma questo è molto soggettivo, non possiamo considerarlo come un vero difetto.
Se vi piacciono i first person shooter Shadow Warrior 2 è il miglior regalo che possiate farvi in questo momento.
Valutazione scala 1/10

8.8
+ Gameplay purissimo e molto divertente
+ Lo Wang è un cazzaro, così come gli sviluppatori
+ Sistema di movimento stellare
+ Ottima implementazione dei loot
+ Progressione eccellente
+ Enormi possibilità di personalizzazione
+ Multiplayer cooperativo molto divertente
+ Colpo d’occhio piacevolissimo
– I boss fanno molto da bullet sponge
– Alcune mancanze tecniche

*Recensione basata su una copia acquistata dalla redazione*

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