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Recensione: The King of Fighters XIV – Ricordando cabinati

Un po’ sperduto tra i successi di Street Fighter e Mortal Kombat, King of Fighters resta uno dei picchiaduro più importanti e longevi di sempre. SNK ha compiuto qualche passo falso, in particolare con il dodicesimo episodio, ma si è in parte ripresa con il capitolo successivo. King of Fighters XIV segna l’introduzione della grafica 3D in una serie da sempre (escludendo l’esperimento Maximum Impact) legata a uno stile 2D apprezzatissimo. La novità non è stata accolta positivamente da molti fan di vecchia data, ma adesso è il momento di vedere – senza pregiudizi – se il gioco è nel complesso un prodotto valido o meno.

King of Fighters XIV

Uscita 26 Agosto 2016
Lingua Italiano
Piattaforme PS4
Versione recensita PS4
Prezzo al lancio 64,99€

Cominciamo rassicurando da subito i vecchi fan: King of Fighters XIV si gioca come un qualunque altro capitolo della serie. L’adozione della grafica 3D non ha portato a nessuna rivoluzione nel gameplay, dunque gli scontri continuano ad avvenire su un unico livello, senza possibilità di girare intorno all’avversario e amenità simili.
L’interfaccia principale permette l’accesso alle varie modalità di gioco. Bene o male sono presenti tutte le variabili che ci si aspetterebbe, con scontri multiplayer (online e offline), allenamento, una modalità Storia e la possibilità di cimentarsi in una serie di missioni.
Traumatizzati delle mancanze di Street Fighter V ci siamo lanciati subito nella modalità Storia. Questa non è stata molto soddisfacente, somigliando più che altro alla classica Arcade e abbozzando una trama irrisoria, quasi inesistente, con varianti minime in base ai personaggi utilizzati.

Mortal Kombat X e soprattutto Injustice sono, da questo punto di vista, anni luce avanti.
I combattimenti coinvolgono due squadre composte da tre lottatori ciascuna. Potremo scegliere i nostri personaggi da un roster che comprende ben 50 tra nomi celebri e new entry del franchise. Tanta carne sul fuoco insomma, soprattutto considerato che esiste una buona varietà nel gameplay.
Una volta giunti al combattimento vero e proprio si procederà nel classico 1 contro 1 fino alla sconfitta del primo lottatore. A quel punto il combattimento si ferma, si torna al centro dell’arena ed entra in gioco il suo sostituto. La barra dei punti vita del vincitore verrà ripristinata solo di una piccola percentuale, dunque l’avvicendarsi dei picchiatori sarà una costante per entrambe le squadre. Naturalmente si otterrà la vittoria una volta sconfitti tutti e tre i membri del team avversario.

Il sistema di combattimento è abbastanza tecnico, fortemente incentrato sulle combo. La velocità dell’azione è diminuita rispetto ai King of Fighters in 2D, ma l’esperienza è comunque più che soddisfacente. I controlli di base prevedono due tasti adibiti ai calci e due ai pugni. Concatenare attacchi è un’operazione che richiede esercizio e pratica, dunque sarà il caso di evitare il button mashing senza criterio.
Gli sviluppatori hanno voluto rendere il gioco accessibile anche per chi non conoscesse il franchise, offrendo una modalità Storia facile da completare, e lavorando su una curva della difficoltà che è risultata ottima.

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Apprendere gli innumerevoli stili di combattimento richiederà parecchio tempo per i neofiti della saga, ma anche i più profondi conoscitori del brand avranno tanto da esplorare tra le nuove leve, tutte piuttosto riuscite.
Se l’alternanza di calci, pugni e parate potrà funzionare bene all’inizio, poco a poco sperimenteremo con combinazioni di tasti apprese magari nei vari Street Fighter, Tekken e Mortal Kombat, aggiungendo complessità e scoprendo pian piano le potenzialità del nostro lottatore.
Pressando più volte il tasto per l’attacco leggero potremo utilizzare una combo comune a tutti i combattenti, utile per chi è alle prime armi. Una barra posta nella parte bassa dello schermo indicherà invece quando potremo ottenere una sorta di potenziamento fisico, che permetterà a volte di capovolgere le sorti dello scontro.

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King of Fighters XIV punta moltissimo sulla possibilità di schivare e di anticipare gli attacchi del nemico. Esistono 3 modi per riuscire nell’intento, non è facilissimo, ma evitare un colpo e partire poi con una concatenazione di combo che manda al tappeto il malcapitato di turno è senza dubbio molto gratificante. E’ uno dei sistemi meglio riusciti della produzione, ci ha regalato parecchie soddisfazioni.
Il nostro consiglio è comunque di investire un po’ di tempo nella modalità allenamento e apprendere i fondamentali, almeno finché non troverete un personaggio con cui troviate un buon feeling. Il resto verrà da sé, poco per volta.

Quando vorrete cimentarvi nelle partite più dure sarà necessario andare online e prepararsi al massacro. Il net code sembra essere piuttosto stabile, e non abbiamo notato rallentamenti degni di menzione con altri utenti dal ping accettabile. Naturalmente all’incrementare delle distanze aumentano anche i tempi di latenza, il che si traduce in un’esperienza improponibile per qualsiasi picchiaduro, King of Fighters XIV incluso.

Il gioco è un’esclusiva PlayStation 4, e non possiamo dire che la console sia stata spremuta al massimo. Tralasciando il fatto che lo stile grafico possa piacere o meno, ciò che non convince sono i colori e i modelli dei personaggi. Riprodurre in 3D il fascino degli sprite 2D è difficile, ma aziende come Capcom ci sono riuscite sfruttando il cel shading. Purtroppo SNK non riesce con questo capitolo a rievocare la bellezza dei precedenti. Si può chiudere un occhio su un polygon count che sembra della passata generazione, ma la gamma cromatica appare poco convincente, spesso smorta. King of Fighters XIV è fluido, ma le animazioni, le forme e i colori non fanno nulla per migliorare il senso di velocità. Al contrario, può capitare di incontrare frame che sanno di legnoso, altri che sembrano poco coesi con i precedenti.
Non è affatto una situazione disastrosa, il gioco è gradevole alla vista. Tuttavia manca di carattere, è come se non avesse grinta.

In sintesi
King of Fighters XIV è un picchiaduro solido che si affida a meccaniche del passato invecchiate bene. Non siamo convinti che il passaggio alla terza dimensione sia stato un bene, e ci auguriamo che SNK possa correre ai ripari con il prossimo capitolo, magari tornando al 2D, magari proponendo un 3D più “coraggioso”. A parte le incertezze grafiche si tratta comunque di un gioco molto divertente, adatto ai neofiti della serie ma anche ai veterani, grazie a un roster decisamente ampio e al gran numero di new entry.
Se siete alla ricerca di un picchiaduro di qualità e siete disposti a chiudere un occhio su una trama inesistente e un comparto estetico non al top, King of Fighters XIV è un prodotto che vi consigliamo senza riserve.
Valutazione scala 1/10

8.1
+ Gameplay divertente e rodato
+ Tatticismo negli scontri 3vs3
+ Tantissimi personaggi
+ Reparto multiplayer completo
– Visivamente non sconvolgerà nessuno
– Trama inesistente

*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*

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