mortal kombat x

Mortal Kombat X – Recensione | Si torna in forze

Mortal Kombat è, insieme a Street Fighter, il più celebre franchise di picchiaduro in assoluto. Questo nuovo episodio è stato largamente anticipato e supportato da una campagna marketing davvero aggressiva ma sembra che, almeno in questo caso, oltre ai soldi e al fumo ci sia anche tanta sostanza. Andiamo a scoprire insieme allora cosa ha da offrire questo Mortal Kombat X.

Mortal Kombat X – Recensione

Data di uscita: 13/04/2015
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4, XB1, iOS, Android
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €69.99

Questo capitolo della serie dà alla trama molto più risalto di quanto non faccia la stragrande maggioranza dei picchiaduro, offrendoci una modalità Storia di tutto rispetto, e che abbiamo trovato davvero gradevole. Manca forse la bellezza dell’intreccio del precedente capitolo, ma in linea di massima non c’è davvero molto di cui lamentarsi.
Si parla in particolare di lotte tra Dei, ci si ricongiunge agli eventi narrati nell’ultimo capitolo della saga, si trovano motivazioni più o meno credibili per giustificare l’appartenenza dei diversi personaggi alle fazioni del bene o del male.

La modalità Storia ci offrirà delle cutscene di buona qualità, cariche di azione, nelle quali saremo chiamati a intervenire attraverso dei piccoli quick time event, che negli ultimi anni sembrano essere diventati LA feature da inserire in qualunque videogame, pena la castrazione.
Ciascuna scenetta terminerà all’inizio di uno scontro vero e proprio, dove prenderemo il controllo del personaggio, dando sfoggio delle nostre abilità da combattenti.

Il gioco offre un roster di partenza di 24 combattenti, 8 dei quali del tutto inediti. La quantità di carne nuova sul fuoco è considerevole, soprattutto se pensiamo a quanto siano amati dai giocatori molti dei lottatori di questa serie. La generale qualità delle new entry è buona, ma se spesso abbiamo trovato piacevole imparare i nuovi stili di combattimento, in alcuni casi abbiamo nutrito qualche perplessità.
Tra i personaggi più riusciti non possiamo non menzionare Takeda, divenuto istantaneamente uno dei nostri preferiti. L’uso di un armamentario da ninja, il design elegante e la varietà degli attacchi sapranno di certo affascinare tanti giocatori.

Ciò che francamente abbiamo trovato intollerabile è la politica di Warner Bros. sui contenuti a pagamento. Troviamo semplicemente ridicolo che il lancio di un picchiaduro sia accompagnato da ben 5 personaggi offerti come DLC da acquistare separatamente, quando è palese che si tratta di contenuti sviluppati parallelamente a quelli base. Troviamo altrettanto ridicolo il fatto di vendere dei pacchetti che ci permetteranno di eseguire le fatality in maniera più semplice: si stanno vendendo delle animazioni, ed è imbarazzante.

Niente di tutto ciò può essere considerato come un difetto del gioco, perché l’offerta di base è comunque di qualità e soddisfacente dal punto di vista quantitativo. Resta tuttavia parecchia frustrazione nel constatare come sempre più aziende si trasformino in avvoltoi per far sì che i propri prodotti vadano in positivo. Forse, e dico forse, se per ottenere dei profitti avete bisogno di vendere delle animazioni e di rendere un’icona come Goro un pre-order bonus, magari dovreste rivedere il vostro modello di business.

Nervi a parte, il sistema di combattimento è molto solido, e non si discosta più di tanto dai canoni della serie. Gli appassionati si troveranno a proprio agio grazie a controlli più reattivi del solito, a una fluidità portata a 60fps, e un ottimo bilanciamento tra complessità delle combo e accessibilità del gameplay.

Questo capitolo della saga conta su una novità molto gradita, che ci permetterà di variare lo stile di combattimento di ciascun personaggio fra i tre disponibili, che ne modificheranno in maniera sensibile usabilità, versatilità ed efficacia contro determinati avversari. Si tratta in pratica di un modo intelligente per permettere al giocatore di continuare a usare il proprio personaggio favorito, offrendo un elemento tattico che può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
Tra le feature più caratteristiche le X-Ray, mosse speciali ampiamente pubblicizzate in fase di marketing e che sapranno infliggere danni consistenti agli avversari fratturandone le ossa, con tanto di zoom della telecamera e animazione galvanizzante.

Per qualche motivo sembra che gli sviluppatori (o il publisher) abbiano fatto qualche passo indietro rispetto all’ultimo capitolo rilasciato. In Mortal Kombat X vengono a mancare alcune idee a nostro parere vincenti viste nel reboot del 2011, su tutte gli scontri 2 contro 1 e le sfide con i boss.
È probabile che si sia preferito semplificare l’esperienza di gioco e rendere il tutto più prevedibile e familiare, ma personalmente ho trovato tale scelta poco felice.

Un elemento a nostro avviso molto intelligente è invece la modalità Torri Viventi, che incrementa in maniera considerevole la longevità del gioco. Come molti di voi già sapranno, nella classica Torre delle Sfide bisogna riuscire in una serie di competizioni caratterizzate da speciali modifiche al gameplay di base. Nelle Torri Viventi dovremo fare del nostro meglio per superare delle sfide che, questa volta, cambieranno periodicamente, offrendo un motivo in più per accendere la console e controllare quali siano le novità. Ciascuna torre verrà aggiornata con tempistiche differenti, in maniera tale da garantire intrattenimento per tutti i gusti. Si parla nello specifico di regole diverse su base oraria, quotidiana o settimanale, regole che vanno dal non poter effettuare il salto, all’avvelenamento ad ogni colpo e tanto, tanto altro, con nuove idee che senza dubbio verranno implementate nel tempo e che accompagneranno eventi speciali così come accede in altri titoli.

È una meccanica piuttosto diffusa nel gaming moderno, in particolare in quello casual e mobile, che punta a gratificare il giocatore su base quotidiana mantenendo alto l’appeal del prodotto. E funziona.

Altra modalità interessante è Fazioni, che ci permetterà di unirci a uno tra cinque gruppi disponibili, e di ottenere dei punti speciali che andranno a migliorare le performance generali della fazione stessa. Ogni settimana, uno tra i cinque gruppi sarà eletto vincitore, sulla base dei punti raccolti dai propri membri sia in attività online che offline.

Torna anche in questo capitolo la Krypta, dove potremo spendere i gettoni d’oro guadagnati partecipando alle più diverse attività di gioco per comprare oggetti, costumi e mosse extra. Questa volta però il giocatore avrà anche la possibilità di trovare al suo interno dei particolari bauli che si manifesteranno su base oraria, e che dunque richiederanno una certa dose di perseveranza (o di fortuna).

L’offerta online è solida, ma abbiamo notato alcune incertezze nel netcode nel caso di sfide con utenti situati in altri continenti. Abbiamo escluso che potesse trattarsi di problemi di connessione, e abbiamo constatato come alcuni match (nella fattispecie con gli Stati Uniti) presentassero dei micro lag che, seppur non drammatici, hanno un po’ inficiato la qualità del gameplay.
Nulla da dire invece per gli scontri più “ravvicinati”.

Tecnicamente il gioco si presenta in linea con quanto ci si aspetterebbe: tralasciando i gimmick dell’epoca 16bit, Mortal Kombat non è mai stato un capolavoro in ambito grafico, e non lo è nemmeno adesso. Tuttavia, è certamente un prodotto al passo con i tempi, più aggiornato rispetto a quanto fece il titolo del 2011, e forte di uno stile molto particolare che ha negli anni riscosso un larghissimo seguito. Parlando di stile, è giusto menzionare l’ottimo lavoro svolto sui terreni di scontro, ambientazioni ispirate e ben caratterizzate, integrate in maniera eccelsa con i toni del prodotto.

Conclusioni
Mortal Kombat X è uno dei migliori capitoli del franchise, un lavoro se vogliamo di fan service, che non scontenterà chi era alla ricerca di un solido picchiaduro per questa generazione di console. Gli sviluppatori non hanno in realtà rischiato tantissimo, preferendo giocare sul sicuro, e accantonando per il momento alcune idee originali viste nel reboot del 2011. Poco da lamentarsi, perché questo Mortal Kombat X offre qualità e quantità per tutti gli appassionati della serie, garantendo tra l’altro un’ottima longevità grazie a un lavoro di modernizzazione che ha interessato alcune delle modalità.
+ Combat system solido, senza scoraggiare
+ Intelligenti le sfide a tempo
+ Quantitativamente corposo
+ Bella modalità Storia
+ Trailer con Chop Suey!
– Rimossi alcuni elementi vincenti del prequel
– Politica DLC assolutamente folle
– Incertezze tecniche post lancio

Metascore 84/100
Mortal Kombat X | Steam | 49.99€

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