Data di Uscita 5 Febbraio 2016 | Lingua Italiano |
Piattaforme PC, Mac, StOS | Versione recensita PC |
XCOM Enemy Unknown ha avuto il merito di riportare in auge una delle serie di strategici a turni più amate di sempre, dunque la pressione durante lo sviluppo di questo XCOM 2 deve essere stata considerevole, anche a causa del livello di profondità e pulizia raggiunti dal predecessore. Nonostante l’impresa potesse sembrare quasi impossibile, i ragazzi di Firaxis sono riusciti a migliorare quanto fatto con il precedente capitolo, implementando allo stesso tempo una sfilza di novità che faranno la gioia degli appassionati del genere, e che sapranno ammaliare anche chi il nome XCOM non l’ha mai sentito prima. Andiamo a scoprire perché.
XCOM 2
In generale non è particolarmente piacevole quando un vicino troppo insistente ti butta fuori di casa per andare a dormire nel tuo letto, dunque è chiaro che la presenza aliena sul nostro amato pianeta azzurro non sia cosa facile da tollerare.
Se nel primo XCOM Enemy Unknown dovevamo fare di tutto per impedire agli invasori di vincere una guerra, adesso il nostro ruolo sarà appropriarci nuovamente di ciò che da sempre ci appartiene, comandando le truppe e amministrando risorse in un eccellente ibrido tra strategico a turni e gestionale.
La trama di XCOM 2 è più elaborata rispetto al passato, offre un background interessante e sa evitare di essere invasiva o di spezzare i ritmi di gioco.
A dispetto della notevole profondità garantita dalla struttura del prodotto, gli sviluppatori di Firaxis si sono assicurati di rendere tutto estremamente user friendly, presentando interfacce chiare e pulite, opzioni a iosa ma mai in quantità tali da scoraggiare il giocatore. Si potrebbe anzi dire che questo XCOM 2 sia un ottimo punto di partenza per chi non conosca la serie, o per chi voglia semplicemente introdursi al mondo degli strategici a turni, seppur il livello di difficoltà sia piuttosto elevato.
Ciascun personaggio che creeremo godrà adesso di una notevole versatilità rispetto a quanto visto in Enemy Unknown, dunque capiterà spesso di “trovarsi” con un dato personaggio e fare di tutto per evitare che questo muoia, in quanto i decessi, in XCOM 2, sono permanenti.
Se non avete giocato al precedente capitolo della serie, vi sconsigliamo comunque di impostare un livello di difficoltà superiore al Normale, perché in questo franchise il fattore RNG (random number generator) gioca un ruolo decisamente importante. A prescindere dalle nostre tattiche potrà avvenire (e avverrà) che per un colpo di sfortuna perderemo una partita attentamente pianificata ma, allo stesso tempo, anche i nostri avversari saranno almeno in parte in balia del caso. Diciamo che a occhio e croce la nostra abilità conta per il 90%, mentre il restante 10% è deciso dalla fortuna.
Vi sono purtroppo delle missioni estremamente (e inutilmente) difficili disseminate per il gioco, dove le percentuali diventano più un 40% skill e 60% fortuna, ma ovviamente sarà compito nostro fare tutto il possibile per massimizzare le nostre chance di vittoria.
Sono dei picchi nella difficoltà a nostro parere ingiustificati, determinati da un design che a volte desidera essere fin troppo punitivo, come a ricordarci che adesso sono gli alieni a dettare legge e che la nostra vittoria significa una risalita affatto scontata. Nel contesto di gioco può aver senso, ma la frustrazione che ne deriva in alcune delle missioni è eccessiva.
In XCOM 2 si muore e si perde, si ripetono le missioni e si danna la CPU per un RNG spesso penalizzante, che però rende la vittoria una grande soddisfazione, nel momento in cui arriva.
Le missioni ci terranno impegnati per circa una trentina di ore, ma gli sviluppatori sono riusciti a garantire una rigiocabilità elevata grazie alla creazione procedurale dei livelli stessi, in maniera tale che ciascuna partita sia diversa dalle precedenti, e che il fattore fortuna sia dunque più o meno influente. La varietà all’interno delle missioni stesse è considerevole, e la struttura di XCOM 2 ci permetterà un approccio totalmente diverso rispetto al passato.
Parliamo del fatto che inizieremo la maggior parte delle missioni da posizioni nascoste: il nemico non saprà del nostro arrivo finché non attaccheremo o non ci faremo notare, cosa che ci permetterà una fase iniziale di pianificazione alla Commandos degli anni d’oro. Potremo ad esempio procedere con degli accerchiamenti, sfruttare coperture e posizioni di vantaggio, concentrarci su zone meno controllate della mappa, avvicinarci alle prede più facili e, solo quando realmente pronti, sferrare il vero attacco. Se il piano andrà per il verso giusto la soddisfazione sarà notevole, attenzione solo all’ottima intelligenza artificiale degli avversari, che cercheranno in tutti i modi di sopravvivere e di riorganizzarsi in gruppi per rispondere ai nostri attacchi.
Dal punto di vista estetico il gioco ha una grafica notevole, ma l’engine non è stato certamente ottimizzato a dovere. I cali di framerate sono presenti e non hanno motivo di esistere, si ha la sensazione che una parte eccessiva del carico di lavoro sia affidata alla CPU.
Ci sono inoltre un gran numero di bug e mancanze tecniche che non ci saremmo aspettati da un gioco PC only, e che avrebbe avuto più senso risolvere con un più largo anticipo. La mancanza più importante riguarda l’impossibilità di vedere alcuni piani degli edifici, rendendo praticamente inutilizzabili alcune posizioni in apparenza appetibili. Oltre a questo si segnalano animazioni che all’improvviso si bloccano, icone che spariscono senza motivo e un rilevamento delle collisioni a dir poco discutibile.
Conclusioni XCOM 2 è alla tirata dei conti migliore del suo predecessore: la creazione procedurale dei livelli garantisce una rigiocabilità notevole, le meccaniche RNG sono implementate in larga parte in maniera intelligente, anche se a volte diventano fin troppo punitive, specie in alcune missioni che sono evidentemente state create durante la fase mestruale degli sviluppatori. La versatilità delle truppe c’è, la possibilità di iniziare le missioni nascosti agli occhi degli avversari è una manna, e le possibilità di sviluppo tecnologico aggiungono quel tocco gestionale che non fa mai male. Consigliato a tutti gli appassionati della serie e a chi voglia sperimentare (anche per la prima volta) un eccellente strategico a turni. |
Valutazione 8.9 |
+ Degno successore di Enemy Unknown + Tante novità graditissime + Alto livello di sfida + Generazione casuale dei livelli + Buona componente gestionale |
– Picchi di difficoltà immotivati – Bug e problemi tecnici |