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RimWorld – Recensione | Gestionale con tanto successo e tante carenze

RimWorld ci porta a gestire una colonia su un pianeta remoto. Appartiene al circuito dei videogame indie, tanto che è stato realizzato da un singolo sviluppatore. E’ famoso per due motivi: il primo è che anche se disponibile da parecchio tempo in accesso anticipato non è andato mai in sconto (e non andrà in sconto per 4 anni dopo l’uscita come annunciato dallo stesso sviluppatore, generando parecchi meme sulla sua pagina di discussione dello store). Il secondo è che il titolo ha una percentuale di voti positivi tra le più elevate su Steam, toccando al momento uno straordinario 97%.
Ma merita davvero questi pareri entusiastici? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.

RimWorld – Recensione

Data di uscita: 17/10/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC
Lingua: Inglese, Italiano
Prezzo di lancio: €29.99

Avviato il gioco ci ritroviamo sul menù principale dove tra le tante voci ne troveremo anche una che ci indirizzerà alla lore del gioco. Bizzarro in un gestionale, ma assolutamente positivo. Per farla breve l’uomo ha inventato i viaggi interplanetari e ha iniziato a colonizzare l’universo.

Notiamo con piacere che è presente anche la lingua italiana, implementata grazie all’aiuto dei fan durante lo sviluppo. Purtroppo le traduzioni non sono proprio impeccabili (con tutto il rispetto per il lavoro del traduttore che non ha ricevuto un centesimo). Spesso ci sarà un miscuglio tra nomi inglesi e italiani, e alcuni testi sono stati lasciati come in originale. Vi consiglio di giocare a RimWorld in inglese, anche perché se doveste cercare un elemento sulla wikia ufficiale potreste avere difficoltà con le varianti italiane. Non si capisce inoltre perché, a fronte di un milione di copie vendute, lo sviluppatore abbia chiesto ai fan di realizzare traduzioni gratuite piuttosto che sborsare qualche quattrino e offrire un po’ di qualità in più.

Ritornando a noi, come sempre avvio il tutorial per capire un po’ le meccaniche. Partiremo con 3 coloni in un mondo generato casualmente. Ci verrà spiegato in breve come costruire mura e oggetti, assegnare le zone di deposito, realizzare una base e infine sconfiggere un piccolo gruppo di nemici. E’ un tutorial che offre le basi, ma in fin dei conti non è molto approfondito. Potremo affidarci ad una guida in gioco per tamponare qualche lacuna, ma è anch’essa piuttosto breve e poco dettagliata. Come spesso accade, anche RimWorld ci spinge a documentarci online, magari sulla wikia ufficiale.

Meccaniche

Per quanto riguarda le meccaniche vi dico subito che RimWorld è praticamente identico a Prison Architect. Non parliamo solo di una grafica molto simile, ma anche di sistemi di gioco paragonabili, anche se un po’ più approfonditi.
La visuale è fissa dall’alto e tramite un pannello ordini potremo decidere cosa far costruire ai nostri coloni, o assegnare zone per depositare oggetti o risorse. Non potremo comandare direttamente i coloni, se non in modalità combattimento, ma potremo assegnargli delle priorità nella tab Lavoro. Ogni colono ha infatti delle abilità in stile RPG, come estrazione, cucina, ecc. Più punti abilità ha più sarà bravo e veloce nel compiere un determinato lavoro. Alcuni coloni saranno incapaci di svolgere determinate mansioni, e avranno delle “perk” specifiche come essere belli, brutti, piromani e via dicendo.

Potremo dare delle priorità nello svolgimento di una determinata mansione, ma la gestione è fin troppo basilare. Quando in RimWorld avremo troppi coloni o nelle fasi più concitate dovremo modificare le priorità sul momento, trovandoci ad esempio con un medico che invece di curare i feriti preferisce spazzare il pavimento. Purtroppo per la maggior parte del tempo saremo in balia dell’intelligenza artificiale.

I coloni avranno anche dei bisogni da soddisfare in stile The Sims, come dormire e mangiare. In questo modo giocheremo col loro umore, che è influenzato da tanti fattori. Dormire in un letto comodo è meglio che in uno scomodo, vedere un cadavere può sconvolgere la giornata, ogni piccolo elemento contribuirà all’umore con punti positivi o negativi. Raggiungere un livello troppo basso significa andare incontro a un crollo mentale, che potrà essere più o meno grave. Un crollo leggere potrebbe portare il colono a chiudersi nella stanza per qualche ora, mentre uno grave può scatenare una furia omicida verso chiunque gli stia intorno.

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La gestione dei coloni non è esattamente impeccabile in RimWorld

A volte, più un simulatore di colonia spaziale, RimWorld sembra un simulatore di babysitting. Anche episodi di scarso interesse (del tipo: “che schifo ho visto della polvere per terra”) potranno infatti causare un crollo mentale, che unito ad un eventuale attacco nemico potrebbe rivelarsi catastrofico.
La priorità sarà quindi tenere i nostri coloni soddisfatti soprattutto vestendoli in modo adeguato per ogni stagione dell’anno. C’è infatti un sistema di inventario da cui gestire vestiario, eventuale equipaggiamento corazzato e armamentario.

Durante le fasi di combattimento controlleremo i coloni in maniera completa. Potremo decidere se permettergli di sparare in autonomia, oppure designare un bersaglio primario. Altrettanto importante sarà posizionarli dietro una copertura come un albero o un sacco di sabbia. Come sempre c’è un fattore RGN che calcola sia l’abilità del tiratore sia eventuali coperture del nemico, la distanza di tiro, la stazza del nemico e se questo sia fermo o in movimento.
Purtroppo l’IA di RimWorld non è molto evoluta, e si limita a riempirci di avversari in modalità orda. In linea di massima non è un combat system particolarmente valido.

Gameplay

Affrontato il tutorial, iniziamo una nuova colonia. Innanzitutto dovremo scegliere che scenario giocare tra i 4 disponibili (ce ne sono altri nascosti attivabili tramite dei codici speciali). Quello classico ci fa partire con 3 coloni e un adeguato equipaggiamento iniziale; il secondo (Tribù perduta) ci concede 5 coloni con scarsi equipaggiamenti; il terzo (Ricco esploratore) ci dà un unico colono con molti oggetti tecnologici; l’ultimo infine (Nuda brutalità) ci farà partire con un colono completamente nudo.

A quel punto imposteremo una della più importanti componenti del gioco, ovvero il Narratore. E’ a tutti gli effetti una sorta di dio della nostra colonia. Tutti gli eventi, belli o brutti che siano, saranno scelti da lui. Questi riguardano fenomeni meteorologici, caduta di rifornimenti da un’astronave di passaggio, attacchi nemici, animali che impazziscono e attaccano la colonia, carovane, quest, ecc. In realtà non c’è tantissima varietà e, soprattutto verso il late-game, si limiteranno ad essere delle seccature.
All’inizio della partita i narratori miglioreranno progressivamente la nostra colonia, addirittura scaraventandoci addosso coloni extra. Appena avremo raggiunto un livello ottimale cercheranno invece di metterci i bastoni tra le ruote e portarci al game over.

Oltre a scegliere i Narratori potremo anche impostare una difficoltà, da Pacifico (niente attacchi) a Selvaggio, e decidere abilitare i soli salvataggi automatici o manuali.
Scelto il narratore, si passa alla generazione del pianeta, in cui potremo sbizzarrirci cambiando la dimensione, il clima e via discorrendo. Ci viene poi chiesto di selezionare un punto esatto in cui insediarci, la dimensione della mappa di gioco e la stagione iniziale.

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Ciascun colono di RimWorld ha caratteristiche molto precise

Avviata la partita inizieremo finalmente a costruire la nostra colonia. L’obiettivo finale consiste nel riuscire a costruire un’astronave per fuggire dal pianeta in cui ci troviamo. Per fare ciò dovremo non solo accumulare abbastanza materiali rari, ma anche progredire nell’albero tecnologico. Molto importante sarà quindi avere un colono abile in scienza, da impegnare nella ricerca tecnologica. In questo modo potremo costruire fonti energetiche, torrette, droghe (si, ci sono le droghe), e le importantissime vasche idroponiche.

In base alla posizione della nostra colonia avremo sia un diverso clima, che l’accesso a particolari risorse e, ovviamente, un determinato tipo di flora e fauna. Potremo vedere agevolmente dove si trovano gli animali, e un indicatore ci dirà se sono predatori o meno. È possibile sia cacciare gli animali per ottenere carne e pelli, sia cercare di addomesticarli per costruire una fattoria, usarli in combattimento o magari come animali da soma per le carovane, necessarie per spostare i coloni.

La bellezza di RimWorld comunque sta nella libertà concessa al giocatore. Potremo davvero sbizzarrirci nella direzione da dare alla nostra colonia, creando magari un insediamento di cannibali, o magari dar vita a una specie di cartello colombiano della droga. Nulla vieta poi di catturare i nostri nemici, venderli come schiavi oppure collezionare i loro organi e poi rivenderli sul mercato nero. Il limite sarà la nostra immaginazione.

Grafica, sonoro e workshop

La grafica è estremamente vicina a quella di Prison Architect, minimalista ma molto carina da vedere. Il sonoro invece gode di una colonna sonora ottima, che ci terrà compagnia per le centinaia d’ore di gioco.

Purtroppo la versione base del gioco ha delle pecche non indifferenti. Per ovviare ai limiti in termini di feature è quasi un must dare un’occhiata al workshop di Steam e scaricare qualche mod. Ce ne sono tantissime, dalle più semplici alle total conversion. Ci sono mod che ambientano il gioco nel Far West, nell’universo di Fallout e una che addirittura ci permette di avere come coloni Big Boss e Miller. Arricchiscono l’esperienza in maniera considerevole, e rappresentano un plus non indifferente per la generale qualità del prodotto.

Accettabile


RimWorld è sicuramente un buon gioco che vi terrà occupati per tantissime ore. Arrivati però alla versione 1.0, è chiaro che alcuni difetti e mancanze non siano più accettabili. Più che altro non ha molto senso che uno sviluppatore conti sul lavoro dei fan e sul supporto delle mod per correggere il proprio gioco.
Il late-game risulta poi intrinsecamente frustrante, per la meccanica alla base dei Narratori. Anche il sistema di combattimento risulta poco piacevole, il che è un male.
Questi aspetti però sono compensati dal fattore rigiocabilità e dall’estrema libertà concessa all’utente.

Pregi Difetti
  • Colonna sonora ottima
  • Grafica leggera e ben curata
  • Ampia rigiocabilità
  • Completa libertà in mano al giocatore
  • Tantissime mod per modificare a piacimento il gioco
  • Wikia ufficiale con molte info
  • “Altri 5 minuti e stacco” che si tramutano in 5 ore di fila
  • Combat system scarno
  • Eventi ripetitivi e poco variegati
  • Troppo micro-management
  • Tab Lavoro orrenda
  • Tutorial e guida in gioco non troppo approfondite
  • Traduzione in italiano fatta dai fan
  • Bisogna scaricare mod per fixare alcuni aspetti
  • Saremo in balia dell’IA e della casualità

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