Dieci tra dipendenti ed ex dipendenti Crytek hanno rilasciato delle interessanti dichiarazioni ai microfoni di Kotaku, richiedendo naturalmente di rimanere anonimi. Per quanto l’azienda abbia negato i rumor riguardo una imminente bancarotta, le voci degli insider sembrano non concordare con le informazioni ufficiali diffusi dalla compagnia.
A quanto pare, il seguito di Ryse: Son of Rome sarebbe già stato cancellato, proprio a causa delle scarse vendite del primo capitolo, della bocciatura da parte della stampa, e degli alti costi di sviluppo della produzione esclusiva Xbox One.
Sembra inoltre che i dipendenti stiano maturando sempre una maggiore sfiducia, sia perché gli stipendi arrivano con crescente ritardo, sia perché Crytek sembrerebbe interessata a muoversi verso il mercato del free to play, cosa non gradita dalla maggior parte dello staff.
Mancherebbe inoltre del tutto la comunicazione riguardo i piani aziendali con i dipendenti stessi, tenuti allo scuro di tutto ormai da tempo.
Secondo quanto dichiarato dagli insider, in molti all’interno dello staff chiederebbero a gran voce di continuare su produzioni che facciano largo uso di CryEngine, da sempre vero fiore all’occhiello della compagnia, in particolare in ambiente PC Windows. Sembra tuttavia che la dirigenza sia intenzionata ad abbracciare il mercato free to play, considerato come il futuro del gaming.
Notizie anche in merito a Warface, che l’azienda pubblicizza come un grande successo da parte della critica e degli utenti, mentre in realtà il titolo sarebbe stato apprezzato solo nel mercato Russo, fallendo in maniera palese negli altri territori, cosa ben nascosta dalla compagnia, attenta a dare una visione deviata delle cose.
Sembra insomma che la situazione non sia delle più rosee, che i dipendenti stiano raggiungendo un punto di saturazione, e che almeno parte dei rumor diffusi nei giorni scorsi siano fondati.
Naturalmente per sapere come stanno realmente le cose ci sarà da attendere qualche chiarimento da parte della compagnia stessa.
Vi terremo aggiornati.