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Sea of Thieves verso le micro transazioni, ma girerà anche su un PC a carbone

Tra i giochi in uscita, Sea of Thieves è senza dubbio uno dei più attesi dai videogiocatori. E’ difficile prevedere se avrà o meno il successo in cui spera Microsoft, ma indubbiamente si tratterà di un gioco importantissimo per chi possiede solo Xbox One come piattaforma da gioco.

Microsoft e Rare hanno diffuso oggi qualche informazione in più, dopo averci permesso di provare il prodotto durante la closed beta.
Come probabilmente già saprete, Sea of Thieves supporterà dal lancio il cross play. Se acquisterete il gioco su PC potrete quindi giocare con i vostri amici in possesso della versione Xbox One. Sfortunatamente il titolo sarà commercializzato solo su Windows Store, quindi niente Steam. Considerato il pessimo stato di salute del negozio online non mi sento particolarmente entusiasta, spero solo che Microsoft riesca a far funzionare le cose, una volta tanto.

Il gioco non avrà un sistema di progressione tradizionale attraverso punti esperienza e level up. Tutte le ricompense saranno infatti di natura cosmetica, ci saranno tanti equipaggiamenti, la possibilità di personalizzare la nostra nave e via dicendo. Nulla di tutto ciò avrà alcun tipo di impatto sul gameplay, non avrete alcun vantaggio reale sugli altri giocatori, se non quello derivante dall’esperienza che avrete maturato giocando più a lungo.

 

Rare ha fatto sapere che all’inizio si preoccuperà solo di offrire un prodotto il più possibile divertente e bilanciato. Nel giro di un paio di mesi saranno probabilmente introdotte le micro transazioni, comunque sempre dedicate a oggetti di natura cosmetica. Non è chiaro se giocando sarà possibile ottenere tutti i contenuti in vendita o se ce ne saranno di esclusivi.

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Non c’è un vero sistema di progressione, ma tanta possibilità di personalizzazione

Personalmente credo che l’argomentazione “tanto è solo roba cosmetica” non abbia più molto senso. Il punto è che nei giochi online la personalizzazione del proprio alter ego è uno degli elementi più divertenti e gratificanti dell’esperienza. Quando per buona parte del tempo hai a che fare con altri utenti, magari anche sconosciuti, è naturale che tu voglia avere un avatar unico, più figo degli altri, in qualche modo particolare. Credo sia una cosa sacrosanta e comprensibilissima, è una grossa parte del divertimento.
Per qualcuno sicuramente non è così, c’è chi si accontenta del gameplay. Ma se la personalizzazione non avesse davvero un suo valore giochi come Overwatch, PUBG e Fortnite non esisterebbero. Senza dubbio ci si diverte giocandoli, ma ci si diverte anche a ottenere roba. E’ la “roba” che ci dà quel senso di progressione. Se non ci fosse tenderemmo ad annoiarci e probabilmente smetteremmo di giocare.

Per fortuna, Rare ha subito specificato che Sea of Thieves non implementerà alcun tipo di loot box. E in tutta onestà, considerati i tempi che corrono, farlo sarebbe un suicidio: si andrebbe incontro a un odio viscerale da parte della community, odio di cui nessuno ha bisogno.
Poter scegliere quali oggetti comprare piuttosto che andare alla cieca in una lotteria senza regole è decisamente una buona cosa. L’idea della micro transazione può anche essere accettabile in un gioco di questo tipo, a patto che non si vadano poi a proporre dei DLC a pagamento.

sea of thieves nrs

Sea of Thieves deve stare molto attento con le micro transazioni

Un videogame deve poter monetizzare in qualche modo, deve auto-sostenere i propri aggiornamenti e generare profitto. Le micro transazioni vanno benissimo se non sono invasive e se il gioco ha un’impostazione free to play. Sono accettabili anche in un prodotto venduto a prezzo pieno, se offrono contenuti esclusivamente cosmetici e se non si prevedono espansioni a pagamento.
E’ chiaro però che bisogna stare molto attenti al bilanciamento. Siamo in pratica nelle mani di Microsoft, che ultimamente ha fatto qualche grossa stronzata con Forza Motorsport 7, ma che in generale tende a comportarsi bene nei confronti dei propri utenti.

Tra le altre cose, sono state diffuse anche delle informazioni interessanti in merito ai requisiti hardware del gioco su PC. A quanto pare Sea of Thieves girerà anche su un tostapane.
Stranamente non c’è il supporto alle directX 12, ma sarà possibile godersi questo videogame anche con grafica integrata e su notebook di fascia medio-bassa. In questo caso ovviamente non ci si può aspettare molto in termini estetici, si parla di una risoluzione 540p.
Ecco tutti i dettagli:

sea of thieves pc requirements

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Per la canonica 1080p a 60 frame al secondo saranno necessari:

CPU: Intel Core i5 4690 o AMD FX 8150
RAM: 8GB
GPU: GeForce GTX 770 o AMD R9 380X
Si consigliano 4GB di RAM video.

Sono requisiti hardware abbordabilissimi per la maggior parte dei giocatori, a patto che Windows Store permetta effettivamente di scaricare il gioco senza problemi.

Ricordo inoltre che non sarà necessario acquistare il gioco in forma tradizionale: potrete semplicemente pagare per la sottoscrizione a Xbox Game Pass, Sea of Thieves sarà disponibile fin dal giorno di lancio per tutti gli abbonati PC Windows o Xbox One. A conti fatti direi che questa potrebbe davvero diventare una sorta di killer application per Game Pass, è un programma molto interessante e da tenere sicuramente d’occhio.

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