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The Gardens Between – Recensione | Rompicapo e manipolazioni temporali

The Gardens Between si presenta come un gioco dotato di caratteristiche uniche. Insieme ad uno stile grafico onirico e a tratti surreale, il gioco propone un gameplay a metà strada tra un walking simulator e un rompicapo. Ci aveva affascinato per la forte personalità e per meccaniche che, già dal primo trailer, ci sono apparse piuttosto interessanti. Scopriamo quanto vale questo piccolo prodotto del circuito indie nella nostra recensione della versione PS4.

the gardens betweenThe Gardens Between – Recensione

Data di uscita: 20/09/2018
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4, Switch
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €19.99
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Protagonisti del titolo sono la giovane Arina e il suo amico Frendt. Insieme i due ragazzi affronteranno un’avventura che gli permetterà di rivivere i momenti più significativi del loro rapporto.
All’inizio del gioco il duo viene catapultato in una strana dimensione, dai tratti immaginifici e fantastici, che farà da sfondo all’intera avventura. Questo mondo bizzarro è composto prevalentemente da acqua e isole. Le isole non sono altro che i vari livelli che saremo chiamati a superare. Compito del giocatore sarà infatti di accompagnare i due protagonisti attraverso le ambientazioni, risolvendo i rompicapi che incontreranno.

La peculiarità del titolo si manifesta fin da subito nel singolare gameplay. Invece che controllare direttamente i ragazzi, il giocatore agisce sul passare del tempo, riavvolgendolo o facendolo scorrere a sua discrezione. Non appena i due protagonisti mettono piede su un’isola il giocatore può cominciare a far fluire il tempo secondo una direzione prescelta. Arina e Frendt, così come diversi elementi dello scenario, si muoveranno e reagiranno a quanto accadrà man mano che passano i secondi. Controllando il flusso del tempo ed utilizzando diverse abilità, dovremo condurre il duo verso un’altare di pietra, meta da raggiungere di volta in volta.

Arina può raccogliere e trasportare una speciale lanterna, mentre Frendt può alterare o preservare lo stato di alcuni oggetti dello scenario, rendendoli estranei allo scorrere del tempo. Il giocatore dovrà permettere ad Arina di raccogliere dei particolari globi luminosi presenti lungo il livello. Questi globi, rilasciati in punti specifici, consentono di sbloccare il percorso verso la destinazione finale. Al raggiungimento dell’altare i due utilizzeranno la lanterna per attivare il portale, completare il livello e procedere verso il successivo.

The Gardens Between – Video recensione

Il level design delle isole è davvero ben fatto. Ogni singola locazione ci ha ricordato un piccolo diorama dinamico, curato in ogni dettaglio. Ciascuna isola vuole narrare un particolare episodio, significativo per la nascita e l’evoluzione dell’amicizia tra Arina e Frendt. L’attenzione per i dettagli si evince dai numerosi elementi inseriti nello scenario per incrementare l’espressività visiva. In questo senso il level design e la direzione artistica si fondono perfettamente e fanno leva sulla sensibilità del giocatore. Un esempio sono i vecchi videoregistratori, videocassette o walkman sparsi tra i livelli che sicuramente rievocheranno nostalgici ricordi di infanzia in molti giocatori più anziani e curiosità per un mondo passato nei più giovani. Questa ricercatezza ha permesso agli sviluppatori di realizzare livelli variegati e peculiari. Dal punto di vista grafico e artistico il risultato finale è decisamente apprezzabile.

Giocando a The Gardens Between appare subito chiaro che gli sviluppatori abbiano voluto realizzare un titolo che facesse della semplicità e dell’accessibilità il suo punto forte. Questa scelta permea ogni aspetto del gioco, dalla scelta di non includere dialoghi tra i personaggi alla riduzione all’osso dei comandi. Il parlato inesistente è ampiamente controbilanciato dalla comunicazione non verbale dei personaggi. La scelta di lasciare il compito comunicativo alle espressioni e alle pose assunte dai due amici, complice una colonna sonora immersiva ed emotivamente coinvolgente, convince senza mezzi termini.

I comandi sono relegati a soli 3 pulsanti: due per riavvolgere il tempo ed uno per permettere ai protagonisti di interagire con gli elementi dello scenario. I puzzle elaborati a fronte di uno schema di controlli così semplice sono notevoli. Tuttavia, per altri aspetti l’eccessiva semplicità può rappresentare un’arma doppio taglio.

Da una parte, non avrete mai la sensazione di trovarvi davanti ad un rompicapo troppo convoluto o inutilmente complesso. Anzi lo stile del gioco e la ritmica del gameplay creano un’atmosfera piacevole e rilassata. Purtroppo l’altro lato della medaglia è che non si avverte quasi mai un vero senso di sfida e alcuni enigmi appaiono fin troppo elementari. Solo in un paio di occasioni abbiamo dovuto soffermarci ad analizzare la composizione del livello per capire come giungere alla meta con successo. E’ un peccato perché, soprattutto nei primi livelli, questa semplicità banalizza un po’ troppo l’esperienza e rischia di svalorizzare l’accurato level design realizzato dal team Voxel Agents.

I livelli, oltre ad essere ben strutturati, sono infatti anche pieni di piccoli chicche, easter egg e segreti (utili anche per sbloccare i Trofei) che contribuiscono a dare personalità al titolo. E’ un vero peccato che questo potenziale venga sfruttato in maniera eccelsa solo nelle parti finali dell’avventura. Questo aspetto ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca e ci ha dato l’impressione di un’occasione sfruttata solo in parte.

Consigliato


Seppur la durata complessiva del gioco non faccia gridare al miracolo, le 4 ore circa che servono per completare The Gardens Between e svelare i suoi segreti sono in linea con altre produzioni indie del genere. Noi riteniamo che il prezzo di lancio sia forse un po’ troppo elevato alla luce dei contenuti messi in campo. Nonostante ciò, il piccolo team di sviluppo si può ritenere soddisfatto dei risultati ottenuti. Per chi è alla ricerca di un’avventura semplice, rilassante ed è incuriosito dallo stile grafico e dalle atmosfere surreali, The Gardens Between è consigliato. Chi invece vuole un puzzle game stimolante e dal buon livello di sfida, o chi semplicemente non apprezza i giochi dai ritmi lenti e compassati probabilmente resterà deluso.

Pregi Difetti
  • Affascinante e ricco di personalità
  • Meccaniche piuttosto originali
  • Semplice e rilassante
  • Colonna sonora coinvolgente
  • Stilisticamente notevole
  • Livello di sfida troppo basso
  • Prezzo non proprio allettante

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