Arriva come un fulmine a ciel sereno la dichiarazione del vice presidente al digital publishing di Ubisoft, Chris Early. In una intervista rilasciata di recente a GameSpot si chiarifica un’inversione di tendenza da parte del colosso francese in merito ai tanto detestati DRM, che a quanto pare non verranno più utilizzati da parte della compagnia.
Le motivazioni sono quelle sostenute dai giocatori ormai da anni a questa parte, ovvero il fatto che si tratti di sistemi di protezione assolutamente inutili, e che qualsiasi software viene inevitabilmente piratato, prima o poi. Per questo motivo, costringere il giocatore onesto a restare online affinché il gioco continui a funzionare viene definita come un’idea dannosa e una soluzione controproducente, motivo per cui Ubisoft non intende continuare su questa strada.
Secondo le parole di Early, la soluzione starebbe invece nell’offrire dei contenuti di altissima qualità, che possano portare il giocatore a desiderare di investire denaro nel prodotto. Tutto il resto lascia il tempo che trova, e non risolve comunque il problema della pirateria, che va combattuta in maniera più intelligente.
Sempre durante l’intervista, l’editor di GameSpot ha sollevato la questione di Wolfenstein: The New Order, gioco rilasciato di recente e che secondo Bethesda è stato piratato e scaricato oltre 100.000 volte durante i giorni successivi alla release, causando delle perdite ingenti per la compagnia.
Early risponde in maniera acuta, dichiarando che chi pirata un gioco lo fa perché non è disposto a spendere denaro per quel prodotto. Per questo motivo è stupido da parte di Bethesda credere di aver perso 100.000 unità vendute del proprio titolo, in quanto quei giocatori probabilmente non avrebbero comprato il gioco a prescindere.
Occorre dunque migliorare il rapporto qualità prezzo, produrre titoli di qualità elevata, incentivare all’acquisto di prodotti originali, piuttosto che scoraggiare o cercare di impedire l’utilizzo di software pirata.
Internet rende tutto disponibile in pochi click, combattere sul terreno di scontro dei pirati non porterà a nessun risultato.
Siamo certamente lieti di conoscere una nuova Ubisoft che sembra affiancarsi ai ragazzi di CD Project Red nell’opposizione ai sistemi DRM, ormai da anni un cancro per tutti quei giocatori onesti che desiderano semplicemente giocare senza compromessi.