Destiny 2

YouTuber e streamer si allontanano da Destiny 2, il gioco è in caduta libera

Ogni giorno che passa sembra che le cose si facciano sempre più difficili per Destiny 2, che a questo punto appare incamminato sul viale del tramonto. Secondo i più recenti dati non ufficiali, la community si è ridotta a meno del 10% del totale. Figuratevi che al momento si parla di circa 900.000 giocatori attivi, suddivisi fra le tre piattaforme su cui il gioco è disponibile. A questo si aggiunge la più totale incapacità di Bungie di comunicare con gli utenti, che tra l’altro insistono nel fornire – inutilmente – istruzioni precise su come aggiustare il gioco.

Bungie ha ampiamente dimostrato di non avere nessun rispetto verso i consumatori, ingannandoli più e più volte con pratiche vergognose, come la modifica arbitraria dei punti esperienza a dispetto di indicazioni a schermo che lasciavano credere il contrario. L’azienda ha voluto insistere sui loot box nonostante la pioggia di critiche che ha investito i forum ufficiali e non, le discussioni portate avanti da youtuber, streamer e addirittura dai politici a livello internazionale.

Fondamentalmente Bungie ha sbagliato tutto, e la sua soluzione è stata un piano di lavoro che porterà Destiny 2 a diventare molto più simile a Destiny 1. Solo che sarà necessario aspettare la fine del 2018.
In pratica hanno realizzato un gioco che rispetto al predecessore ha fatto qualche passo avanti e tantissimi indietro. Ora gli sviluppatori dovranno fare un dietrofront colossale, ammettendo le proprie colpe. Ovviamente la gente non ha nessuna voglia di aspettare ancora un anno, specie quando il mercato offre tante validissime alternative, vedi Waframe, The Division (che oggi è un gioco molto valido) e l’imminente Monster Hunter World.

Destiny 2

Destiny 2: Ikora che svolazza contro una nave Cabal (colorized, 1908)

Non deve sembrare strana a questo punto la decisione di alcuni dei più importanti youtuber e streamer, che hanno comunicato il proprio allontanamento da Destiny 2. Detto in due parole, la gente non cerca più contenuti che parlino di questo gioco, quindi non ha senso produrli. Dal canto loro, alcuni youtuber hanno dichiarato di non divertirsi più a giocare a Destiny 2, né trovano di conseguenza interessante concentrarsi sul prodotto.

Le personalità coinvolte in questa sorta di abbandono sono Datto (quasi 800.000 iscritti), Patrick “Holtzmann” Casey (oltre 120.000 iscritti) e King Gothalion (310.000 iscritti). Si tratta di personalità di spicco sia all’interno di YouTube che di Twitch, che a conti fatti offrivano pubblicità gratuita a Destiny 2.

Tristissima la frase di Patrick Casey in uno dei suoi ultimi video, dove spiega:
Destiny 2 non è il tipo di gioco che ha bisogno di contenuti come quelli che produco. Quando le armi sono praticamente tutte identiche, c’è davvero bisogno che io mi metta a parlarne più volte a settimana?

Il video di Patrick Casey

Questo è uno dei problemi fondamentali che ho analizzato nei miei approfondimenti sul gioco, ovvero il fatto che il PvP non sia divertente come nel primo capitolo. In parte è colpa del 4 contro 4, in parte delle armi. Il punto è che Destiny 2 è stato pensato per un’utenza molto più casual rispetto a Destiny 1, e questo comporta una serie di compromessi. A conti fatti, il PvP ci porta a giocare con due armi primarie: non c’è diversificazione, e questo è un problema gravissimo per gli streamer.

Uno spettatore vuole guardare cose interessanti, non un match dove 8 giocatori armati di Dono di Uriel se ne vanno in giro a sforacchiare chi passa. Tutti con un cannone portatile, tutti con un fucile automatico, tutti con una spada. Non c’è fascino, non c’è personalità, appare tutto terribilmente piatto, banale e prevedibile. E’ ovvio che nessuno voglia guardare delle partite del genere.

Destiny 2Nel 2018, così come nel 2017 è impensabile produrre un blockbuster di successo senza l’appoggio dei social network e delle community online. Sia Twitch che YouTube sono delle realtà gigantesche, che nessun publisher può permettersi di ignorare. League of Legends, DOTA, Minecraft, PUBG, Stardew Valley: ci sono un’infinità di giochi che sono diventati praticamente virali grazie proprio ai let’s play online. Non serve una laurea in ingegneria aerospaziale per capire che la gente guarda ciò che è interessante, divertente, ciò che fornisce effettivamente intrattenimento. Convincersi del contrario è da lobotomizzati.


Bungie ha sbagliato tutto e continua a sbagliare fin troppo

Datto, dal canto suo, prova più che altro un forte dispiacere. Dice che non immaginava che Destiny 2 avrebbe fatto parlare di sé principalmente per la delusione dei fan e per l’incapacità di Bungie di gestire il progetto. Aggiunge che non desidera sollevare altri polveroni, che c’è già tanta gente che parla dei problemi del gioco, e che trova demoralizzante sottolineare tutte le volte i madornali errori di Bungie. Fondamentalmente si è stancato, non ne può più. E quando a non poterne più è qualcuno che aveva dedicato al gioco decine e decine di video viene normale fare qualche considerazione.

La nave chiamata Destiny 2 sta colando a picco, quale che sia il punto di vista da cui vogliamo osservare la questione. Anzi, mi correggo, perché qui non è più un problema legato a Destiny 2. Per come stanno le cose attualmente, se Activision annunciasse di aver avviato i lavori su Destiny 3, nessuno riuscirebbe a contenere una grassa risata. Bungie ha ammazzato un franchise che lei stessa ha voluto creare, gestendo il secondo capitolo nel peggiore dei modi.

destiny casato dei lupiNon è un problema di incapacità nello sviluppo o nella tecnica: è l’avidità che ha mosso l’intero progetto. Non puoi cancellare con un colpo di spugna tutti i progressi fatti negli anni. Bisognava continuare espandendo i contenuti del primo capitolo, bisognava sfruttare il lavoro di ottimizzazione, continuare ad ascoltare i giocatori. E’ vero, Destiny 1 è sempre stato imperfetto, ha avuto un lancio assolutamente disastroso. Ma con Il Re dei Corrotti ha saputo redimersi completamente.

Destiny 2 ha migliorato alcuni elementi, affinato alcune meccaniche, ma è tornato decisamente indietro in quanto a endgame. Sarà stata colpa dei soli 16 mesi dedicati allo sviluppo, o di un Luke Smith con idee decisamente confuse, non lo so. Resta il fatto che in un gioco online ci si aspetta una longevità di un certo tipo. Una longevità che in Destiny 2 non esiste.


E’ estremamente improbabile che Destiny 2 possa risollevarsi, a questo punto

Gothalion ha dichiarato di non voler abbandonare del tutto Destiny 2. Più che altro al momento sta dando più spazio a giochi come Fortnite o Borderlands 2. Lo streamer fa sapere di avere ancora piena fiducia in Bungie, sorprendentemente direi.

Destiny 2Personalmente credo che Destiny 2 riuscirà in parte a riprendersi. Credo che in termini di endgame si aggiungeranno contenuti importanti che tamponeranno le mancanze attuali. Penso anche che questi contenuti arriveranno troppo tardi, e che si stia ripetendo in tutto e per tutto quanto avvenuto con il primo capitolo.
In tutta franchezza non vedo un gran futuro per Bungie. Penso che al momento un Destiny 3 sia ancora fattibile, ma davvero poco probabile. Mi domando anche come siano per adesso i rapporti tra Activision e Bungie, e quanto il publisher abbia intenzione di continuare a finanziare lo sviluppatore.

Troppi errori, troppo ravvicinati e troppo gravi, c’è poco da aggiungere. I giocatori non sono necessariamente dei decerebrati, specie quando ti metti a giocare coi loro soldi a suon di loot box. Credo che la barca di Destiny 2 stia colando a picco. Magari si riuscirà a salvare qualcuno, ma sono convinto che il resto della community nuoterà verso altri lidi. Del resto, molti di noi l’hanno già fatto.
Ci si vede in giro su Warframe.

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