[Recensione] Age of Empires II HD: The African Kingdoms – Vivo e vegeto

Age of Empires II ha fatto storia, ma resta pur sempre bizzarro vedere la release di una nuova espansione a ben 16 anni dall’uscita del gioco originale. La community online di AoE ha continuato nel corso degli anni a supportare il celebre titolo di strategia, forte di una componente PvP online che diverte ancora, e di un PvE solido eppure intuitivo, facile da apprendere anche per chi non abbia dimestichezza con il genere. The African Kingdoms accompagna allora il cammino dell’edizione in HD di Age of Empires II, resta da capire se si tratti di un DLC interessante o di una mera operazione volta a spingere le vendite della remaster.

The African Kingdoms

La nuova espansione tratta, come il titolo lascia intendere, di alcune popolazioni africane. La modalità Campagna ci permetterà infatti di ripercorrere le gesta del berbero Tariq ibn Ziyad, il maliano Sundjata, la principessa etiope Yodit e infine il portoghese Francisco de Almeida durante la sua campagna di conquista in India. I veterani di Age of Empires si lanceranno da subito verso i livelli di difficoltà più elevati, ma ciò potrebbe non essere la decisione più saggia. Gli sviluppatori hanno infatti implementato una nuova intelligenza artificiale (quella di Forgotten Empires, per intenderci) che porterà i nostri avversari ad essere molto più aggressivi del solito nei nostri confronti. Fortunatamente avremo la possibilità di scegliere se utilizzare la nuova IA o la vecchia, in maniera tale da permettere una transizione più graduale dall’una all’altra.

Age of Empires II HD – The African Kingdoms

La modalità Campagna si è dimostrata abbastanza piacevole in singolo, probabilmente anche per il fatto che tre dei nuovi protagonisti sono poco noti al tipico utente occidentale. Ciascun nuovo popolo può contare su una unità esclusiva, caratteristica del popolo stesso. Per meglio bilanciare il tutto, gli sviluppatori hanno ben pensato di apportare delle lievi modifiche anche ai contenuti precedenti, in modo da ottimizzare gameplay e livello di sfida: potremo ad esempio potenziare le torrette, che guadagneranno in attacco e miglioreranno l’efficienza delle nostre difese. Modifiche anche alle imbarcazioni, con la possibilità di utilizzare le navi incendiare e quelle d’assedio in teoria sbloccabili nel periodo feudale. Ciò significa maggiore varietà sui mari, più complessità a terra e miglior controllo nello sviluppo del proprio popolo.

Come sempre, pezzo forte del gioco continua ad essere il multiplayer. È stata definitivamente rimossa la possibilità di giocare in LAN, segno dei tempi che cambiano, e di vere e proprie istituzioni del passato che lasciano il posto a una semplice connessione internet.

Novità gradita è la possibilità di siglare un trattato di pace con gli avversari, della durata che concorderemo. Ciò significa che i giocatori più tattici potranno evitare attacchi a sorpresa a inizio partita, a volte più semplici diversivi utili a perdere tempo che reali minacce. In questo modo potremo far valere le nostre doti strategiche amministrando al meglio le risorse, e preparandoci al caos che inevitabilmente esploderà allo scadere della pace.

Tra le novità più interessanti merita sicuramente di essere menzionata la modalità Morte Improvvisa, dove per vincere sarà necessario radere al suolo il centro città iniziale dell’avversario, che dovrà quindi fare del proprio meglio per difenderlo. Si tratta di un interessante diversivo, che non permette di creare ulteriori centri città per salvarsi la pelle, e che apre la strada a possibili diversivi volti a far spostare le truppe avversarie lontano dal reale punto di interesse.

Age of Empires II HD – The African Kingdoms

The African Kingdoms conta su alcuni nuovi modelli poligonali e su belle texture, che diversificano un minimo l’aspetto visivo delle locazioni e cercano di svecchiare un comparto tecnico che comunque ha sulle spalle parecchi anni. Fortunatamente lo stile grafico di Age of Empires II è ancora piuttosto solido e, a dispetto degli anni che passano, continua ad essere funzionale e abbastanza gradevole alla vista.
Il numero degli abitanti è stato portato a 200, cosa decisamente pesante per la RAM considerato l’engine che muove il tutto. Le configurazioni più datate avranno difficoltà a gestire la grande quantità di modelli con fluidità, ma se disponete di un PC almeno di fascia media non dovreste avere alcun problema.
Deludenti sono invece le opzioni grafiche, fin troppo limitate, tanto che non è possibile modificare manualmente la risoluzione. Gradita la presenza della sincronia verticale, un must per chiunque possieda una buona configurazione.