[Recensione] Nexus 6p – Da Google con furore

SPECS


Misure 159,3 x 77,8 x 7,3mm
Peso 178g
Schermo 5,7″ AMOLED
Rapporto 71.6%
Ris 1440×2560 @ 518PPI
SoC Qualcomm Snapdragon 810
RAM 3GB LPDDR4
ROM 32/128GB
Micro SD no
Camera 12MP/8MP
Apertura f2.0
Stabilizzatore Ottico
Batteria 3450mAh non removibile
Android Android 6.0
Prezzo al lancio 699/849€

Lo smartphone di riferimento per il mercato Android quest’anno è a detta di Google Nexus 6p, top di gamma commercializzato insieme al meno performante 5x. Il numero 6 aveva spaventato in tantissimi lo scorso anno, quando Nexus 6 risultò troppo scomodo per un considerevole numero di utenti, deludendo anche a causa di un prezzo decisamente alto rispetto alla tradizione Nexus.
Google non ha cambiato strategia per quanto riguarda il price point, ma ha cercato di aggiustare il tiro optando per un terminale da 5,7 pollici, dimensione se vogliamo più tradizionale e più facilmente accettata.

Design
Nexus 6p si presenta con grande eleganza, affidandosi solo in parte a un design canonico, e proponendo con coraggio un retro decisamente originale. Questo fondamentalmente per via della fotocamera, alloggiata all’interno di una striscia orizzontale in vetro che spicca rispetto al resto della scocca. In generale abbiamo apprezzato entrambe le colorazioni disponibili, ma la versione nera risulta molto meno appariscente, e il vetro posteriore si fonde con la scocca in maniera piacevole.
Lo smartphone è molto sottile, e il lavoro svolto sulle cornici lascia più che soddisfatti, considerata anche la presenza dei due speaker frontali.
Come dicevamo, in questo caso abbiamo a che fare con uno schermo da 5,7 pollici, basato anche quest’anno su tecnologia AMOLED. Rispetto al Nexus 6 del 2014 è possibile apprezzare il miglior lavoro svolto sul bilanciamento dei colori, adesso meno saturi e più realistici, oltre ad una luminosità massima più elevata, che fa sempre comodo sotto la luce solare.
Samsung Galaxy S6 e Galaxy Note 5 hanno a nostro parere i migliori pannelli AMOLED attualmente sulla piazza, ma il risultato raggiunto dall’accoppiata Google-Huawei lascia comunque decisamente soddisfatti. Quale che sia l’utilizzo primario del vostro Nexus 6p, la risoluzione 2K, l’elevato DPI e colori comunque più che buoni vi garantiranno un’esperienza ottimale, specie durante il gioco e la visione di contenuti multimediali.
Restando in argomento design, è doveroso parlare di due difetti strutturali, uno dei quali fortunatamente già risolto.
Iniziamo con quello ancora presente: la lunghezza della batteria e la scocca esterna fanno sì che esista un punto del telefono particolarmente delicato, soggetto a flessione e a possibile rottura se si esercita una forza sufficiente. Il punto incriminato si trova più o meno all’altezza dei tasti per il volume. In circostanze normali nessuno cerca di piegare il proprio telefono per valutarne la resistenza; il reale problema sorge però per quegli utenti abituati a tenere lo smartphone nella tasca posteriore dei pantaloni, rischiando di sedersi accidentalmente su di esso. Se questo fosse il vostro caso, Nexus 6p si spezzerebbe facilmente sotto il peso di una persona, dunque comportatevi di conseguenza.

L’altro problema è stato fortunatamente risolto nei modelli prodotti dopo metà Novembre: Google e Huawei non avevano previsto spazio a sufficienza per il vetro posteriore, che tendeva ad andare in frantumi a causa dei movimenti di compressione ed espansione causati dalle variazione di temperatura. In parole povere alcuni utenti si sono ritrovati con il vetro distrutto nonostante il telefono fosse semplicemente poggiato su un piano, a causa della differenza di temperatura tra il piano stesso e l’ambiente circostante. Acquistando un Nexus 6p nuovo adesso non dovreste avere nessun problema, ma in ogni caso si tratta di un difetto noto, dunque non dovreste avere difficoltà per ottenere una eventuale sostituzione.

Uso quotidiano
Nexus significa in primis Android stock, che in questo caso coincide con la release 6.0. Una delle novità più interessanti è senza dubbio Doze, che riduce in maniera considerevole il consumo di batteria mentre il telefono è in stand by. Altra nuova feature riguarda il controllo delle singole applicazioni, adesso molto più approfondito e sicuro che in passato. Dal punto di vista estetico non cambia invece praticamente nulla, con l’ottimo material design a fare ancora la voce grossa.
Android stock si conferma estremamente fluido praticamente in tutte le situazioni, complice un processore che ha potenza da vendere (Snapdragon 810) e una dotazione di RAM di tipo LPDDR4 più che sufficiente.
Operazioni ordinarie come la navigazione web o la visione di contenuti multimediali (anche a risoluzione 2K) vengono gestite senza alcuna incertezza, e anche attività più pesanti come l’elaborazione HDR risulta piuttosto rapida, anche merito di un software fotocamera che negli anni ha sempre continuato a migliorare.
Dopo i buoni risultati raggiunti lo scorso anno con Nexus 6, il nuovo Nexus 6p procede sulla buona strada, proponendo un software più affinato, che processa gli scatti con una migliore qualità finale a dispetto dell’apertura focale che è una “semplice” f/2.0. Continua ad essere presente un leggero rumore video in caso di scarsa luminosità, ma in linea di massima abbiamo a che fare con una fotocamera di ottima qualità. Lo stabilizzatore ottico aiuta tantissimo con i video e, se volessimo fare un paragone, il reparto foto/video è praticamente equiparabile con quello di LG G4. Più marcata è invece la differenza con gli attuali top di gamma made in Samsung, a causa più che altro di una riproduzione dei colori non altrettanto convincente, seppur di alto livello.

Gaming
Lo Snapdragon 810 scelto da Google per il suo Nexus 6p è la seconda revisione di Qualcomm, che non presenta i problemi di surriscaldamento e di throttling tipici dei primi modelli. Il telefono mantiene quindi una temperatura operativa piuttosto bassa, e solo i giochi più impegnativi portano la scocca a scaldare un minimo. Naturalmente la temperatura sale anche quando teniamo la batteria in carica.

Geometry dash meltdown
Snapdragon 810 è un SoC molto potente, ma non è il meglio che il mercato abbia da offrire, non raggiungendo i risultati di Exynos e di Nvidia. Detto in parole povere, Samsung Galaxy s6 e Note 5 vantano prestazioni superiori, stesso dicasi per Nvidia Shield (il set top box con X1, non il tablet). Ad ogni modo, le performance nel gaming sono eccellenti, e la risoluzione 2K viene gestita senza alcun problema.
Ancora una volta Google si rende conto dell’importanza di avere degli speaker frontali, raggiungendo risultati simili a quelli di Nexus 6 dello scorso anno. Diciamo simili perché alcuni utenti hanno lamentato che lo speaker superiore di Nexus 6p abbia un volume leggermente più elevato rispetto a quello inferiore. La nostra unità ci è apparsa di contro perfettamente bilanciata, dunque è possibile che la sensibilità personale giochi un ruolo determinante, o che alcune partite iniziali potessero essere afflitte da tale problema. Ad ogni modo, dopo aver testato a lungo il terminale sia nel gaming che con Netflix dobbiamo dire che l’esperienza è stata sempre eccellente, con bassi notevoli (per uno smartphone, si intende) e una qualità generale che lascia più che soddisfatti.
Passando alla batteria, Nexus 6p è un evidente passo avanti rispetto allo scorso anno. Da una parte abbiamo infatti Doze che svolge un ottimo lavoro in stand by, dall’altro l’ottimizzazione software risulta più che adeguata, e anche i giocatori dovrebbero riuscire ad arrivare a fine giornata contando una o due ore di gameplay oltre al solito utilizzo telefonico. Chiunque non sia un power user non avrà problemi ad arrivare al giorno successivo con un 20 o 30‰ di carica rimanente.
Abbiamo voluto comparare a occhio la batteria di 6p con quella di Nexus 6. In maniera approssimativa possiamo dire che l’incremento è compreso tra il 25 e il 35%.

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Conclusioni
Nexus 6p è senza dubbio un centro per Google, che trova una dimensione ottimale per la maggior parte degli utenti, e migliora i già buoni risultati dello scorso anno in tutti gli ambiti. Per quanto il processore non sia il più potente sul mercato, l’ottimizzazione tra software e hardware si fa sentire, e la durata della batteria saprà soddisfare qualsiasi tipo di utenza, pur senza raggiungere gli estremi (in positivo) di Ascend Mate 7 e di Galaxy Note 5. La fotocamera migliora sensibilmente, il comparto audio continua ad eccellere e lo schermo è un deciso passo avanti rispetto allo scorso anno.
Certo, il prezzo è piuttosto elevato, ma è in fondo proporzionale all’offerta. Viene in pratica a mancare la vecchia associazione di idee “Nexus = economico” ma probabilmente è la stessa Google a voler dare al pubblico una percezione diversa del proprio marchio.
In definitiva Nexus 6p è un terminale eccellente, che vale il proprio prezzo, e che garantisce un’esperienza utente di primissimo livello. Con lo street price in continua discesa è senza dubbio uno smartphone da tenere d’occhio, e un acquisto consigliatissimo a chiunque voglia Android pulito e la certezza di aggiornamenti tempestivi.

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