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[Recensione] The Witcher 3 – Blood and Wine – So long, Geralt

Data di Uscita 31 Maggio 2016 Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One Versione recensita PC

Gli addii, si sa, sono quasi sempre tormentati e ardui da digerire.
Quando ci troviamo di fronte all’inevitabile dipartita di qualcosa o qualcuno che per lungo tempo ci ha allietati regalandoci una pletora di emozioni positive, il nostro inconscio inizia a rifiutarsi categoricamente di accettare tale separazione.
Sembra uno scherzo ma sono passati ben 9 anni dall’uscita del primo gioco dedicato alle avventure di Geralt, celebre personaggio nato dalla penna dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, con cui gli ormai amatissimi CD Projekt RED hanno iniziato la propria fortunata carriera come studio di sviluppo videoludico.
Nove anni intensi in cui abbiamo imparato a conoscere il duro mondo dello strigo, scevro dalle banalità e dagli idilli propinati dalle fiabe Disney, apprezzato la filosofia neutrale del male minore, amato gli strambi ma memorabili compagni di viaggio del Lupo Bianco e assistito alle sue migliori avventure erotiche attraverso tre giochi e due espansioni per The Witcher 3: Wild Hunt.
Ed è proprio la seconda e ultima di esse, ovvero Blood and Wine, il sottocapitolo conclusivo dell’intera serie, che ci apprestiamo ad analizzare di seguito, con una punta di nostalgia, dopo averla spolpata avidamente per più di 30 ore completandola peraltro al 100%.

The Witcher 3: Wild Hunt – Blood and Wine

L’ultimo mirabolante incarico assegnato a Geralt arriva nientemeno che dal regno di Toussaint, una provincia dell’Impero di Nilfgaard famosa per i suoi vini e la bellezza intrinseca del territorio, un pittoresco misto tra Italia e Francia.
La peculiarità di questo ducato è la mancanza di un vero esercito regolare e di guardie addette all’ordine pubblico, curiosamente sostituiti da un manipolo di cavalieri erranti fedeli alla regina Anna Henrietta e alle rispettatissime tradizioni popolari.

Si tratta di un luogo esotico, affascinante, bizzarro, quasi fiabesco, intriso di quel pizzico di misteriosa oscurità mai assente nei romanzi di Sapkowski, nel quale ci troveremo ad affrontare una minaccia di enorme portata in grado di destabilizzare le gerarchie del regno dalla base al vertice della piramide, non senza copiosi spargimenti di sangue.
Strutturalmente Blood and Wine conta una ricca questline principale suddivisa come al solito in svariati compiti minori, in tutto 19, e una sessantina (sì, avete capito bene) tra missioni secondarie, contratti da witcher e cacce al tesoro.
Se conoscete gli standard qualitativi di CD Projekt non vi sarà difficile credere che la main quest è semplicemente eccezionale, sia per la notevole profondità dei dialoghi sia per la varietà dei compiti da svolgere, nonché per i frequenti momenti di pathos e alta tensione messi in scena.
Questo perché tutti gli interpreti della vicenda brillano di una luce sfavillante essendo caratterizzati in modo impeccabile a 360°, specie a livello di doppiaggio, e le innumerevoli citazioni ai romanzi con annessi cameo garantiscono una verve narrativa davvero fuori dal comune.
Eccellenti anche le missioni secondarie che, pur non possedendo per forza di cose lo stesso spessore novellistico, catturano subito l’attenzione del giocatore grazie a costruzioni sapienti, complesse e diversificate capaci di alternare momenti di estrema serietà ai classici siparietti esilaranti tanto amati dal team polacco; le side quest sono come ciliegie, dunque fate attenzione a quante deciderete di intraprenderne perché alcune durano persino più di mezz’ora e potreste ritrovarvi ad aver trascorso un’intera sessione ottenendo progressi vicini allo zero.

The Witcher 3 - Blood and Wine

Parlando invece di novità relative al sistema di gioco, non possiamo fare a meno di sottolineare l’attenzione di CD Projekt al feedback degli utenti.
A seguito delle osservazioni mosse sui forum ufficiali, è stata apportata una cospicua serie di snellimenti all’interfaccia di Blood and Wine, soprattutto nei menu di equipaggiamento e missioni, adesso gestibili decisamente più in fretta.
Il team ha inoltre deciso di ampliare l’albero delle abilità di Geralt aggiungendo 5 ulteriori scomparti da riempire spendendo i punti guadagnati tramite il level up, alla cui base si trova una mutazione particolare (scelta da un set di 12 a seconda dello stile di combattimento adottato), ottenibile a seguito del completamento di una missione, la quale presenta diversi effetti molto interessanti da legare a segni, alchimia o corpo a corpo come ad esempio la possibilità di congelare con Aard, infliggere danni continui al nemico in proporzione alla propria tossicità, aumentare il rate di colpi critici con le spade e addirittura ritornare in vita dopo essere stati messi KO.
Potenziamenti quanto mai utili, dal momento che mob e boss introdotti in Blood and Wine condividono un’ottima ricchezza comportamentale, talmente ben articolata da renderli avversari particolarmente ostici persino nell’uno contro uno.
Affronteremo piante carnivore in grado di scomparire e riapparire dal sottosuolo con estrema rapidità, pantere sguscianti e letali, nuove specie di lupi, vampiri, troll ed altre creature mostruose dotate di pattern fantasiosi che ci obbligheranno di volta in volta a pianificare con attenzione le nostre strategie prima e durante le battaglie.
Ad aiutarci nei combattimenti più impegnativi saranno le tonnellate di potenti equipaggiamenti da endgame rinvenuti nelle esplorazioni o ottenuti come ricompensa per aver portato a termine un incarico, tra cui spiccano i fiammanti completi da maestri witcher, versioni perfezionate dei set appartenenti alle varie scuole per strighi.

the witcher 3 blood wine

Interessante anche la componente housing introdotta in Blood and Wine già dopo qualche ora, con Geralt che diventerà il proprietario di un antico e prezioso podere corredato da un vasto vigneto, Corvo Bianco.
La tenuta potrà essere espansa, ristrutturata, usata a mo’ di museo esponendoci la propria collezione di opere d’arte, spade e armature e avrà poi uno spazio riservato agli esperimenti alchemici, in particolare alla scomposizione dei mutageni deputati allo sviluppo del rinnovato skill tree.
Gli appassionati di Gwent, infine, potranno gioire: la fazione delle Skellige fa la sua comparsa e il bellissimo minigioco di carte si arricchisce quantitativamente e qualitativamente di un considerevole margine.
Insomma, Blood and Wine racchiude dentro di sé una valanga di contenuti assolutamente degni di nota che dimostrano l’impegno e l’amore di CD Projekt nei confronti del loro gioco, aggiornato di continuo, e che siamo sicuri gli utenti accoglieranno con entusiasmo.

Ma il punto di forza di questa seconda espansione per The Witcher 3 risiede senza ombra di dubbio nel comparto grafico e artistico, un gioiello armonioso e seducente che è riuscito in più occasioni a spezzarci la mascella.
La mappa del Toussaint si estende in una dimensione pressoché simile a quella delle isole Skellige offrendo tuttavia un paesaggio sostanzialmente discorde dalle tinte nebbiose/glaciali dell’arcipelago, così come dalle grandi praterie soleggiate del Velen.
Vigneti rigogliosi, foreste multicolori, corsi d’acqua cristallini, alture scoscese su panorami mozzafiato, cielo terso e montagne innevate a far da sfondo: questo è ciò che ci troveremo davanti durante la nostra permanenza al sud.
In Blood and Wine ci sarà anche spazio per una visita ad un certo mondo incantato (evitiamo di fornirvi ulteriori dettagli), meraviglioso a tal punto da meritare GB di screenshot da postare in forma di fotogallery sul sito, se solo GOG Galaxy permettesse di catturare immagini in game.
Non crediamo di aver mai visto degli scenari così visivamente stupefacenti in un videogioco e di certo ogni ulteriore parola spesa in merito non farebbe altro che degradare la loro magnificenza effettiva, quindi vi invitiamo a documentarvi e giudicare personalmente.

the witcher 3 blood wine

Stesso discorso per la soundtrack, che vi consigliamo di acquistare a scatola chiusa su iTunes (noi preferiamo attendere un’eventuale edizione fisica) in quanto ennesima dimostrazione di superiorità d’ingegno da parte del polacco Marcin Przybyłowicz, uno dei migliori compositori videoludici sulla piazza.
Le tracce musicali di Blood and Wine alternano melodie quiete e contemplative a ritmi carichi di frenesia dai forti accenti folkloristici, valorizzati da violini, flauti, armoniche e cori vocali, il tutto in perfetta sintonia con quanto accade su schermo.
Peccato solo per i bug di vario genere che abbiamo riscontrato in fase di review, ad esempio quelli relativi all’intelligenza artificiale dei felini, rotta a dir poco, il fallimento automatico di certe missioni appartenenti al gioco base, i soliti problemi di mobilità di Rutilia e tante altre magagne tecniche piuttosto fastidiose ma che comunque non compromettono la fruibilità del prodotto finale.

Conclusioni
Blood and Wine è una delle espansioni migliori -se non la migliore- che ci sia capitato di giocare nella nostra lunga carriera di gamer.
L’invidiabile cura con cui CD Projekt ha ritoccato il proprio titolo di punta, seguendo tra l’altro i consigli dell’utenza, si somma alla colossale mole di contenuti ex novo inseriti nel pacchetto e dà vita ad un’offerta incredibilmente appagante, dalla durata di circa 30 ore e venduta al modico prezzo di 19,99€.
Un’esperienza variegata, quella di Blood and Wine, che soddisferà senza dubbio tutti gli amanti della serie e dei romanzi di Sapkowski ma che allo stesso tempo lascerà molti con gli occhi lucidi e l’amaro in bocca giacché rappresenta la conclusione delle avventure del celebre strigo Geralt di Rivia, personaggio iconico che verrà sempre ricordato con affetto negli anni a venire.
E anche noi, con un’inattesa lacrimuccia, rivolgiamo le dovute riverenze al Lupo Bianco, augurandoci però che il team polacco possa, in un futuro ancora indistinto, portare avanti la serie narrandoci la storia di Ciri.

So long, master witcher.

Valutazione scala 1/10

9.6
+ Rapporto qualità/prezzo eccellente
– Contenuti a volontà
– Una gioia per gli occhi e per le orecchie
– Narrativa sempre al top
– Pelle d’oca dall’inizio alla fine
– Qualche bug di troppo

*Recensione basata su una copia promo fornita dallo sviluppatore*

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