Morsels – Recensione | Un riuscito mix di generi

Morsels si è presentato da subito come un ibrido piuttosto interessante, desideroso di miscelare la struttura classica dei roguelite con visuale isometrica in stile Hades, con un sistema di combattimento che prende in prestito parecchio dai twin stick shooter. Aggiungiamo un po’ di monster collection con tanta varietà nel gameplay e il pacchetto mette sulla carta il proprio indiscutibile potenziale.
Sviluppato da Furcula e pubblicato da Annapurna, il gioco è stato rilasciato su PC Windows tramite Steam il 18 Novembre (status Verificato su Steam Deck) a un prezzo di 14,99€. Sono presenti anche i sottotitoli in lingua italiana.
Il publisher ci ha inviato una chiave di attivazione per Steam per potergli dare un’occhiata e procedere con la nostra analisi.

Il protagonista di Morsels è un tenero topolino che per l’occasione ottiene la capacità di utilizzare delle carte magiche per trasformarsi appunto nei Morsel, esserini dalle forme variegate che strizzano concettualmente l’occhio a Pokemon e affini. Le carte che troveremo nell’ambientazione rappresentano ogni Morsel disponibile nella run: se troviamo una card, potremo trasformarci a nostro piacimento nel morsel in questione alla semplice pressione di un tasto sulla croce direzionale.

I livelli sono in realtà delle stanze interconnesse, senza i classici “quadri” in stile Hades. Potremo quindi muoverci liberamente tra camere e corridoi, e i nemici saranno liberi di fare lo stesso, inseguendoci per l’intero piano se necessario.
Ogni creatura ha il suo stile di movimento e di attacco: alcune sono pensate per il melee, magari potenti ma rischiose, altre invece si concentrano sul combattimento a distanza, magari scagliando fiamme, altre ancora sono più dedicate al classico crowd control, ovvero la gestione di nemici in gruppo e via dicendo. È davvero interessante sperimentare con le possibilità offerte dai vari morsel, per capire quale si adatta meglio ai nostri gusti e quali risultano più efficaci in determinate circostanze. È chiaro quindi che serve un approccio piuttosto tattico per capire quando incarnare quale creatura, dosare le abilità e sfruttare l’ambiente. Quale che sia la vostra scelta, Morsels dà il meglio di sé se approcciato proprio come The Binding of Isaac, utilizzando lo stick analogico sinistro per muoversi e quello destro per attaccare, in puro stile twin stick shooter.

Il livello di difficoltà medio è in linea con quello della maggior parte dei roguelite attuali, quindi tendente verso l’alto, con una curva anche piuttosto ripida. Il trucco sta nel trovare rapidamente i morsel con cui ci troviamo più a nostro agio. Da questo punto di vista credo che il bilanciamento non sia proprio perfetto. Non so se siano mie mancanze, ma ho trovato alcune creature piuttosto inutili, davvero poco efficaci durante i combattimenti. Di solito trovare le carte associate a quei morsel sembrava più uno spreco di opportunità che altro.

I piccoli morsel guadagnano punti esperienza man mano che li utilizziamo, diventando più potenti. Il sistema di progressione è, nella forma, originale, ma strutturalmente abbastanza simile a quello di altri rappresentanti del genere. Diciamo che non si inventa nulla di davvero nuovo, ma la maniera in cui Morsels riesce a miscelare elementi da più generi diversi funziona, anche grazie a piccoli intermezzi in cui ci dedicheremo a minigiochi e all’interazione con personaggi non giocanti grotteschi e assolutamente ispirati.

La direzione artistica è molto piacevole. Gli sviluppatori hanno impostato un filtro che simula l’effetto delle vecchie TV CRT a tubo catodico, in grado di conferire un’aria retrò che accompagna bene il design di livelli e personaggi. Si tratta di un filtro, siete liberi di disabilitarlo se preferite una grafica più “pulita” e moderna, ma da parte mia devo dire che ho molto apprezzato.

Ho giocato Morsels quasi esclusivamente su Steam Deck OLED, dove gira più che bene, consumando poca energia e garantendo un gameplay a 60 frame al secondo (quasi sempre). Ci sono dei glitch minori, ma nulla che mi abbia portato a crash o all’impossibilità di continuare una partita.

PRO
+ Bella mistura di generi
+ Piacevole imparare le meccaniche dei vari mostri
+ Ottima direzione artistica

CONTRO
– Bilanciamento dei morsel incerto

CONSIGLIATO
Morsels è un buon roguelite, originale nel suo modo di mettere insieme “pezzi” provenienti da più generi diversi. Come per quasi tutti i giochi di questo genere, anche qui abbiamo una difficoltà tarata verso l’alto, che comunque non dovrebbe scoraggiare chi abbia esperienza con Hades e affini. Peccato per il bilanciamento delle creature, alcune di loro avrebbero senza dubbio beneficiato di una rifinitura nell’efficacia in combattimento. Mettetelo comunque in wishlist se amate il genere dei roguelite in stile The Binding of Isaac e non disdegnate un sistema di combattimento stile twin stick shooter.

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