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Bioware continua a credere in Anthem, ecco le migliorie in arrivo

Nonostante il lancio di Anthem non sia andato esattamente come previsto, Bioware deve ovviamente continuare a credere nel progetto. Il gioco ha senza dubbio tanto potenziale, ma anche delle mancanze gravissime che abbiamo già approfondito nella nostra recensione. Adesso bisogna quindi rimboccarsi le maniche e cercare di salvare il salvabile prima che anche i fan più irriducibili perdano interesse. L’ideale ovviamente sarebbe recuperare quei giocatori che hanno provato il titolo restandone delusi, ed espandere il più possibile il bacino di utenza. L’aggiornamento 1.04 di Anthem sarà rilasciato la prossima settimana, e tra le migliorie già annunciate ce ne sono alcune su cui vale la pena di spendere due parole.

Forgia e inventario senza caricamenti

Come probabilmente già saprete, uno dei problemi più fastidiosi del gioco sono i lunghi tempi di caricamento, che avvengono davvero troppo di frequente. Apprendiamo con piacere che la patch rimuoverà del tutto una di queste interruzioni, ovvero quella necessaria per accedere alla Forgia. Sarà infatti possibile utilizzarla da qualunque punto di Fort Tarsis, senza alcun tipo di attesa. Nei miei test con la versione PC di Anthem e SSD M2 impiegavo circa 4 secondi per entrare nel menu, e circa 8 per tornare in città.
Durante la nostra prova sono rimasto onestamente senza parole scoprendo che per entrare nell’inventario fosse necessario un caricamento. Quella che stanno apportando è sicuramente una correzione necessaria, per un difetto che naturalmente non avrebbe proprio dovuto esistere, non in un gioco finito e commercializzato a prezzo pieno. Ad ogni modo, è sicuramente un passo nella giusta direzione.

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A mio parere sarebbe adesso il caso di concentrarsi sulle schermate di riepilogo post missione, dove vengono elencati punti esperienza ottenuti, drop e amenità del genere. Penso che avrebbe molto più senso un’impostazione più simile a quella di The Division 2, con testi in sovrimpressione una volta completato l’evento. Alternativamente si potrebbe optare per lo stile di Monster Hunter World, a patto che si utilizzi un’unica schermata dove riassumere tutte le informazioni. Fondamentalmente devono sparire i tempi di caricamento, o bisogna almeno concedere la possibilità di saltare il riepilogo, qualora non si volesse quel genere di dettagli. Indicare con un’icona nel menu gli oggetti appena ricevuti sarebbe più che sufficiente, tutto il resto è superfluo, una perdita di tempo.

Elysian Caches e loot

L’aggiornamento 1.04 introdurrà in Anthem anche le Elysian Caches, delle speciali casse da aprire alla fine degli Stronghold. Potranno contenere sia oggetti cosmetici che le ember da utilizzare nei craft, non è chiaro di quale tier. Per aprirle sarà però necessaria una particolare chiave che otterremo completando una specifica sfida del giorno.
E’ un sistema intelligente per spingere gli utenti a entrare ingame ogni giorno, una strategia utilizzata con successo da numerosi titoli mobile.

Ottenere vanity items senza spendere in micro transazioni è infatti assolutamente essenziale per non fare saltare i nervi ai giocatori più tradizionalisti, quelli che non amano spendere altri soldi dopo l’iniziale esborso di 70 euro. Naturalmente è probabilissimo che nelle casse troveremo cosmetici del tutto casuali, e che quindi dovremo farmare un bel po’ prima di ottenere una ricompensa specifica. Longevità artificiale in pratica, ma in questo momento può andar bene anche questo per mantenere attiva la playerbase.



Anthem dovrebbe vedere anche un miglioramento della situazione loot, anch’esso bilanciato malissimo fin dal lancio. La quantità di grinding necessario per farmare denaro, masterwork ember e in generale oggetti di tier elevato era assolutamente fuori parametro. Bioware sta lentamente migliorando le cose, e il nuovo update continuerà nella stessa direzione.

Non conosciamo ancora gli incrementi percentuali, ma sappiamo che avremo maggiori possibilità di ottenere loot raro nelle casse, sia durante il gioco libero che negli stronghold. Tra le altre cose, i boss degli stronghold a livello GM continueranno a droppare un oggetto Masterwork, ma anche gli altri slot potranno contenere a loro volta sia item leggendari che Masterwork. Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per dati reali sulle probabilità.

Legendary missions

Cercando di incrementare i contenuti disponibili, Bioware implementerà le Legendary Missions. Sono versioni modificate di 6 missioni della Storia, con un più alto livello di difficoltà e un particolare boss Apex da affrontare alla fine. Intelligentemente non sarà necessario recarsi a Fort Tarsis per attivarle, ma saranno sempre ben visibili sulla mappa.

Questa è una soluzione che lascia un po’ di amaro in bocca. Anthem soffre di un design decisamente mediocre in quanto a missioni, tutte limitate alla solita modalità orda, un problema che esiste in tantissimi videogame moderni. Aggiungere delle varianti delle missioni standard potrebbe essere sensato, ma in tutta franchezza credo sia più che altro un palliativo.

Il gioco ha un maledetto bisogno di contenuti extra, progettati però con più criterio. Il titolo Bioware vanta un sistema di controllo eccelso, e trovo assurdo che non abbiano saputo sfruttarlo per meccaniche interessanti all’interno delle missioni stesse. A questo punto credo che si stia solo cercando di guadagnare tempo, offrendo contenuti che vadano a tamponare mentre si aspettano quelli effettivamente nuovi. Dopo sei anni di sviluppo era lecito aspettarsi di più, anche solo in termini di quantità. Bisogna variare, offrire diversificazione. Se le tue missioni sembrano tutte uguali non puoi aspettarti che un boss diverso cambi le carte in tavola. 
Per adesso accettiamo il compromesso, ma il discorso contenuti non può essere preso sottogamba.

Ottimizzazioni e piani per il futuro

Bioware fa menzione di ottimizzazioni nelle performance, che speriamo possano riguardare sia la scalabilità su PC che la velocità dei tempi di caricamento. La versione PC di Anthem diverrà anche compatibile con DLSS di Nvidia, ovvero il tanto discusso Deep Learning Super Sampling. Si tratta di una tecnologia che, sfruttando l’intelligenza artificiale, analizza la scena e migliora la qualità dell’immagine, in particolare i bordi delle figure geometriche. Questo permette di risparmiare risorse, dato che a volte è possibile rimuovere del tutto il filtro anti aliasing. La conseguenza è un miglioramento nelle prestazioni, ma bisogna vedere prima di tutto come verrà implementato, pochi giochi lo utilizzano a dovere.

Per adesso è tutto ciò che sappiamo riguardo l’update della prossima settimana, ma Bioware ha comunicato anche i suoi piani per le prossime correzioni. L’azienda sembra essere consapevole di gran parte delle problematiche del gioco, e fa sapere di voler correggere elementi quali il drop di componenti per javelin che non stiamo utilizzando, i problemi legati alla potenza delle armi, l’implementazione di una schermata con statistiche dettagliate delle armi e del personaggio e un incremento dello spazio nell’inventario.

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Purtroppo non si fa menzione dei tempi di caricamento, che evidentemente non sono visti come uno dei problemi principali del gioco. Un’altra possibilità è che Anthem abbia una struttura in questo senso difficile da modificare, e che dunque servirebbero investimenti troppo ingenti per risolvere o arginare il problema. Nessuno chiede che non esistano più i caricamenti, ma c’è sicuramente bisogno di una riduzione.

Nel frattempo The Division 2 si sta comportando decisamente bene secondo la stampa internazionale, e promette di dare battaglia con una certa fermezza. A giorni vi offriremo la nostra recensione approfondita, ma vi anticipo che mi sta piacendo abbastanza, si è dimostrato nettamente superiore al capitolo precedente.

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