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Destiny 2 e futuro del franchise: confermati profondi cambiamenti al PvP

Nei giorni scorsi avevamo riportato un rumor secondo cui Bungie si stava preparando a modificare il Crogiolo, la componente PvP di Destiny 2. Non era chiaro se i cambiamenti avrebbero interessato solo Destiny 3 o anche il secondo capitolo.
Nel corso di una sessione live, un rappresentante dell’azienda aveva dichiarato che tanti sviluppatori fossero al lavoro sulle “future evoluzioni del Crogiolo“. Alcuni avevano interpretato questa frase come una rassicurazione per i giocatori, ma la verità non è necessariamente questa.

Deej, community manager di Bungie, è intervenuto per chiarire le dichiarazioni fatte nella live, dicendo:
Mi dispiace aver creato confusione, eravamo in una live. Questo è il motivo per cui in genere preferisco scrivere le cose e farle leggere a una decina di persone prima di aggiornare. Ad ogni modo, quello che volevo dire è che il Crogiolo andrà incontro a un processo di crescita rispetto a ciò che è oggi. L’essenza del Crogiolo, il suo essere esclusivamente PvP, resterà. Ma ci saranno dei cambiamenti.

Durante la live, un utente aveva chiesto espressamente se il futuro del franchise di Destiny sarebbe stato incentrato su Gambit e Gambit Prime. Il senior designer Robbie Stevens ha sottolineato che l’intero sistema di Gambit è stato creato per restare separato da tutto il resto. E’ il motivo per cui ha un NPC dedicato, il Ramingo, una sezione a parte nel menu di selezione e una struttura basata su raccolta e consegna di oggetti.
DMG04, uno dei community manager, ha poi aggiunto che il Crogiolo non andrà da nessuna parte.

Il tweet di DMG04 sul crogiolo di Destiny

Da una parte possiamo quindi restare tranquilli, nel senso che Destiny 3 (o lo stesso Destiny 2) continueranno ad avere un Crogiolo pensato esclusivamente per il PvP. Le idee che volevano quindi una sorta di Dark Zone in stile The Division non erano veritiere, o se lo erano non si riferivano ad una modalità che avrebbe rimpiazzato il Crogiolo.
Sappiamo per certo che Bungie ha perso due importanti responsabili della divisione PvP, e che quindi qualcosa sta effettivamente succedendo. A questo aggiungiamo il fatto che il Crogiolo non riceve aggiornamenti sostanziali né mappe extra ormai da un pezzo.

Lo youtuber Aztecross ha provato ad analizzare la situazione, esprimendo idee a mio parere molto sensate. Attualmente è come se il Crogiolo di Destiny 2 fosse composto da due giochi profondamente diversi. Uno è il gioco che abbiamo su console, l’altro quello che c’è su PC.
La differenza fondamentale è la mobilità dei personaggi su PC. Come certamente saprete, muoversi con mouse e tastiera è molto più efficace, rapido e preciso rispetto a quanto possibile con un gamepad. Per questo motivo, su PC l’esperienza PvP di Destiny 2 è estremamente diversa rispetto a quanto avviene su console.

destiny 2 gambit prime azzardo eccelso -

Gambit non è il futuro di Destiny 2 né di Destiny 3

Aztecross ha analizzato nella fattispecie la differenza nella gestione delle Super, dei colpi di precisione e degli attacchi corpo a corpo. Ognuno di questi elementi è molto più letale su PC rispetto a quanto non sia su console. La diversa mobilità permette di sfruttare le Super con più rapidità, di girarsi istantaneamente e colpire chi ci sta alle spalle; con lo stesso criterio, i colpi corpo a corpo possono essere utilizzati con una incredibile agilità, voltandosi in maniera repentina quando qualcuno cerca di sorprenderci alle spalle o di danzarci intorno; poi naturalmente ci sono i colpi di precisione, che utilizzando un mouse sono terribilmente facili e frequenti, rispetto a uno stick analogico. A poco vale la mira assistita per chi utilizza il pad, la differenza c’è ed è considerevole. Da questo punto di vista il gap tra FPS su PC e console non è mai stato colmato negli anni.

Cosa significa tutto ciò? Significa che ogni volta che Bungie aggiorna Destiny 2 deve trovare un bilanciamento sensato tra l’esperienza console e quella PC. Non può proporre degli aggiornamenti diversi in base alla piattaforma, sarebbe troppo dispendioso e richiederebbe troppo tempo. Gli update al sandbox devono quindi essere gli stessi, ma è chiaro che le conseguenze di questi stessi update sono molto diverse. E’ un po’ paradossale, ma non ci si può fare molto.



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La soluzione sarebbe permettere agli utenti console di giocare con mouse e tastiera, ma in quel caso si creerebbero grosse disparità tra chi possiede le periferiche giuste e chi no. Pensate al multiplayer nei giochi di guida, quando con un gamepad cercate di prevalere su chi ha volante e pedaliera. Non è affatto facile.
Alternativamente si potrebbe separare il sandbox PC da quello console. In questo caso servirebbero però più tempo e più soldi, e in questo momento Bungie non può permetterselo. Con Destiny 2 non potrà succedere. Magari con Destiny 3… forse, se gli introiti lo permetteranno.

Tornando al nostro discorso, il Crogiolo resterà un’attività esclusivamente PvP, senza incursioni nel PvE. Si parla tuttavia di evoluzioni, e a questo punto qualunque congettura avrebbe il suo motivo di esistere.
Credo che la cosa importante a questo punto sia che non venga eliminata la componente arena shooter tradizionale. Preservando quella e aggiungendo idee nuove ci sarà tutto lo spazio necessario per la sperimentazione. Come già detto nell’articolo precedente, i giocatori non vogliono la rimozione di contenuti che funzionano. Ciò che chiediamo è qualità, nulla di più, nulla di meno.

destiny 3 fanart

Destiny 3 non può permettersi alcun errore

Gambit funziona, si è dimostrato un concept eccellente, innovativo sotto molti aspetti, piacevole da giocare. Forse Bungie ha investito un po’ troppo su questa idea, calcando la mano con Gambit Prime che è sì divertente, ma forse anche un po’ ridondante.  Con ogni probabilità è proprio ciò che il team voleva che fosse, ovvero una versione più hardcore del Gambit originale. Credo però che tra le attività attualmente presenti in Destiny 2 sia quella che mi diverte meno in assoluto.

Ad ogni modo, non c’è molto da fare al momento se non stare a vedere che direzione prenderanno le cose. Destiny 3 dovrà essere realizzato per forza, Bungie deve staccarsi dalle infrastrutture di Activision. Lo sviluppatore avrà piena libertà creativa, nessun limite e nessuna imposizione. Che abbia successo o meno dipenderà quindi dai team leader e dalla bontà della loro direzione. L’esperienza è ormai stata maturata sia con il primo capitolo che con Destiny 2. A questo punto non ci può essere più spazio per alcun margine di errore.

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