Di recente Compile Heart ha deciso di cambiare leggermente rotta in termini di release e, anziché puntare esclusivamente su Neptunia, si è aperta alle nuove IP. Questa mossa ci ha portato, tra gli altri, Arc of Alchemist e Death End Re;Quest, due titoli multipiattaforma di buona fattura che testimoniano il savoir faire dello studio nipponico sul versante RPG. Ora giunge in Europa anche Dragon Star Varnir, già uscito mesi fa in madre patria, per il momento in esclusiva PS4 e successivamente, immaginiamo, anche su Switch e PC. Vediamo in sede di recensione se si tratti dell’ennesimo esperimento riuscito oppure di un inaspettato passo falso.
Dragon Star Varnir – Recensione
Data di uscita: 14/06/2019
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PS4
Lingua: Inglese
Prezzo di lancio: €59.99
Sponsor: in offerta su Amazon
Le premesse di Dragon Star Varnir sono alquanto originali. Il mondo di gioco è infestato da draghi e streghe, entrambi percepiti dall’umanità come una grave minaccia. Non a caso esiste un ordine templare dedito allo sterminio di tali creature, al cui vertice siede nientepopodimeno che il Papa. L’elemento più singolare della storia è che i draghi nascono dalle streghe, praticamente incinte dalla nascita, con un periodo di gestazione che può arrivare fino ai 20 anni. Al momento del parto il drago fuoriesce di gran carriera riducendo in mille pezzi il corpo della madre. Una cosa molto bella e felice, insomma.
L’avventura vera e propria inizia quando il protagonista, un cavaliere di nome Zephy, viene attaccato e quasi ucciso da un drago inferocito. Per ironia della sorte a salvarlo ci pensano due streghe di passaggio, che senza volerlo gli trasmettono il marchio del drago, un potere che gli consente di trasformarsi in draconide per un tempo limitato. In sostanza lo rendono a tutti gli effetti uno strigo, l’unico in circolazione, con tutti gli svantaggi che ciò comporta.
Uno è l’essere diventato nemico del suo stesso ordine, l’altro è dover consumare carne di drago per evitare di diventare pazzo. Ovviamente nutrirsene significa aumentare il rischio di un parto improvviso, e sia lui che il resto dei personaggi dovranno quindi cercare un modo per liberarsi dalla maledizione, le cui origini sono purtroppo sconosciute.
Dragon Star Varnir – Video recensione
Nelle circa 20 ore di gioco c’è spazio per un cast variegato, ben caratterizzato, e un racconto che parte in sordina ma nel complesso riesce ad essere tutto sommato convincente. Pur essendo prolisso, anche se non quanto altri lavori di Compile Heart, Dragon Star Varnir possiede una discreta ritmica e i colpi di scena sono dosati con intelligenza. Non lo considero di certo un capolavoro narrativo nell’ambito dei JRPG ma quanto visto non mi ha lasciato affatto deluso.
In termini strutturali molto viene ripreso da Death End Re;Quest, con qualche eccezione relativa perlopiù al sistema di combattimento. Qui, ad esempio, non è possibile muoversi all’interno del campo di battaglia e gli scontri si svolgono a mezz’aria. Ci si muove su tre piani verticali, in turni statici, con gli attacchi fisici che raggiungono i nemici situati nel nostro stesso piano e quelli magici in grado di colpire chiunque indistintamente. La strategia c’è e consiste nel posizionamento, visto che certi tipi di nemici occuperanno più piani e richiederanno al party di spostarsi per colpire determinati punti. Non si tratta di un combat system da spremitura di meningi ma un minimo di pianificazione, specialmente nelle fasi finali, serve sempre.
La progressione avviene in modo particolare, ovvero divorando i draghi sconfitti. Una volta portati allo status critico in combattimento, infatti, potremo usare il comando ‘Devour’ per acquisire le sue abilità. Tra queste troviamo nuovi attacchi, aumenti statistici, bonus passivi e sinergie avanzate in gran numero. Non nego di aver fatto un po’ fatica ad assimilare alberi e ramificazioni delle skill nelle fasi iniziali, ma è anche vero che il sistema funziona bene e conferisce al giocatore parecchio spazio di manovra nella personalizzazione del party.
Interessante anche il sistema delle sorelline (sì, so che state pensando a Bioshock). Le sorelline in Dragon Star Varnir sono streghe non ancora adulte, incapaci di procacciarsi da sole la carne di drago. Toccherà quindi a noi nutrirle, evitando sia di ingozzarle che lasciarle morire di fame. Tale meccanica si lega a doppio filo alla narrazione, considerando che per ottenere il finale migliore dovrete necessariamente mantenerle in buona salute. Ma si sa, a chi compra i giochi di Compile Heart non è mai dispiaciuto prendersi cura di una loli, anzi.
Se dunque in ambito meccanico il titolo riesce a soddisfare, il comparto tecnico continua ad essere carente. Nulla da dire su disegni e scenari nelle sezioni visual novel, tutti valorizzati a dovere, ma in quanto a modelli, texture e animazioni non ci siamo proprio. Senza contare l’assurdo limite di 30fps su PS4 Pro, graficamente si ha l’idea di trovarsi di fronte a un gioco old gen con peraltro lunghi caricamenti tra un segmento di mappa e un altro, insieme a delle animazioni quasi amatoriali. Non benissimo anche la colonna sonora, che ha sì alcuni spunti orecchiabili ma scade presto nella ripetitività.
Altra cosa che mi ha dato parecchio fastidio è stata l’impossibilità di salvare durante le sezioni visual novel, che spesso si protraggono per diversi minuti. Non c’è l’auto-salvataggio e il sistema si affida ancora alla vecchia interazione diretta con la console, per intenderci come nei capitoli di Yakuza di qualche anno fa. E poi ovviamente la censura, che trovandoci sull’ammiraglia Sony non poteva mancare. Nel mirino un paio di CG per niente scandalose ma evidentemente troppo offensive per i mangiatori di soia californiani. Speriamo quantomeno nell’arrivo di una versione Steam senza ritocchi contenutistici.
Consigliato
Fa piacere vedere Compile Heart cimentarsi nello sviluppo di nuove IP una dietro l’altra, e se i risultati sono questi mi auguro di vederne arrivare sempre di più. Con Dragon Star Varnir non ci troviamo di fronte a nulla di trascendentale, l’ho già detto nella review, ma gli appassionati di JRPG avranno sicuramente un altro buon titolo fra le mani. A dispetto delle limitazioni tecniche, infatti, il valore c’è tutto e sono sicuro che chi ha apprezzato Death End Re;Quest rimarrà soddisfatto anche stavolta. Unico appunto: valutate se attendere e recuperarlo su Steam per beneficiare di eventuali migliorie tecniche e assenza di censura.
Anteprima | Prodotto | Prezzo | |
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Dragon Star Varnir - - PlayStation 4 | 59,99 EUR 49,90 EUR | Compra su Amazon.it |
Pregi | Difetti |
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