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Halloween arriva anche su Overwatch: analisi e considerazioni

Da giocatori assidui di Overwatch non abbiamo potuto fare a meno di immergerci fino in fondo nell’atmosfera halloweeniana portata di recente da Blizzard sul suo sparatutto.
L’evento dedicato alla festività più spaventosa dell’anno ha colpito i server del gioco ormai più di una settimana fa introducendo una nuova modalità PVE sotto forma di Rissa e rimpolpando il catalogo di cosmetici con ben 115 tra skin, spray e animazioni.
Proprio come l’evento olimpico, Halloween Terror si prefigge l’arduo obiettivo di mantenere alta l’attenzione del pubblico ultimamente un tantino scemata.
La domanda è: ci sarà riuscito? Vediamo di fare alcune considerazioni in merito.

Partiti i primi rumor sulla modalità PVE, il nostro pensiero andava immediatamente alla campagna di Left 4 Dead.
Vuoi per il tema horror, vuoi perché non ci aspettavamo nulla di troppo elaborato, la nostra ipotesi non si è rivelata poi tanto lontana dalla realtà, certo con i dovuti distinguo.
La Rissa in compagnia del Dr. Junkenstein e i suoi mostruosi alleati ha infatti assunto la forma di una piccola modalità orda con elementi tower defense che, dobbiamo ammetterlo, è riuscita a regalarci svariate ore di divertimento.
In sostanza un team di quattro giocatori (Soldato 76, McCree, Ana, Hanzo) dovrà difendere la porta del castello di Eichenwalde dall’assalto di eroi e robot nemici che proveranno in ogni modo a sfondare le difese.

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La struttura funziona senza intoppi e punta all’immediatezza pur offrendo un discreto livello di sfida, soprattutto alla massima difficoltà.
Molto buona l’idea di alternare boss eroici ad ondate costanti di servitori per costringere il giocatore a dividersi i compiti: Hanzo e Ana al centro in copertura/supporto a distanza, Soldato 76 e McCree ai fianchi così da spegnere sul nascere Rotobombe e Zombardieri, robot con attacchi a lungo raggio.

Nonostante la qualità complessiva sia più che soddisfacente, sono tuttavia presenti delle pecche.
I limiti di questa Rissa vanno senz’altro ricercati nella limitatezza di certi suoi aspetti, dalla mappa all’IA.
Innanzitutto la porzione di Eichenwalde è piccolissima e non consente granché libertà di movimento, dunque gli utenti sono costretti ad arroccarsi preventivamente sugli unici due punti alti per mantenere un minimo vantaggio.
In secondo luogo l’intelligenza artificiale dei robot avrebbe potuto essere gestita meglio, magari con l’aggiunta di pattern anziché accontentarsi di farli andare in linea retta verso la porta, noncuranti dei giocatori.
Poi la questione ricompense, di cui a nostro parere Blizzard è fin troppo avara.
Come accade in Hearthstone con le buste premio, la vittoria in modalità Rissa dovrebbe essere insignita quantomeno di una loot box e non di semplici adesivi; i punti esperienza ottenuti dopo un successo dovrebbero poi subire un incremento sostanziale poiché gli attuali 2000 sono piuttosto deludenti.

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Sempre riguardo al discorso loot box, bisognerebbe fare un appunto sui cosmetici.
Gli oggetti ottenibili nell’evento di Halloween scintillano a dir poco, specialmente le meravigliose skin di Reaper, Mercy, Roadhog e Junkrat.
Dove sta l’inghippo? Nel loro costo in valuta.
Una skin leggendaria arriva a costare ben 3000 monete, appena 300 se duplicata, inoltre nei forzieri dell’evento è possibile rinvenire con altissima frequenza i contenuti di quelli standard.
Immaginate la nostra frustrazione quando, dopo aver guadagnato con fatica i punti esperienza necessari al level up, ci siamo esaltati alla vista di una leggendaria per poi scoprire che si trattava di una duplicata base di Torbjorn.
Sotto questo aspetto bisogna dunque lavorare ancora e premiare adeguatamente i giocatori per gli sforzi in game prima di focalizzare tutte le attenzioni sullo shop (a nostro parere alquanto fuori luogo in un titolo simile).

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In generale, comunque, l’esperimento sembra riuscito e l’evento ha generato una quantità notevole di interesse nel pubblico.
Ciò di cui Overwatch ha bisogno sono contenuti costanti, siano essi discutibili come il Lùcioball o convincenti come l’ultima Rissa.
Abbiamo gradito il restyling di alcune mappe, dei suoni e dell’interfaccia, sintomo di una certa cura per il dettaglio da parte degli sviluppatori; adesso ci auguriamo che riescano a finalizzare il rilascio di Sombra e dei nuovi contenuti senza perdere ulteriore tempo in ARG dalla dubbia utilità, in attesa del sempre più probabile evento natalizio.

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