Out of Sight – Un delizioso puzzle horror

Se vi è piaciuto Little Nightmares vi consiglio di dare una chance a questo Out of Sight, nuovo horror indipendente sviluppato da The Gang e pubblicato da Starbreeze Entertainment. Mancano i grandi investimenti e i livelli di produzione di videogame più celebri, ma quanto fatto dallo sviluppatore è più che valido, e soprattutto porta un po’ di originalità grazie al particolare approccio grafico.
Il gioco è disponibile su PC Windows tramite Steam, dove è proposto al costo di 24,99€ e su Xbox. E’ Verificato per Steam Deck ed è possibile scaricarne una versione demo. La durata dell’esperienza è di circa 4 ore, e sono presenti i sottotitoli in lingua italiana.

Il gioco ci mette nei panni di una bambina non vedente. La grande particolarità di Out of Sight sta in un sistema di controllo piuttosto bizzarro, ma che comunque funziona bene. La bimba porterà sempre con sé un orsacchiotto di peluche, e sarà proprio attraverso i suoi occhi che il giocatore vedrà il mondo di gioco. La prospettiva è quindi in prima persona dagli occhi del peluche, ma il giocatore controlla i movimenti della bimba.

Obiettivo del gioco sarà fuggire da una grande casa in cui siamo stati per qualche motivo rinchiusi. Per riuscire nell’impresa dovremo interagire con l’ambiente circostante e risolvere piccoli puzzle ambientali, spostando oggetti come box e comodini, sfruttande pedane, trovando soluzioni per aprire porte chiuse a chiave, con qualche piacevole variazione sul tema davvero adrenalinica, ed alcune fasi stealth che aggiungono sale all’offerta.

La protagonista di Out of Sight potrà scegliere se portare con sé l’orsetto di peluche o se poggiarlo su specifici cuscini che incontreremo nello scenario. Quello che vedremo sarà sempre e soltanto ciò che vede il pupazzo. Se la bimba lo porta in braccio avremo quindi un’esperienza simile a quella di un qualsiasi walking simulator in prima persona, e non potremo interagire con nessun elemento, in quanto le nostre mani saranno già impegnate. Quando invece lo poggeremo per terra vedremo la bambina dalla prospettiva dell’orsacchiotto. Potremo inoltre muovere la testa del peluche da una parte e dall’altra, per aiutarci nel controllo della piccola. Avendo le mani libere potremo finalmente raccogliere chiavi, attivare pulsanti, spingere tavole, arrampicarci e spostare oggetti. L’importante sarà poi raccogliere nuovamente l’orsetto prima di proseguire: i suoi occhi sono i nostri.

Out of Sight non è troppo impegnativo, i puzzle ambientali sono più o meno allineati a quelli di un Little Nightmares, forse poco più facili. L’avventura scorre in maniera fluida, senza intoppi di sorta, a parte qualche saltuaria incertezza nelle collisioni, nulla di serio. Se avete un minimo di esperienza con questo genere è improbabile che resterete bloccati, ma il gioco risulta comunque piacevole grazie ad un accompagnamento narrativo di buon livello. Non c’è la profondità allegorica di produzioni come Little Nightmares, parliamo comunque di una storia piuttosto semplice, un thriller che sa creare la sua dose di suspense pur senza inventare nulla.

Dal punto di vista tecnico e artistico, spiccano sul resto la direzione sonora e l’ottima interpretazione della doppiatrice della protagonista, in lingua inglese. Sia la colonna sonora che gli effetti sonori raggiungono l’eccellenza, contribuendo a creare un forte senso di incertezza nel giocatore. Che siano i passi del maggiordomo, o semplicemente il parlottare ovattato che ascolteremo dalla stanza adiacente, il dipartimento audio del gioco convince a mani basse, senza nulla da invidiare a videogame più celebri all’interno dello stesso genere. Ottimo esempio di una tecnica che lavora in tandem con il gameplay.

Consigliato

Volendo tirare le somme, mi sento di consigliare il gioco a chi abbia apprezzato titoli come Little Nightmares, ma anche Inside, Limbo e affini. Per quanto non si tratti di un videogame a scorrimento orizzontale, la particolare maniera di gestire la telecamera rende l’intero sistema di controllo fresco e piacevole. I puzzle non sono troppo complessi, ma l’ambientazione e il generale senso di tensione permettono al giocatore di immergersi nell’esperienza, che scorre via fluida fino ai titoli di coda. Fosse costato quei 5 euro in meno sarebbe stato meglio, ma va bene anche così. Provate la demo!

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