code of princess

[Recensione] Code of Princess – Tette e spadoni

Data di Uscita 14 Aprile 2016 Lingua Inglese
Piattaforme PC Versione recensita PC

Fino a qualche anno fa era semplicemente impossibile immaginarsi dei porting da 3DS arrivare su Steam.
Per la gioia dei fan del mercato videoludico nipponico e delle tasche di publisher ben disposti come Degica, però, ecco spuntare come funghi sulla piattaforma Valve dei titoli di nicchia appartenenti in precedenza al catalogo delle esclusive Nintendo.
Uno di questi è Code of Princess, beat ‘em up in stile anime realizzato da Saizensen, studio del director e character designer di Guardian Heroes, uno dei grandi cult dell’era arcade.

Code of Princess

Diversamente da come si possa pensare, Code of Princess si distanzia parecchio dal predecessore spirituale sia in termini di trama e ambientazione sia di gameplay.
La modalità storia ci mette nei succinti panni di Solange, una principessa guerriera dal seno prosperoso armata di spadone a due mani incaricata dal padre di proteggere il suo regno dall’invasione di creature mostruose comandate da una regina maligna che vorrebbe impossessarsene.

Durante il viaggio alla ricerca delle forze oscure incontreremo numerosi alleati da portare con noi e utilizzare in combattimento, ognuno dotato di un potere particolare.
C’è chi preferisce gli attacchi a distanza, chi si occupa di stregonerie, chi affetta i nemici a colpi di katana e infine chi si limita a cantare: oltre ad essere meccanicamente diversificati quanto basta, tutti i personaggi secondari vantano una caratterizzazione più che degna, quasi da manga di successo.
Le cutscene occupano buona parte della storia, suddivisa in missioni dalla durata di 3-4 minuti ciascuna per un totale di circa 3 ore necessarie a completarla (bonus quest escluse), e sono animate davvero egregiamente; l’audio del doppiaggio è originale, quindi per fortuna non avremo fastidiose voci americane tra i piedi.
Ad ogni modo la localizzazione ci ha fatto inorridire, zeppa com’è di interpretazioni arbitrarie capaci di modificare intere sezioni di dialogo sballandone completamente il senso e aggiungendo umorismo demoralizzante a palate anche dove non se ne sentiva il bisogno.
Se masticate il giapponese evitate di leggere i sottotitoli, risparmierete bile.

Il gameplay di Code of Princess si struttura come quello di un beat ‘em up generico, in cui l’eroe procede attraverso brevi livelli a scorrimento uccidendo chiunque gli si pari davanti per raggiungere la fine dello stage.
Le opzioni non sono tantissime, anzi diciamo pure che scarseggiano.
Ogni personaggio ha un paio di mosse speciali e 3-4 combo a disposizione, può lockare il nemico raddoppiando i danni e scatenare un burst per respingere gli assalti improvvisi, tuttavia la lentezza cronica delle animazioni e l’irresponsività dei comandi rendono i combattimenti tediosi dopo poco tempo.
Un sistema appena sufficiente, insomma, che prevede il level up e annesso aumento di forza, difesa o velocità come unica variabile (la cosiddetta componente RPG) sfociando purtroppo nel button mashing più ignorante.
Neanche cambiare personaggio ed equipaggiare armi/oggetti potenziati conferisce sapore alle meccaniche, ancorate purtroppo ad una semplicità rara per un titolo del genere.
Non entusiasmante ma comunque apprezzabile la scelta di mantenere attive le modalità multigiocatore cooperativa e versus, sebbene a poche settimane dall’uscita i server siano praticamente vuoti.
Un motivo per giocare la co-op di Code of Princess sarebbe la velocità con cui si livella, peraltro disarmante e in grado di rompere del tutto la curva di difficoltà a causa dell’esagerato quantitativo di punti esperienza ricevuti chissà secondo quale criterio, mentre le sfide uno contro uno garantiscono achievement e oggetti esclusivi dai poteri prorompenti.

Nulla di rilevante neppure sul versante tecnico giacché si tratta di un porting sostanzialmente parallelo alla versione 3DS, se si esclude il supporto ai 60fps e alle risoluzioni HD; gli scenari appaiono di gran lunga più nitidi rispetto alla controparte portatile però gli sprite in 2D dei personaggi sono rimasti in bassa risoluzione e da vicino è possibile contarne i pixel.
Nella media comparto artistico e sonoro, non particolarmente ispirati ma in fin dei conti accettabili.
Per finire segnaliamo problemi di compatibilità con il controller Xbox One, fatto alquanto singolare che ci ha costretti a rispolverare il vecchio paddone della 360 per poter rimappare i tasti e giocare normalmente.

Conclusioni
Code of Princess è uno di quei titoli utilitari da prendere in considerazione solo accettandone le evidenti lacune.
La mancanza di longevità, varietà e profondità meccanica del titolo vanifica in parte l’appeal tipicamente nipponico rappresentato da personaggi ben caratterizzati, situazioni paradossalmente divertenti nonché doppiaggio e cutscene animate di ottima fattura.
I contenuti ci sono, non possiamo negarlo, ma l’insipidezza generale di questo beat ‘em up ci rende abbastanza difficile consigliarvene l’acquisto, quantomeno al di fuori dei saldi.
Valutazione scala 1/10

6.0
+ Doppiaggio e cutscene animate di qualità
+ Buon cast
+ Miglioramenti tecnici rispetto a 3DS…
– Poco longevo
– Gameplay troppo basilare
– …ma si poteva fare di più

*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*

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