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[Recensione] Dungelot: Shattered Lands – Dal mobile con furore

Data di Uscita 18 Febbraio 2016 Lingua Inglese
Piattaforme PC, iOS, Android Versione recensita PC

Seppur raramente, ogni tanto dagli store di Android e iOS escono fuori dei titoli di ottima fattura.
Di recente, poi, i successi riscossi su mobile spingono gli sviluppatori a procedere con la conversione del proprio lavoro su PC, in una prassi ormai comune per quasi tutti i team indipendenti.
Uno di essi, Red Winter Software, ha già lanciato su Steam il porting del suo Dungelot: Shattered Lands, uscito quasi in sordina sotto i rombi altisonanti dello Street Fighter di turno.
Ma approfondiamo la conoscenza di questo interessante roguelike, definito dagli stessi autori come il figlio di Campo Minato e di un dungeon crawler.

Dungelot: Shattered Lands

Tralasciando le premesse piuttosto banali che danno il via all’avventura (la solita forza oscura che corrompe un regno in attesa di esser sconfitta dagli eroi del caso) si può subito notare, fin dai primi istanti in game, la passione dei developer per il mondo di World of Warcraft e del pop fantasy in generale che si manifesta attraverso il character design di alcuni personaggi tra cui il paladino, in sostanza Uther Lightbringer in versione chibi, e diversi nemici come orchi, sciamani e coboldi nonché valanghe di simpatiche citazioni ispirate sia dal re degli MMORPG sia da giochi del calibro di The Witcher e Skyrim.

Abbiamo apprezzato moltissimo lo spirito umoristico che suona soprattutto come tributo ai pilastri del gioco di ruolo odierno e siamo ancor più contenti dell’equilibrio con cui è stato utilizzato, senza mai risultare fastidioso e fuori luogo.

Ma a rendere davvero particolare Dungelot è indubbiamente il sistema di gioco.
Le meccaniche sono semplici e intuitive: dovremo superare dei dungeon dal numero di piani variabile, ognuno di essi composto da 25 caselle.
Queste caselle possono nascondere nemici, oggetti, oro, la chiave per accedere al piano successivo, trappole o nient’altro che polvere, costringendoci quindi a scegliere con cautela il cubo da cliccare.
A questo aggiungiamo la notevole varietà di eventi e minigiochi sparsi randomicamente per ottenere un gameplay quanto mai avvincente ed imprevedibile, visto peraltro che, a differenza di Minesweeper, non ci sono regole logico-matematiche dietro il contenuto delle caselle.
Al momento della scoperta di un nemico non si subisce alcun danno ma i cubi circostanti vengono resi inaccessibili finché la minaccia non viene eliminata utilizzando strumenti offensivi efficaci come bombe ed armi da lancio – più di uno per volta – o semplicemente cliccando sul bersaglio per iniziare uno scontro a turni.
Di base si possiede un’arma fissa, un’armatura che serve a parare i colpi avversari e un quantitativo variabile di energia alla quale si sottrae il danno ricevuto quando svanisce la corazza, comunque recuperabile in svariati modi.

Dungelot: Shattered Lands

Il giocatore può inoltre scegliere il proprio personaggio tra 4 eroi dallo stile di combattimento parecchio diverso gli uni dagli altri – tra abilità attive e passive più o meno devastanti – ed equipaggiarli come desidera, tenendo comunque in conto che i bonus ricevuti (buff permanenti ed equip speciale) vengono applicati solo all’individuo utilizzato.
Sono poi presenti dei vendor, ad esempio fabbro e mercante, in grado di fornire utilissimo supporto durante le esplorazioni, chiaramente ad un prezzo non irrisorio ma ad ogni modo proporzionato alla sua efficacia.
Il mondo di gioco è strutturato in macrozone contenenti una serie di dungeon minori da completare per giungere al boss di fine area, con sporadici eventi testuali e tesori da raccogliere lungo la via.
Le boss fight, purtroppo, a parte da un mero punto di vista visivo, non ci hanno convinto molto e le reputiamo inferiori alla maggioranza delle battaglie casuali con i mob, complice la possibilità di fare stock di armi da lancio e utilizzarne anche 10 per turno, poiché come accennavamo prima il combattimento a turni scatta solo quando si usa l’attacco primario.
Ignorato tale sbilanciamento a nostro favore possiamo affermare che il livello di sfida è ad ogni modo altino, specie nel caso in cui si affrontino dungeon di 30 e più piani, ma mai frustrante giacché sono previsti aumenti permanenti e progressivi delle statistiche.

Parlando di tecnica, confermiamo il sospetto che si tratti dell’ennesimo port da mobile senza arte né parte, con un’interfaccia e un sistema di comandi chiaramente studiati per touchscreen e non per mouse e tastiera, sebbene il tutto funzioni a sufficienza.
Lo stesso dicasi delle feature grafiche e dei menu di opzioni, in pratica assenti, che ci hanno fatto un po’ storcere il naso considerando il prezzo (4,99€ di iOS contro 9,99€ di Steam), ingiustificato in relazione alle migliorie non apportate, e alla durata di 5-6 ore.

Conclusioni
Costo a parte, Dungelot: Shattered Lands è riuscito a stupirci positivamente mostrando il lato migliore del gaming mobile, ovvero l’intraprendenza di titoli che riescono a catturare e divertire con poco.
Il figlio legittimo di Campo Minato e di un dungeon crawler a turni riesce dunque a conquistarsi un posto nel nostro Olimpo personale dei migliori titoli provenienti dagli store mobile grazie sia all’umorismo citazionistico di gran classe che al gameplay intuitivo e soddisfacente.
Permangono dei difettucci, come il mancato adattamento di menù, hud e sistema di controllo inferiori agli standard PC e l’eccessiva potenza di certi oggetti scaturita dall’assenza di limite agli utilizzi per turno, ma in fin dei conti si tratta di problemi che non inficiano l’oggettiva qualità del gioco, consigliato a tutti senza riserve.
Valutazione

8.0
+ Simpatico e pieno di citazioni
+ Ottimo sistema di gioco
+ Buona varietà
+ Degno livello di sfida
– Nessuna aggiunta rispetto alla versione mobile
– Aumento di prezzo ingiustificato
– Non ottimizzato per mouse e tastiera

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