evolve

[Recensione] Evolve – La caccia è aperta

Data di Uscita 9 Febbraio 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One Versione recensita PS4

Evolve è stato senza dubbio uno dei titoli più attesi di questo inizio 2015. Grazie a un marketing sapiente e agli ottimi riscontri di chi ha potuto provare il prodotto durante le fasi dello sviluppo, il lavoro di Turtle Rock Studios ha saputo intrigare e creare un hype simile a quello che ha accompagnato lo scorso anno il lancio di Titanfall. Adesso Evolve è finalmente sbarcato sui nostri mercati, senza portare con sé tutte le problematiche che hanno afflitto il matchmaking di alcune produzioni di alto livello nell’ultimo periodo, ma ottenendo comunque pareri discordanti da parte della critica. Vediamo perché.

Evolve

Evolve è un action game multiplayer dotato di una componente tattica di primissimo livello. Gli scontri vedranno contrapposti quattro cacciatori umani e una creatura aliena, ovviamente molto più potente dei nostri simpatici terrestri, almeno in uno scontro uno contro uno.

Potrebbero piacerti



Il sistema di matchmaking ci permetterà di indicare le nostre preferenze riguardo la classe che desideriamo giocare di più, e cercherà di accontentare sulla base della disponibilità di giocatori online.
Gli umani sono limitati a quattro classi di base, e sarà necessario un forte spirito collaborativo e la predisposizione al lavoro di squadra per riuscire ad avere la meglio sulla creatura. Questo deve essere assolutamente chiaro: Evolve non è un gioco pensato per chi ama giocare in solitaria, e ottenere risultati giocando in tal modo sarà possibile solo quando giocheremo nei panni della creatura.
All’interno del team, il Trapper sarà il cacciatore incaricato di tracciare e scovare la creatura, il Medic si preoccuperà di supportare i punti vita degli altri personaggi e di resuscitare quelli sconfitti, l’Assault conterà sulla maggiore potenza di fuoco, mentre il Support saprà assistere gli altri compagni in maniera variegata, rappresentando una sorta di jolly della situazione.
Nei panni dei cacciatori, nostro compito sarà stanare il mostro il più velocemente possibile, rompergli l’armatura e possibilmente fargli la pelle.

La situazione sarà completamente diversa quando ci capiterà di giocare nei panni della creatura stessa. In questo caso sì, potremo dare sfogo alle nostre doti da giocatori solitari: il nostro obbiettivo primario sarà quello di uccidere i cacciatori o di distruggere un relé situato in un luogo specifico all’interno di ciascuna mappa. Per fare ciò sarà consigliabile prima di tutto potenziarsi, effettuando le diverse mutazioni che ci permetteranno di evolverci attraverso tre diversi stadi.
Ciascuna delle creature disponibili si differenzia dalle altre in maniera profonda, sia per quanto riguarda l’estetica che il gameplay e le abilità. In ogni caso, raggiungere il terzo stadio evolutivo ci darà un vantaggio enorme nei confronti dei cacciatori, tanto che spessissimo riusciremo a vincere con ampio margine.

La cosa complicata sarà proprio l’arrivare a tale stadio: per evolverci avremo infatti bisogno di accumulare energia nutrendoci della fauna che popola le aree di gioco. Sarà consigliabile quindi scagliarci contro tutto ciò che si muove, divorarlo e cercare di prepararci all’evoluzione. In tutto ciò dovremo anche muoverci con una certa intelligenza, perché il mostro non è capace di nutrirsi mentre viene attaccato dai cacciatori, cosa che si traduce in spostamenti costanti – magari furtivi, per evitare che qualche uccello sveli la nostra posizione agli avversari umani – volti a potenziarci il più possibile prima dell’inevitabile scontro.

Le fasi di combattimento sono bilanciate in maniera accettabile, ma l’esperienza finale dipenderà in maniera determinante dai nostri compagni di gioco. Nei panni della creatura sarà sufficiente trovare il classico anello debole per riuscire a mettere in difficoltà l’intero gruppo, privandolo di un ruolo chiave. Mandare al tappeto il Medic è sempre cosa saggia, ma se noteremo un Trapper magari incerto nei movimenti o palesemente scarso rispetto ai suoi compagni potrebbe essere intelligente levarcelo dai piedi nel più breve tempo possibile, per rendere poi la vita più difficile agli altri.
Il team di cacciatori dovrà lavorare in maniera intelligente per riuscire ad avere la meglio, infliggendo danni costanti, preparando trappole, rinchiudendo la creatura all’interno di cupole e zone chiuse, e supportando senza mettere a rischio la propria vita. Se anche solo uno dei nostri compagni deciderà di fare l’eroe e di giocare per sé, la partita si trasformerà in brevissimo tempo in un massacro.

Diversamente dai classici deathmatch a squadre, in Evolve si parla di scontri 4 vs 1, dove i quattro sono singolarmente insignificanti, ma uniti rappresentano una minaccia per qualsiasi avversario. In tal senso, dobbiamo rilevare come i “niubbi” della situazione saranno spesso e volentieri causa di bestemmioni e rabbia generalizzata, in quanto il gioco non riesce ad effettuare – per il momento – un matchmaking capace di trovare giocatori simili a noi per performance, riducendo l’esperienza a un “speriamo di beccare un team di gente brava”. E’ una struttura che può creare parecchia frustrazione, specie dopo i lunghi tempi di attesa che precedono l’inizio di ciascun match. Si parla anche di cinque (o più) minuti di tempi morti, non proprio esaltanti in un titolo incentrato sul multiplayer, esperienza che riporta alla memoria le poco felici situazioni di Destiny e Halo: The Master Chief Collection.

Tuttavia, se avete la possibilità di giocare con degli amici in qualche tipo di gruppo statico, l’esperienza diventa assolutamente splendida. Eliminato del tutto il fattore casualità, i giocatori cresceranno insieme apprendendo con i propri tempi le numerose tecniche di combattimento, affinando il proprio stile e migliorando all’unisono, per scontri che senza dubbio saranno tra i più gratificanti mai vissuti in un gioco multiplayer competitivo.
Utilizzare la chat vocale permette inoltre di assistersi in maniera immediata e molto coinvolgente, dunque se avete un gruppo di amici interessati a prendere un “appuntamento Evolve” qualche volta a settimana questo gioco è un must buy senza riserve.
Diversamente vi invitiamo a valutare quanto siete disposti a tollerare le imperizie dei giocatori meno navigati, perché saranno all’ordine del giorno, è bene che non abbiate dubbi su questo punto. A rigor di logica, la playerbase dovrebbe stabilizzarsi e tendere al miglioramento nel corso delle prossime settimane, quindi è lecito aspettarsi che la situazione diventi man mano più congeniale al classico hardcore gamer.

Dal punto di vista tecnico Evolve raggiunge l’eccellenza su sistemi PC Windows, mentre lascia a desiderare in più settori per quanto riguarda le versioni console. La nostra recensione si basa sull’edizione PS4 del titolo, ma abbiamo avuto modo di giocare anche alle altre due edizioni. Sia su PlayStation 4 che su Xbox One il titolo soffre di un draw distance inferiore rispetto alla controparte PC (PS4 meglio di One in questo campo), è presente un lieve temporal shifting, c’è uno stuttering piuttosto evidente che blocca l’immagine per quasi mezzo secondo (di tanto in tanto) che deriva da una scarsa ottimizzazione dell’engine, e ci sono dei cali di framerate vistosi e fastidiosi (specie su PS4) durante le scene più concitate, specie quando verremo attaccati da vicino dalla creatura.
In linea di massima la versione PS4 appare lievemente superiore rispetto a quella Xbox One per quanto riguarda foliage e draw distance, mentre Xbox One sembra contare su un framerate più stabile e su cromatismi più piacevoli, anche se in questo caso il gusto gioca un ruolo determinante.

Il design generale lascia comunque più che soddisfatti, sia per i personaggi che per le creature, assolutamente splendide. Le ambientazioni sono ben realizzate, ma dobbiamo riconoscere come le mappe siano davvero fin troppo simili le une alle altre, sia per quanto riguarda la scelta dei colori che il feeling generale. Ci rendiamo conto che il titolo sia ambientato su un pianeta alieno ricco di vegetazione eccetera, ma aggiungere un po’ più di varietà sarebbe stato a nostro avviso necessario: l’occhio rischia di stancarsi davvero presto, sembra di stare sempre nello stesso posto.

Conclusioni
Evolve è un buon gioco multiplayer, limitato al momento da un sistema di matchmaking molto penalizzante, che trasforma le partite in una specie di lotteria dove ci si augura di ritrovarsi con giocatori competenti. Un diverso metodo di ricerca avrebbe potuto aiutare ad effettuare una selezione alla base, e ci auguriamo che gli sviluppatori intervengano nel più breve tempo possibile per perfezionarne il funzionamento.
Ad ogni modo, se avete degli amici con cui poter organizzare delle partite in stativo, Evolve vale senza dubbio ogni centesimo del proprio prezzo. Speriamo soltanto che i DLC aggiungano un minimo di varietà alle ambientazioni, al momento davvero troppo ripetitive.
+ Tatticamente molto appagante
+ Classi curate, buon bilanciamento
+ Ottimo design
– Tempi morti davvero troppo lunghi
– Ambientazioni ripetitive
– Poche creature da utilizzare

Metascore 79/100
Evolve | Steam | 49,99€

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *