final fantasy ix

[Recensione] Final Fantasy IX – Tuffo nel passato

Data di Uscita 10 Febbraio 2016 Lingua Italiano
Piattaforme iOS, Android, PS1 Versione recensita Android

Final Fantasy IX è stato il terzo capitolo della serie che io abbia giocato. Dopo le avventure vissute con Cloud e Squall, le ambientazioni e lo stile della nona creatura di Hironobu Sakaguchi ha saputo catturarmi fin da subito, grazie a un medioevale fantasy di altissima qualità.
Adesso Final Fantasy IX è disponibile su iOS e Android, accompagnato da migliorie e piccole ottimizzazioni che cercano di svecchiare il gioco, almeno un po’. Tuttavia, è bene tenere presente che parliamo di una revisione in HD, non di un remake, con tutti i limiti che ciò comporta.

Final Fantasy IX

La storia segue le gesta del ladro Zidane (o Gidan, a seconda della versione), e inizia a introdurci ai personaggi della vicenda in un contesto malavitoso che comunque non durerà più di tanto. Il nostro gruppo si ritroverà presto a cercare di interrompere una guerra dilagante, fomentata dalla regina della potente Alexandria. Il vero cattivone del gioco sarà però Kuja, che impareremo a conoscere nel corso del gioco e che, dopo il passo falso di Artemisia in Final Fantasy VIII, torna ad essere una nemesi splendida, senza dubbio inferiore a Kefka e Sephiroth, ma gli diamo tranquillamente un terzo posto all’interno dell’intero franchise.

Zidane non è invece tra i protagonisti più riusciti della serie e a dispetto di una piccola evoluzione psicologica resta abbastanza sottotono, soprattutto se confrontato con gli straordinari comprimari di Final Fantasy IX. Questi sono quasi tutti eccelsi, pezzi di storia videoludica indimenticabili, a partire dal timido maghetto Vivi Orniter, continuando con l’implacabile e divertentissimo Adelbert Steiner, arrivando alla freddezza e al tormento di Freija Crescent. Poi ovviamente c’è Quina. Quina mangia le cose. Tutte.

La sceneggiatura di Final Fantasy IX è ben scritta, incalzante, con pochissimi rallentamenti. I personaggi vengono presentati poco per volta e un gran numero di colpi di scena determinano l’evoluzione caratteriale dei protagonisti principali, tra cui svettano le storie di Garnet e di Vivi.
Per il resto il gioco è un JRPG che più classico non si può, con un sistema di combattimento a turni basato sull’Active Time Battle ideato da Squaresoft, e un maggior tradizionalismo nell’uso delle magie rispetto al precedente capitolo della serie.
Ciascun personaggio appartiene ad una delle classi (job) tipiche di questa serie, dunque è possibile personalizzare il party con una certa strategia e varietà, contando su quattro elementi in tutto.
Final Fantasy IX non è certo ricordato per essere uno dei capitoli più difficili della serie, ma cimentarsi per la prima volta col gioco dopo essersi abituati al gaming moderno sarà per alcuni problematico. Dovrete infatti pensare rapidamente, seguire strategie efficaci e comprendere velocemente i pattern comportamentali di alcuni dei boss.
Durante le esplorazioni potete inoltre dimenticarvi che qualche icona colorata vi indichi la prossima persona con cui dovete parlare: correva l’anno 2000 e le cose erano molto diverse a quei tempi, si parla con tutti!
Per qualche motivo ci eravamo dimenticati di quanto fosse affascinante la colonna sonora di questo Final Fantasy IX. Melodies of Life è una splendida main theme, l’accompagnamento delle battaglie dà un ritmo convincente sia negli scontri normali che in quelli con i boss, la Overworld regge quasi il confronto con quella del settimo capitolo, pur restando anni luce dietro rispetto all’inarrivabile versione del sesto episodio.

Final Fantasy IX

A una storia appassionante, personaggi solidissimi e un cattivo tra i migliori in assoluto, questa versione di Final Fantasy IX associa un comparto tecnico parzialmente rifatto. Il gioco originale è stato rilasciato sulla prima PlayStation, dove personaggi tridimensionali si muovevano su sfondi 2D pre-renderizzati. La stessa soluzione è stata adottata anche in questo caso, ma gli sviluppatori hanno preferito incollare texture in alta risoluzione sui modelli dei personaggi, ora molto più gradevoli alla vista. Peccato che le ambientazioni in cui ci muoveremo non siano state affatto modificate, con immagini statiche rimaste alla stessa risoluzione dell’edizione PlayStation, che appaiono molto slavate su schermi in alta definizione, rendendo quasi fastidiosa la differenza qualitativa con i nuovi personaggi.

Situazione nettamente migliore durante le fasi di combattimento, realizzate interamente in 3D (come del resto nel gioco originale), dove la maggiore risoluzione si fa sentire sia sui personaggi che sugli avversari che sui fondali. Anche le cutscene – realizzate in Full Motion Video – hanno adesso una definizione più elevata, e si rivelano molto piacevoli.

In una conversione che tutto sommato lascia soddisfatti c’è una nota stonata su cui è davvero difficile soprassedere: Final Fantasy IX è stato lasciato con un rapporto di immagine in 4:3, esattamente come l’originale, cosa che si traduce in bande laterali più o meno spesse a seconda del dispositivo su cui giocherete. Noi abbiamo effettuato la maggior parte dei nostri test su Nexus 6, e dobbiamo ammettere che l’assenza di un 16:9 si fa sentire. Naturalmente ridisegnare tutti i fondali sarebbe stato piuttosto costoso, e come nel caso di Final Fantasy VII anche con il nono capitolo Square Enix ha preferito spendere il minimo indispensabile per rendere il gioco fruibile.
E’ vero, dopo un po’ si tende ad abituarsi agli spazi laterali inutilizzati, ma resta il fatto che una porzione considerevole dello schermo rimane del tutto inutilizzata e sprecata, e ci sarebbe piaciuto vedere un maggiore impegno da parte del publisher, soprattutto dopo tutte le lamentele che hanno investito il porting di Final Fantasy VII su PC.

final fantasy ixGli sviluppatori di questa versione hanno cercato di svecchiare un minimo le meccaniche di gioco originali, cercando di fare presa anche su un pubblico più moderno e “viziato”.
In primis è stata aggiunta una funzione di salvataggio automatico che ci eviterà lo stress di andare alla ricerca di cristalli e punti chiave per registrare i nostri progressi.
Così come per Final Fantasy VII viene inoltre data la possibilità di disattivare gli incontri casuali con i nemici, per molti giocatori un classico, per molti altri una caratteristica intollerabile dei JRPG.

Naturalmente una feature del genere va disattivata a proprio rischio e pericolo. In linea di massima sconsigliamo di farlo, perché il bilanciamento della difficoltà tiene presente proprio la frequenza dei combattimenti casuali per farsi un’idea del nostro possibile livello, e gli scontri con i boss sono appunto regolati su tale previsione. La fase di level up è quindi necessaria, e per alcuni scontri potrebbe sfociare in un po’ di sano, vecchio grinding, nulla di comunque esagerato stile Omega o Ultima Weapon di Final Fantasy VII.
Il nostro consiglio è di lasciare gli incontri casuali attivi, eliminandoli solo magari durante eventuali fasi di backtracking o di esplorazione fine a se stessa.

Diversamente dall’edizione originale per PlayStation, sarà adesso possibile scegliere la lingua del gioco. Si tratta di un elemento da non sottovalutare, in quanto l’adattamento italiano era stato pesantemente modificato rispetto all’originale, con l’inserimento di dialetti quali il romanesco, il napoletano e il siciliano che ad alcuni giocatori erano piaciuti, mentre altri avevano ritenuto che snaturassero la natura del prodotto, ricorrendo spesso all’importazione. Impostando la lingua inglese è anche possibile godere dei nomi originali dei vari personaggi, che nell’edizione italiana erano stati modificati in maniera del tutto gratuita.

Ultima nota positiva è il supporto della versione Android ai controller. Abbiamo testato il gioco su Nvidia Shield con annesso gamepad, su Nexus 6 con Moga Pro e sempre su Nexus 6 con il pad di PS3 collegato in OTG. In nessun caso abbiamo avuto problemi, a parte il fatto che Nexus 6 non supporti in maniera nativa OTG. Qualora aveste difficoltà potete ovviamente fare ricorso a un classico key mapper per risolvere tutto.

Conclusioni
Final Fantasy IX in versione mobile è una conversione accettabile, ma non esattamente eccezionale: la trama del gioco, i personaggi e il design continuano ad essere straordinarie oggi come lo erano 16 anni fa, ma a tutto ciò non ha fatto seguito un lavoro di aggiornamento tecnico all’altezza, più che altro a causa dell’adozione di un formato a 4:3 con conseguenti bande laterali,  sfondi bidimensionali lasciati in SD,  e un sistema di scontri casuali che oggi come oggi non è più bene accetto.
Ad ogni modo, Final Fantasy IX era e resta uno dei migliori JRPG della generazione 32/64bit, uno di quei giochi che rimarranno nella storia dei videogame e che qualunque amante del genere dovrebbe provare. Magari quando Square Enix deciderà di dimezzare il prezzo, fissato a ben 20 euro.
Valutazione

8.4
+ Personaggi straordinari, simpatici e profondi
+ Evoluzione caratteriale e psicologica
+ Trama e sceneggiatura eccellenti, non si perde ritmo
+ Design delle ambientazioni affascinante
+ Tantissimi contenuti
+ Colonna sonora meravigliosa
+ Possibilità di scegliere la lingua
– E’ rimasto in 4:3, quindi bande laterali
– Sfondi 2D in SD
– 20 euro? Sul serio?

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