hitman

[Recensione] Hitman: Episodio 1 – Il killer a puntate

Data di Uscita 11 Marzo 2016 Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One Versione recensita PC

Che ci piaccia o meno, il modello episodico nel mondo dei videogiochi è ormai stato sdoganato rivelandosi piuttosto redditizio e questo Square Enix lo sa bene.
Dopo il successo di Life is Strange e l’annuncio del remake di Final Fantasy VII, il publisher nipponico torna alla carica con un altro titolo strutturato in capitoli venduti separatamente proponendoci Hitman, sesta iterazione della saga dedicata all’Agente 47 e diretto successore cronologico di Absolution.
Le motivazioni dietro l’utilizzo di tale modello non sono mai state molto convincenti, a dire il vero, sebbene IO Interactive abbia lasciato intendere di trovarsi parecchio indietro nei lavori di sviluppo ed abbia preferito concentrarsi su un segmento per volta al fine di offrire ai giocatori il miglior risultato possibile.
Sarà vero? Noi non ci abbiamo impiegato molto a scoprirlo.

Hitman

Hitman parte fiondandoci subito in un tutorial piuttosto singolare poiché contestualizzato alla trama, focalizzata sull’assoldamento del nostro Agente 47 da parte di un’organizzazione di spionaggio che decide di metterlo alla prova in alcune simulazioni prima di mandarlo sul campo.
I test da superare sono complessivamente due (anche se il primo ci viene fatto ripetere variando l’approccio) e al loro termine partirà la prima, unica, missione da assassino, ambientata ad una sfilata di moda in quel di Parigi.

Di background narrativo, una manciata di cutscene a parte, c’è appena qualche traccia.
Ci aspettavamo un’introduzione capace di fornire spunti e chiavi di lettura interessanti ma al momento, purtroppo, ci troviamo davanti soltanto compiti da portare a termine, con una trama orizzontale che al momento ha ben poco da dire.
La modalità Storia si finisce in meno di 2 ore, mentre il resto delle missioni opzionali, i contratti, potrà portarvene via almeno un’altra, fermo restando che non aggiungono quasi niente all’esperienza di base.

Se analizziamo le meccaniche, invece, viene fuori un quadro meno preoccupante e tutti i dubbi avuti in precedenza si dissolvono pressoché in toto.
La libertà concessa all’utente è stavolta notevole, enormemente superiore a quanto visto in Absolution, giacché la mappa torna ad assumere una composizione aperta e ogni bersaglio può essere neutralizzato in innumerevoli modi.
Inizialmente disporremo di strumenti standard come le corde di pianoforte e la pistola silenziata; in seguito -completando i vari obiettivi- avremo la possibilità di sbloccare svariate armi ed oggetti di supporto da equipaggiare durante la sessione di briefing.
Sia che si voglia agire in totale silenzio sia lasciandosi dietro una scia di cadaveri, il gioco scorre con estrema naturalezza e malleabilità; noi consigliamo l’approccio stealth, anche perché ad armi spianate verrete spesso messi alle strette dai nemici in ingente superiorità numerica, ma il bello di questo Hitman sta proprio nella sensazione di controllo conferita al player in grado di pianificare qualsiasi genere di strategia, persino le più ambiziose, con astuzia e pazienza.
Tale aspetto viene rimarcato dalla presenza di mini-eventi chiamati “opportunità” attraverso i quali si può scegliere un metodo specifico (di solito se ne trovano diversi in giro) e fantasioso per uccidere il bersaglio.

hitman paris

La modalità istinto è stata semplificata per rapportarsi meglio alle ampie dimensioni delle mappe e adesso mostra tutti i nemici in prossimità, marcati in grigio, nonché il bersaglio, colorato di rosso, senza limiti di tempo.
Lo shooting, invece, non registra significativi miglioramenti poiché il feedback delle armi rimane insoddisfacente a causa di animazioni e sound asset scarsamente curati.
Persino i movimenti dell’Agente 47 risultano alquanto legnosi, specie quando interagisce con l’ambiente di gioco e i personaggi controllati dall’IA, non tra le migliori in circolazione a dirla tutta.
Mettere KO una guardia e indossarne gli indumenti basta a farvi passare inosservati dai colleghi in qualsiasi situazione, non importa quante volte vi abbiano sorpreso con le mani nel sacco; si muovono di continuo e sono letali, è vero, ma per un amante della furtività aggirarli sarà facile come bere un bicchier d’acqua.
Non che ci aspettassimo missioni impossibili già nel prologo, sia chiaro, ma un livello di difficoltà un po’ più elevato non avrebbe di certo guastato.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, infine, registriamo alti e bassi.
Gli alti si riscontrano nella discreta resa grafica del Glacier con la sua illuminazione di grande impatto, la gestione fluida di enormi calche di NPC ben caratterizzati e la pulizia nei minimi dettagli dei modelli.
Di contro abbiamo sentito la mancanza di un antialiasing degno di nota, di un’opzione per disattivare l’accelerazione del mouse (eh, i porting…) e di un’ottimizzazione efficace, visto che gli inspiegabili cali di framerate erano all’ordine del giorno.
Assolutamente bocciato, infine, il sistema di DRM always online che interrompe il gioco in assenza di connessione internet, costringendo l’utente a ricominciare da capo l’eventuale missione intrapresa.
Ah già, il prezzo. Troppo alto in rapporto alla mole esigua di contenuti nel primo capitolo. Ci auguriamo che il prossimo giustifichi in qualche modo un price tag a nostro parere esagerato.

Conclusioni
L’ultima fatica di IO Interactive, tra l’altro non ancora completa, riesce da un lato a regalare un gameplay solido e rispettoso degli storici predecessori, dall’altro paga lo scotto del sistema episodico tanto amato da Square.
La qualità c’è e non si discute, però il titolo dà l’impressione di esser stato rushato, vuoi per la carenza di contenuti, vuoi per l’ottimizzazione carente e la trama appiccicata con la saliva.
Noi vogliamo dare fiducia al progetto, nonostante il modello economico e di sviluppo non ci convinca per niente, ma dai prossimi episodi ci aspettiamo molto, molto di più sotto ogni punto di vista.
Valutazione

7.0
+ Ritorno al passato in termini di gameplay
+ Gradite migliorie al sistema di gioco
+ Mappe enormi e libertà a iosa
+ Motore grafico di tutto rispetto
– Trama con il contagocce
– IA altalenante
– Diversi problemi tecnici su PC
– DRM fastidioso e prezzo troppo alto

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