Data di Uscita 30 Ottobre 2015 | Lingua Italiano |
Piattaforme PC, PSV | Versione recensita PC |
Remake dell’originale Hyperdimension Neptunia Victory rilasciato su PS3, Re;Birth 3: Generation V è stato da poco pubblicato sia su Vita che su PC, offrendo bene o male ciò che è ormai lecito aspettarsi da questo franchise, senza purtroppo aggiungere novità degne di nota. Ma servono davvero delle meccaniche innovative per farsi quattro sonore risate? Scopriamolo insieme.
Hyperdimension Neptunia Re;Birth 3: Generation V
Il gioco ci pone ancora una volta nel mondo di Gamindustri, parodia del nostro presente tecnologico e di una console war per alcuni sempre in atto. I quattro governi al potere rappresentano con ironia ciascuna delle principali piattaforme da gioco, e dividono il mondo in Lastation, Leanbox, Lewoee e Planeptune. Il cast -giustamente- del tutto femminile omaggia senza remore la cultura giapponese e la scena degli anime e dei manga, e si appoggia su ottimi disegni 2D qualitativamente in linea con quanto visto nelle produzioni precedenti.
La struttura è in generale quella di un gioco di ruolo di stampo nipponico, con le opportune modifiche del caso. Dimenticate ad esempio la possibilità di esplorare le diverse ambientazioni, perché Hyperdimension Neptunia punta tutto sui dialoghi e sulla comicità delle situazioni. Considerato che il gioco è tutto in inglese è bene farsi un paio di conti, perché proprio i dialoghi sono uno dei punti cardine dell’intera produzione, e nessuno di essi tende ad essere breve.
Hyperdimension Neptunia Re;Birth 3: Generation V è pensato per chi ama la cultura giapponese contemporanea, quel tipo di comicità, e nel contempo ha un minimo di preparazione riguardo il mondo dei videogame, requisito necessario per cogliere la grande mole di riferimenti con cui il gioco ci bombarderà dall’inizio alla fine dell’avventura.
Partendo da diversi hub principali, la storia si dipanerà in maniera tutto sommato classica, mandando il nostro team in giro per il mondo fino a incappare in avversari sempre più temibili. Le missioni a cui potremo prendere parte saranno attivabili direttamente tramite menu, dunque non aspettatevi di poter andare a spasso per le città in stile Final Fantasy o simili.
Così come nelle precedenti produzioni di questo franchise, l’esplorazione degli ambienti è quasi nulla, in quanto i dungeon (o presunti tali) si sviluppano in maniera del tutto lineare, concedendoci un’unica strada da seguire e limitando al massimo la nostra interazione con quanto ci circonda.
Situazione diversa per quanto riguarda il sistema di combattimento, ancora una volta piacevole, seppur quasi identico a quello del capitolo precedente.
In questo caso potremo contare su un minimo di mobilità, e su un certo livello di strategia che naturalmente non guasta. Animazioni, mosse speciali e la maggior parte degli attacchi fanno anche in questo caso una bella strizzatina d’occhio a chi apprezza il mondo degli anime, pubblico che senza dubbio apprezzerà il design e la direzione visiva con cui si svolgeranno i combattimenti.
Proprio il comparto visivo di questo terzo remake è uno degli elementi più forti della produzione, insieme naturalmente a una trama che trascina grazie all’ironia sempre presente, e al fascino genuino di una produzione tanto giapponese. Fascino che, per forza di cose, sarà palpabile solo nel caso in cui questo genere di prodotti sia per l’appunto nelle vostre corde.
Conclusioni Se amate la cultura giapponese e se anime e manga sono il vostro pane quotidiano, con ogni probabilità apprezzerete questo Hyperdimension Neptunia Re;Birth 3: V Generation, almeno per quanto riguarda la storia trascinante e sempre divertente. Il problema principale è a nostro avviso la mancata traduzione nella nostra lingua: i dialoghi sono davvero molto (molto) lunghi, cosa che potrà scoraggiare un gran numero di giocatori. Fondamentalmente, se non conoscete bene l’inglese o se in generale avete poca pazienza, questo gioco non farà al caso vostro, anche perché oltre ai dialoghi stessi non offre moltissimo, né in termini di esplorazione né per quanto riguarda il sistema di combattimento, rimasto quasi identico a quello del capitolo precedente. |
Valutazione scala 1/10 7.4 |
+ Sempre divertente + Tantissime citazioni + Visivamente delizioso per chi apprezza gli anime |
– Manca la lingua italiana – Dialoghi spesso troppo lunghi – Nessuna novità di rilievo rispetto al passato |
Metascore ND