killing floor 2

Recensione: Killing Floor 2 – I pavimenti si tingono di rosso

Tripwire è sempre stato uno studio attentissimo ai bisogni dell’utenza PC, nello specifico degli appassionati di FPS. Producendo shooter di egregia qualità e ben ottimizzati come Killing Floor, Red Orchestra e Rising Storm, i talentuosi sviluppatori americani si sono guadagnati la fiducia di migliaia di giocatori, dimostrata dal successo su Steam dei suddetti titoli.
L’ultimo arrivato in famiglia è Killing Floor 2, disponibile nella sua versione finale forte di una lunga permanenza in Early Access, peraltro non priva di polemiche riguardanti la cadenza nel rilascio dei contenuti e l’aggiunta in corso d’opera delle micro transazioni. Ad ogni modo, dopo un primo approccio con la pre-alpha avvenuto qualche mese fa, giunge finalmente il momento della recensione.
Vediamo quanto vale il nuovo prodotto targato Tripwire.

Killing Floor 2

Uscita 18 Novembre 2016
Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 39,99€

Se avete letto la nostra anteprima dovreste già avere un’idea abbastanza chiara su Killing Floor 2.
Per farla breve si tratta di una versione “adulta” di Left 4 Dead, più profonda e rifinita nelle sue meccaniche. Uno shooter cooperativo incentrato sul gunplay più che su ogni altra cosa, proprio come il predecessore. Le armi hanno tutte una personalità spiccata, restituiscono un feedback notevole e il loro impatto sui corpi dei nemici, gli Zed, è talmente realistico da risultare addirittura nauseante ai deboli di cuore.
Durante le sparatorie gli smembramenti sono infatti pura routine, sangue e organi interni inondano lo schermo senza sosta mentre un’ispiratissima soundtrack metal ci delizia con i suoi virtuosismi.

Qui l’elemento viscerale sorpassa agevolmente quello del predecessore offrendo uno spettacolo raccapricciante grazie alle tecnologie Gameworks di Nvidia. Il FleX, in particolare, rende chirurgica la fuoriuscita di fluidi e intestini dai corpi dei mutanti, ad un costo in termini di risorse tutto sommato ragionevole.

Ma postponiamo per un attimo il discorso tecnico e analizziamo la struttura di gioco partendo dalle classi. Il gameplay cooperativo di Killing Floor 2, come saprete, si basa sulla sinergia tra le varie specializzazioni disponibili. Starà a voi scegliere se rivestire il ruolo dell’assaltatore, del medico, del supporto e così via. Ogni classe può contare su 4 armi caratteristiche (non esclusive) che ne abbracciano i principi tematici d’appartenenza. Il medico, ad esempio, è dotato di armi in grado sia di infliggere danno che curare gli alleati, il berserker di spade, martelli ed altre armi bianche, il cecchino di fucili ad alta precisione. Ciascuno presenta inoltre dei tratti unici, almeno 10, sotto forma di perk, sbloccabili attraverso il level up.
La quantità, dunque, non manca di certo; a mancare sono varietà e senso di progressione. Gli effetti delle abilità, contagiati dalla sindrome di Borderlands, rimangono ancorati ai soliti bonus percentuali, mentre il tempo necessario per salire di livello e sbloccarne di nuovi avrebbe decisamente bisogno di una sfoltita. In più le ricompense estetiche, che potevano rappresentare un incentivo al livellamento, possono essere ottenute solo pagando. Per quanto si possa cercare di giustificare un comportamento simile guardando alla situazione economica di Tripwire, non certo un developer AAA, tutti sembrano concordi sul fatto che non se ne sentiva proprio il bisogno.

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Sebbene poi i proventi delle microtransazioni paiano aver aiutato lo studio statunitense a creare nuovi contenuti per il gioco, il loro rilascio effettivo avverrà post-lancio. Boss e nemici, con l’eccezione del Patriarca, rimangono invariati rispetto alla alpha. Le mappe ufficiali sono ancora una dozzina e non ne sono previste altre nel breve termine. L’unica entry degna di nota, se si escludono le classi Sharpshooter, SWAT e Survivalist, è sicuramente la modalità PVP, in cui Zed e umani controllati dai giocatori si sfidano in scontri asimmetrici a ondate, culminanti nella consueta boss fight.
Per il resto l’esperienza attuale rispecchia quasi pedissequamente quanto visto nell’alpha, che bene o male ci aveva convinti. I nostri dubbi riguardano il rilascio di contenuti futuri e l’utenza attiva. Al momento si parla di circa 2000 giocatori connessi in media, numero destinato a ridursi drasticamente qualora Tripwire continuasse a rinviare gli aggiornamenti promessi alla user base o addirittura decidesse di intraprendere la strada dei DLC a pagamento. Non conosciamo ancora la volontà degli sviluppatori ma ci auguriamo per il bene del gioco che facciano la scelta giusta.

Se non altro, negli ultimi mesi hanno lavorato molto sull’ottimizzazione e possiamo dire che il lavoro svolto è lodevole. Requisiti minimi e consigliati parlano da sé. Pensate che basta appena una GTX 560 per godersi un’esperienza completa senza dover scendere a compromessi. Soddisfacente anche l’apporto delle tecnologie Nvidia, con il FleX in grande spolvero. L’occlusione ambientale ShadowWorks conferisce maggiore consistenza e profondità all’immagine, già parecchio tangibile di suo. Il buon sistema di illuminazione e gli effetti particellari, poi, contribuiscono al raggiungimento di un colpo d’occhio certamente d’impatto. Avendolo provato su diverse configurazioni, certifichiamo che il titolo si comporta in maniera impeccabile nel 90% dei casi, con un framerate ancorato solidamente ai 60fps (chiaramente su un monitor a 60Hz) e cali impercettibili solo nelle situazioni più estreme, ovvero quando il motore si ritrova a processare oltre 150 Zed nello stesso momento. In ogni caso, niente di particolarmente fastidioso né frequente.

In sintesi
Veniamo alle conclusioni. Killing Floor 2 può essere definito senz’altro come un’ottima base su cui costruire. Allo stato attuale i contenuti non mancano, sia chiaro, tuttavia moltissimi utenti aspettano che Tripwire mantenga le promesse fatte all’inizio dell’early access e porti più mappe, nemici, armi e modalità, si spera in forma di update gratuiti.
Difficile, comunque, prevedere su due piedi quale sarà il destino del gioco. Noi ci limitiamo a riporre fiducia negli sviluppatori valutando il prodotto che abbiamo tra le mani sulla base delle svariate ore di divertimento caciarone offerto, nel nostro caso ben più di 30. Non è un titolo esente da difetti, lo abbiamo visto, però i suoi onestissimi 27€ li vale davvero tutti.
Valutazione scala 1/10

8.0
+ Violento, adrenalinico, divertente
+ Ottimo feedback delle armi
+ Abbastanza contenuti da tenere impegnati a lungo
+ Ottimizzazione quasi perfetta su PC
– Dubbi sul rilascio dei contenuti futuri
– Microtransazioni (cosmetiche)
– Si sente la mancanza di una progressione reale
– I perk potevano essere progettati meglio

*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*

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