[Recensione] Manuganu 2 - Per gli affamati di platform mobile

Data di Uscita 14/08/2014
Piattaforme PC Windows, iOS
Versione recensita PC Windows

La vita dei platform su mobile è tendenzialmente difficile, ma negli ultimi anni numerosi prodotti hanno saputo convincere, grazie ad un’ottimizzazione dei controlli eccellente (Leo’s Fortune), a coraggio e innovazione (Badlands, Rocket Robo), o a soluzioni autorun di indiscussa qualità (Rayman). A quest’ultima categoria appartiene Manuganu, che con il primo capitolo è riuscito a ritagliarsi uno spazio interessante tra gli appassionati di platform, e che adesso ci riprova offrendo un more of the same che francamente non dispiace.

Manuganu 2 – Per gli affamati di platform mobile

Manuganu 2 non apporta novità significative al genere dei platform autorun, categoria dominata dai bellissimi Rayman Jungle Run e Rayman Fiesta Run. Tuttavia, il prodotto che ci apprestiamo ad analizzare, offre una valida alternativa a chi abbia già spolpato a dovere gli ottimi titoli Ubisoft.

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Tralasciando una trama che lascia – quasi giustamente – il tempo che trova, il gioco consiste di quattro scenari principali, suddivisi in dieci livelli ciascuno. Ciascun livello ha una durata piuttosto breve, in genere inferiore al minuto e mezzo, ma la discreta difficoltà generale ci porterà ad affrontare più volte buona parte dei livelli.
Gli sviluppatori hanno cercato di offrire un more of the same che cerca di sfruttare ancor di più i pregi del primo Manuganu. Ciò si traduce in una grande varietà di situazioni, di avversari e di scenari, varietà per molti versi superiore anche rispetto a quanto fatto dallo stesso Rayman.

Nonostante le ambientazioni siano in fondo poche, in Manuganu 2 ci ritroveremo a correre, saltare, nuotare e perfino volare, con un gameplay che dà l’illusione di essere variegato e che convince senza troppi problemi.
Parliamo di di illusione perché, in fondo, si tratta pur sempre di un platform autorunner, che ci chiederà solo di saltare al momento giusto, di fermarci al momento giusto e di tenere pressato un tasto per la giusta quantità di tempo.
Tuttavia, correre in una direzione e poi trovarsi a scalare un totem, lanciarsi sott’acqua e variare il proprio piano di profondità, sono aggiunte che, prese tutte assieme, conferiscono al gioco quel quid in più che garantisce divertimento e un senso di freschezza raro in questo genere di produzioni.

La progressione attraverso i “mondi” di gioco prosegue esattamente come nel primo capitolo, ottenendo una nuova abilità quando raggiungeremo il successivo scenario. Una maniera utile per non complicare da subito il gameplay, ma anche un modo furbo di non cercare l’originalità in un genere dove l’originalità non guasterebbe.

All’interno dei brevi livelli troveremo almeno un paio di totem, che fungeranno da checkpoint e che ci permetteranno un più comodo respawn qualora morissimo strada facendo.
E morire non è esattamente difficile in Manuganu 2, anzi! Il gioco richiede infatti un minimo di trial and error, con sezioni quasi impossibili da indovinare al primo tentativo. Si tratta comunque di situazioni non troppo frequenti, e comunque mai fastidiose, soprattutto in virtù della scarsa durata dei livelli stessi.
Sia chiaro che non si sta assolutamente parlando di una difficoltà a la Donkey Kong, ma piuttosto di una versione meglio bilanciata di quanto visto nei due Rayman mobile, da molti definiti come troppo semplici.
Se però Rayman può contare su un eccellente livello di rigiocabilità in virtù dei segreti da sbloccare e della percentuale di completamento dei livelli, lo stesso non può essere detto per Manuganu 2: è vero infatti che sono presenti le classiche monetine e monetone da collezionare, ma è anche vero che raccoglierle tutte al primo tentativo è estremamente semplice, perché non si è chiaramente lavorato abbastanza nel level design al fine di creare una sfida in questo senso.

Dal punto di vista grafico, Manuganu 2 è piuttosto gradevole, ma purtroppo la versione Android non gode di un’ottimizzazione di chissà che livello. Abbiamo testato il prodotto su Galaxy Note 3 (Snapdragon 800) e su Asus Transformer T700 (Tegra 4), e in entrambi i casi abbiamo notato degli sporadici micro rallentamenti non esattamente piacevoli. Niente che fosse in grado di compromettere la buona giocabilità del titolo, ma è giusto segnalare mancanze di questo tipo, soprattutto considerato che si parla di SoC di fascia top di gamma.

Non siamo inoltre rimasti colpiti dalla colonna sonora del gioco, gradevole nei primi cinque minuti, per divenire in breve tempo ridondante e ripetitiva. Non ci aspettavamo un nuovo Rayman o Rocket Robo, ma più volte siamo stati tentati di azzerare il volume, cosa che certamente non depone a favore del prodotto.

Parlando di longevità, Manuganu 2 può essere completato in circa tre ore, variabili in base al proprio livello di abilità. Il gioco viene fornito sia in versione free to play dotata di pubblicità che in versione premium, per una cifra tutto sommato più che onesta.
Dobbiamo purtroppo segnalare che la versione gratuita presenta una quantità imbarazzante di pubblicità, che appariranno sul nostro schermo ogni volta che completeremo un livello, oppure al momento della nostra morte qualora superassimo una certa quantità di tempo senza averne preso visione, in maniera estremamente fastidiosa.

Conclusioni
Manuganu 2 è un platform con sistema autorun onesto, caratterizzato da una eccellente varietà di situazioni. Il livello di difficoltà è più elevato della media, cosa gradita per chiunque abbia trovato i due Rayman troppo semplici. Purtroppo Manuganu 2 non aggiunge nulla di nuovo al genere, e il comparto tecnico presenta su Android alcune lacune. Consigliamo comunque agli appassionati di platform di provare la versione free to play del gioco, per procedere all’acquisto qualora fosse di vostro gradimento.

+ Ottima varietà di situazioni
+ Visivamente gradevole

– Non aggiunge nulla di nuovo al genere
– Ottimizzazione deficitaria su Android
– Versione free to play zeppa di pubblicità