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Recensione: The Trail – A Frontier Journey – Molyneux non ce la fa

Se dobbiamo dire la verità è ormai da qualche anno che abbiamo perso le speranze nei confronti di Peter Molyneux. Un tempo straordinario game designer, oggi le cose sono decisamente diverse, segno dei tempi che passano ma anche di sprazzi di genialità che non ci sono più. A volte essere all’altezza del proprio nome è la cosa più difficile del mondo a conti fatti.
The Trail – A Frontier Journey è il terzo gioco sviluppato da 22Cans, ancora una volta per dispositivi mobile. Ne abbiamo esaminato a fondo la versione Android, e non possiamo dire di esserci divertiti. Sì, la struttura tutto sommato è originale, ma l’originalità qualche volta non è sufficiente.

The Trail – A Frontier Journey

Uscita 9 Dicembre 2016
Lingua Italiano
Piattaforme iOS, Android
Versione recensita Android
Prezzo al lancio F2P

Dimentichiamo tutto ciò che sappiamo sui classici walking simulator. The Trail si basa in effetti sul camminare, ma non è accompagnato da una storia profonda o dalle altre caratteristiche peculiari di questo genere. Potremmo invece farlo rientrare nella categoria casual, con qualche inserto gestionale.
Vestiremo i logori panni di un colono, armato solo delle proprie gambe e diretto verso la cittadina di Eden Falls. L’intenzione è di stabilirsi lì, ma prima ci toccherà fare una scarpinata di circa 14 chilometri.
Tenendo il telefono in verticale potremo assistere il nostro avatar lungo il viaggio. Non sembra esaltante, ma all’inizio non è malaccio, ci si rilassa. Dovremo tenere sotto controllo la stamina e stabilire la velocità del passo in modo da arrivare alla tappa successiva con un po’ di fiato nei polmoni. Abiti e strumenti a nostra disposizione saranno soggetti a usura, e sarà dunque necessario sostituirli durante il cammino.

Il sentiero è fortunatamente costellato di punti di sosta dove recuperare le forze. Qui potremo riposare, costruire nuovi oggetti e perfino commerciare con altri coloni.
Il crafting prende spunto da Minecraft offrendo una semplice griglia dove collocare gli oggetti necessari. I prodotti finiti potranno quindi venire equipaggiati tramite menu, migliorando il nostro abbigliamento o rendendolo più resistente. Sarà inoltre possibile creare strumenti utili alle attività a cui ci dedicheremo durante il cammino. A queste opzioni si aggiunge la possibilità di vendere i prodotti agli altri coloni che si ritroveranno nello stesso punto di sosta. Questi sono giocatori in carne ed ossa, potremo incontrarli durante il tragitto ed interagire con loro.
La compravendita è un elemento importante del gioco, e consente di recuperare facilmente oggetti necessari per craftare qualcosa di specifico.
Se non volessimo spendere i nostri sudati risparmi sarà possibile comunque dedicarsi alla ricerca di risorse durante il viaggio. Utilizzando a dovere la telecamera potremo infatti guardarci in giro e trovare tante materie prime. Sarà sufficiente uno swipe verso il basso per portarle nel nostro zaino, dimensioni permettendo.
Nelle prime fasi dell’avventura potremo scegliere una professione per il nostro avatar tra Esploratore, Taglialegna, Commerciante o Cacciatore. Ciascuna di esse si specializzerà in certe attività piuttosto che altre durante la camminata.
Purtroppo nessuna risulta divertente, che poi è il vero problema di The Trail.

the trail a frontier journey

Parliamo infatti di un gioco che intriga davvero per poco, risultando rilassante la prima ora prima di scadere nella noia. La ripetitività prenderà presto il sopravvento, e purtroppo non si scappa.
Completata la lunga passeggiata arriveremo finalmente a Eden Falls, dove potremo insediarci insieme agli altri giocatori. Le cose inizieranno a questo punto a somigliare ad un Animal Crossing, in versione molto diluita e molto meno emozionante.
The Trail manca purtroppo di mordente e, nonostante conti su una certa originalità, non riesce a tenere il giocatore interessato o coinvolto nelle sue meccaniche, fin troppo scialbe.

Sono presenti delle micro transazioni che aiutano nel processo di crafting, ma non sono troppo invasive. E’ sufficiente dedicarsi a un po’ di sano grinding per evitare di fare acquisti in app.

Graficamente il gioco si presenta abbastanza bene, con pochi poligoni ma colori accesi e sgargianti. E’ un peccato che gli sviluppatori non siano riusciti a ottimizzare il prodotto per i processori meno performanti, che vanno troppo spesso incontro a cali di framerate notevoli. E’ una mancanza fastidiosa, che non sfocia nell’ingiocabilità ma che certamente non aiuta. Considerato che le texture sono quasi sempre monocromatiche viene da chiedersi perché non si sia riusciti a rifinire un minimo il lavoro.

In sintesi
The Trail è piuttosto originale ma purtroppo non riesce a divertire. E’ un gioco pensato più che altro per rilassare, ma non c’è abbastanza mordente per tenere interessati a lungo. Trattandosi di un free to play è possibile provarlo senza problemi, ma difficilmente vorrete continuare nella vostra lunga passeggiata per più di un’oretta.
Consigliato solo ai fan più sfegatati di un Peter Molyneux che sembra ormai aver perso definitivamente la retta via. Peccato.
Valutazione scala 1/10

5.5
+ Piuttosto originale – Non diverte
– Ripetitivo
– Poca carne sul fuoco
– Ottimizzazione dell’engine insufficiente

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