[Recensione] The Walking Dead – Season 2 Episode 5: No Going Back

Data di Uscita 26/08/2014
Piattaforme PC Windows, Mac OS, PS3, PS4, PSV, X360, XOne
Versione recensita PC Windows
Dopo l’adrenalinico finale del quarto episodio, The Walking Dead ritorna per concludere questa stagione, raccontandoci di una Clementine che continua la propria crescita caratteriale. C’è da chiedersi se questa serie raggiunga il livello di eccellenza della prima stagione, soprattutto in considerazione dello straordinario finale vissuto insieme al grandissimo Lee.

The Walking Dead – Season 2 Episode 5: No Going Back

Il gioco parte esattamente dove si era interrotto il precedente episodio, lasciandoci nel bel mezzo di una sparatoria. Nonostante un incipit movimentato, buona parte della narrazione procederà su ritmi blandi, quasi rilassati, con picchi di tensione non esattamente improvvisi ma comunque ben sceneggiati.

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Proprio l’eccellente sceneggiatura a cui i ragazzi di Telltale Games ci hanno ormai abituati è, in quest’ultimo episodio, a metà tra luce ed ombra.
La continua evoluzione caratteriale di Clementine arriva a segnare dei punti di svolta che sarà effettivamente il giocatore a decidere. Avremo in pratica la possibilità di strutturare il nostro personaggio quasi a piacimento, scegliendo se trasformarla in una vera stronza, in una ragazzina spaventata, in una coraggiosa e indipendente, o ancora in una conciliante.
Proprio la conciliazione e la diversità saranno due dei temi portanti di quest’ultimo episodio, già ampiamente affrontati nei precedenti, ma adesso giunti a un apice che richiederà di prendere decisioni difficili, e di affrontare delle spaccature che, nonostante tutto, non dipendevano dalla nostra volontà.

Se l’evoluzione caratteriale di alcuni personaggi (Kenny e Clementine su tutti) convince senza riserve e non sfigurerebbe in una produzione hollywoodiana, ciò che lascia contrariati sono alcune scelte nella sceneggiatura che appaiono come del tutto gratuite.
È come se gli scrittori avessero calcolato male le tempistiche e le evoluzioni dei personaggi, ritrovandosi alla fine con una ridondanza che hanno ritenuto di dover eliminare dalla storia, in un modo o nell’altro.
Se l’obbiettivo era di porre Clementine davanti a una decisione, a nostro avviso sarebbe stato più sensato costruire delle uscite di scena migliori, che non apparisse forzate, poco credibili o addirittura gratuite.

Sia ben chiaro che non si tratta di una brutta storia, e come abbiamo detto l’intera evoluzione di Clementine e Kenny è sena dubbio eccellente. I dubbi restano riguardo gli altri protagonisti.

I finali possibili saranno tre, molto diversi gli uni con gli altri, e certamente lasciano intendere che la terza stagione partirà a sua volta in maniera diversa a seconda della Clementine che abbiamo voluto costruire.

Parlando di gameplay vero e proprio, Telltale Games continua sull’ultima strada tracciata da The Wolf Among Us, che elimina quasi del tutto le sequenze di esplorazione per creare una storia interattiva molto più scorrevole, da iniziare e finire in un’unica sessione. Una decisione a nostro avviso vincente, che marca la linea di confine tra le più classiche avventure grafiche e storie interattive di questo tipo, due generi profondamente diversi.

Tecnicamente rimangono pregi e difetti della serie: la recitazione è di qualità parecchio elevata, raggiungendo un qualche caso un doppiaggio stellare, come nel caso del già citato Kenny.
Eccellente come sempre il lavoro svolto con Clementine, sempre convincente e ben sfumata in base alle variazioni del suo umore.
Restano purtroppo le animazioni approssimative di quando cercheremo di muoverci di corsa, problema presente anche in passato e mai affrontato dai developer.

Conclusioni
L’ultimo episodio della seconda stagione di The Walking Dead non raggiunge a nostro avviso il grado di coinvolgimento emotivo vissuto con Lee nella prima serie. L’evoluzione caratteriale di Clementine è ineccepibile, e la scelta di offrire tre possibili finali (con tutto ciò che questo comporterà per il sequel) è coraggiosa e apprezzata.
Alcune scelte nella sceneggiatura appaiono tuttavia forzate, segno di errori piuttosto grossolani commessi dagli scrittori, che non hanno saputo dare un senso ad alcuni dei protagonisti
+ Caratterizzazione straordinaria di Clementine e Kenny
+ Eccellente evoluzione della protagonista
+ Livello di recitazione ineccepibile
– Alcune pecche evidenti nella sceneggiatura
– Meno coinvolgente del finale della prima stagione


Metascore 79/100
The Walking Dead – Season 2 | Steam | 22.99€

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