until dawn

[Recensione] Until Dawn – Ansia

Data di Uscita 26 Agosto 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PS4 Versione recensita PS4

Apparso per la prima volta durante la conference Sony alla Gamescom 2012, Until Dawn era stato presentato come titolo esclusivo per PlayStation 3, con l’intento di risollevare le vendite e le sorti della periferica di movimento PlayStation Move. Il teen horror di Supermassive Games era incentrato su una coppia di fidanzati intenti a passare una serata romantica in uno chalet, isolato dal mondo e situato all’interno di un bosco. Tuttavia alcuni avvenimenti sopranaturali portano i piccioncini a scappare per riuscire a sopravvivere alle varie minacce. Il titolo sembrava promettente e l’utilizzo del Move, associato all’uso della torcia come unica fonte di luce, era ben sfruttato. Nonostante ciò il gioco dei Supermassive Games scomparve dalla scena per qualche anno senza dare più notizie, per riapparire sul palco della Gamescom 2014 completamente rinnovato e come esclusiva PlayStation 4.

Until Dawn

Rimasto fedele al suo genere, teen horror, Until Dawn perde l’uso del Move per ovvie ragioni, e si trasforma in una sorta di Heavy Rain, con scene di Quick Time Event e scelte decisionali che porteranno l’utente su molti bivi a livello narrativo.
Stavolta la trama vede come protagonisti otto ragazzi, che si ritrovano a passare la notte in un bosco, per rendere omaggio a due amiche scomparse esattamente un anno prima, a causa di uno scherzo finito non troppo bene.

Tramite un flashback che racconta la drammatica vicenda avvenuta un anno prima, vengono introdotti i comandi del gioco e il sistema di scelta decisionale. Di fatto nella fase iniziale avremo modo di conoscere i ragazzi e i loro dissapori reciproci, che potremo fare esplodere in violenti liti o reprimere attraverso varie scelte proposte.

Dopo questa fase iniziale, utilizzata per prendere dimestichezza con le meccaniche del titolo, la trama di Until Dawn prende subito ritmo, senza lasciare tempi morti.
Come in ogni horror che si rispetti, ecco che il gruppo si divide per varie esigenze e da qui in poi è un susseguirsi di stati d’ansia e infarti continui. Tra scherzi infantili, sedute spiritiche improvvisate, animali che sbucano all’improvviso e un misterioso individuo con una maschera da clown che ci dà la caccia, il gioco dà il meglio di sé grazie anche a un sistema di inquadrature che riesce a far scaturire un forte senso di inquietudine.
Sebbene durante tutto il gioco siano sparsi vari indizi che portano all’identità dell’uomo in maschera, Until Dawn riesce quasi sempre a farci cambiare idea, mantenendo il mistero sul nostro cacciatore.

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Le scelte decisionali dell’intera avventura saranno fondamentali per la sopravvivenza dell’intero gruppo e saltare qualche indizio potrà risultare fatale per qualcuno. Questo potrebbe invogliare la rigiocabilità del titolo, per chi volesse vedere il finale “felice” della storia.
Peccato che verso la fine il gioco scemi in una serie di Quick Time Event per decidere il destino dei ragazzi sopravvissuti. Basterà sbagliare un singolo tasto per vedere la morte di uno dei protagonisti, portando l’utente in uno stato di frustrazione.

Il gioco è molto curato, i personaggi sono stati realizzati con un alto livello di realismo, soprattutto per quanto riguarda le imperfezioni dalla pelle e il livello di espressività visivo. Gli scenari sono curati fin nei mini dettagli e l’uso degli effetti particellari e l’utilizzo dell’illuminazione ne impreziosisce la vista.

Conclusioni
Concludendo Until Dawn è un buon teen horror game, che riesce per buona parte dell’avventura (10 ore circa) a mantenere vivo uno stato d’ansia e paura. Questo grazie anche ai bivi narrativi che il gioco propone. Tuttavia la discesa del tutto gratuita verso il paranormale e la concentrazione sui Quick Time Event compromettono la qualità finale del prodotto.
Valutazione scala 1/10

7.6
+ Tanta tensione
+ Graficamente davvero notevole
+ Belle atmosfere
+ Ritmi buoni
– Quick Time Event a tempesta sul finale
– Svolta paranormale gratuita e poco coerente

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