Samsung Odyssey Ark – Recensione

Se siete stanchi dei monitor tradizionali e desiderate qualcosa di “gigantesco” da poter usare come display sia per il gaming console che PC, Samsung vi propone Odyssey Ark, un titano da 55 pollici pensato soprattutto per i giocatori… O meglio, per i giocatori più ricchi, dato che viene proposto a un prezzo consigliato di ben 2.999€. Una spesa importante, giustificata però dalle caratteristiche tecniche e dalle possibilità meccaniche del dispositivo. Odyssey Ark può infatti essere utilizzato come un normale monitor 16:9, ma potremo anche sfruttarne le dimensioni per trasformarlo in un 21:9, o addirittura ruotarlo fino ad ottenere tre diversi monitor virtuali, uno sopra l’altro. Andiamo a vedere più in dettaglio come funziona.

Un pannello di fascia alta

Il pannello di Samsung Odyssey Ark è un Quantum Dot VA. Conta su una risoluzione 4K ed ha una curvatura 1000R, dunque parecchio accentuata. Aiuterà nel gaming e nel generale senso di immersione, ma avrà bisogno di una “curva” d’apprendimento per abituarsi (perdonate il gioco di parole, non ho resistito). Potremo sfruttare un refresh di 165Hz, dunque un massimo di 165 frame al secondo, che faranno contenti la maggior parte dei giocatori. Il monitor supporta AMD FreeSync Premium Pro, ma non ha una compatibilità certificata con G-Sync di Nvidia.

Trattandosi di un monitor di fascia premium, non ci si è risparmiati per quanto riguarda HDR, che viene supportato senza problemi in virtù dell’elevata luminosità di picco e dell’ottima copertura cromatica. Abbiamo infatti 1.056 punti di retroilluminazione che consentono di raggiungere circa 1.128 nit in HDR, un valore elevatissimo per un monitor, e decisamente elevato anche per una TV di fascia alta. Per fare un raffronto, una TV di fascia medio/alta come LG C2 raggiunge in HDR gli 800 nit, utilizzando però un pannello OLED. Di contro, Samsung Odyssey Ark non è il migliore della sua categoria, con il monitor gaming Acer Predator CG437K che tocca in HDR ben 1210 nit. Differenze non abissali e difficili da notare a occhio nudo, ma è giusto segnalarle considerato il prezzo del dispositivo.
La copertura colore dello spazio DCI-P3 è prossima invece al 92,5%, soddisfacente seppur migliorabile. La compatibilità è garantita con HDR 10 Plus, mentre manca il supporto a Dolby Vision, come da tradizione per Samsung.

Tanti utilizzi

Tralasciando i dati tecnici, è chiaro che l’aspetto più interessante di Samsung Galaxy Ark siano le dimensioni, quindi anche il modo in cui tali dimensioni possono venire sfruttate. Se desiderate utilizzare questo monitor in modo tradizionale dovrete allontanarvi a circa un metro di distanza, altrimenti costringerete il collo a uno stretching notevole. Samsung raccomanda almeno 80cm, ma nella nostra esperienza non sono stati sufficienti. Fattori da prendere in considerazione saranno naturalmente l’altezza della poltrona, della scrivania e la vostra statura. Ricordate sempre che acquistando il prodotto su Amazon (link qui sotto) potrete provarlo senza impegno per 30 giorni, e restituirlo nel caso non fosse adatto alle vostre esigenze.

Samsung consente di attivare diverse opzioni per migliorare l’esperienza utente. Potrete ad esempio ridurre le dimensioni del display attivo, limitandolo ad una parte dello schermo. Sarà utile se vorrete usare il monitor da distanza ravvicinata, magari per giocare un FPS con mouse e tastiera. Potrete anche modificare il rapporto di visione, attivando modalità con bande nere per rapporti a 21:9 o a 32:9. Infine, potrete ruotare lo schermo di 90°, visualizzando così ben 3 schermi in 16:9, uno sopra l’altro. Purtroppo, in quest’ultima modalità dovremo scendere a compromessi sulla risoluzione, che sarà limitata a una 720 x 1280 punti. Non è proprio ideale, specie se desideriamo leggere il testo a schermo, che risulterebbe un tantino sgranato. Inoltre, in questa modalità non potremo utilizzare i principali servizi di streaming, tra cui Netflix, Prime Video e Disney Plus. Samsung ha fatto sapere di essere al lavoro per migliorare la situazione, ma al momento le cose stanno così.

Solido monitor da gaming

Samsung Odyssey Ark ha – come prevedibile – buone performance anche nel gaming. Le dimensioni ne fanno un dispositivo tranquillamente paragonabile a una TV di fascia alta, con tutto ciò che ne consegue nella piacevolezza di utilizzo. Va da sé che dovremo stare appunto piuttosto lontani rispetto a un monitor tradizionale.
I tempi di risposta dichiarati da Samsung sono di appena 1 ms, ma come spesso accade si tratta di valori molto ottimistici. In realtà, anche attivando la modalità che ottimizza i tempi di risposta, giocando a 120 frame al secondo, gli utenti più esperti noteranno un minimo di ritardo. Nulla di trascendentale, ma se siete abituati a dispositivi di fascia alta di AOC, MSI, Acer e affini, vi accorgerete di qualche imprecisione. Parliamo naturalmente di gaming competitivo di un certo livello, dunque FPS in PvP, MOBA e similari, dove una differenza minima di pixel può fare la differenza. La stragrande maggioranza degli utenti non si accorgerà di nulla, specie se tendete a giocare in single player. Resta il fatto che, considerata la spesa necessaria per portarsi a casa questo monitor, ci saremmo aspettati una qualità superiore in questo campo.
Soddisfa pienamente invece l’input lag del monitor, che si attesta sui 4,3 millisecondi, un valore idoneo a qualunque genere di gioco. Siamo ai livelli dei migliori monitor da gaming, o delle migliori TV.

Gli utenti console saranno felici di sapere che Samsung Odyssey Ark fornisce 4 porte HDMI 2.1. Ciò significa che se disponete di una PS5 o di Xbox Series potrete raggiungere i 120 frame al secondo a risoluzione 4K. Naturalmente i giocatori console non sono il target primario di questa periferica, troppo costosa rispetto a una TV tradizionale. In questo caso avrebbe infatti più senso optare per un televisore di ultima generazione, sia esso in fascia media che alta, risparmiando qualche centinaio di euro. I modelli OLED avrebbero più senso con una console, dato che su PC il rischio di burn in permanente sarebbe molto più elevato. Allo stesso modo, numerosi modelli TV di fascia alta possono raggiungere una maggiore luminosità di picco, migliorando le performance con il gaming in HDR, più sensato su console rispetto a PC.

Conclusioni

In definitiva, Samsung Odyssey Ark è un monitor particolarmente costoso, che non regala nulla tra ciò che offre. Può permettersi il suo costo in virtù delle sue dimensioni, del suo voler essere in qualche modo innovativo, e della sua generale qualità. Questa non è però eccellente in tutti gli ambiti, con l’azienda che è scesa chiaramente a compromessi in alcuni ambiti. La modalità verticale ad esempio, per quanto comoda, appare sacrificata nella compatibilità con alcuni applicativi di uso comune, come i servizi multimediali di streaming. I 165Hz andranno bene per tutti, dato che le dimensioni renderebbero difficile un utilizzo con mouse e tastiera su framerate più elevati. Diversa la situazione per i tempi di risposta, che sono buoni ma non al vertice della categoria.
Insomma, la proposta di Samsung è un mastodonte che innova nel mondo del gaming PC, avvolge il giocatore nella sua gradevolissima curvatura, soddisfa nei colori e nell’ottimo HDR. Un “giocattolo” per ricchi, senza raggiungere il top in ciascuna possibile categoria, ma rappresentando una validissima soluzione per chi non voglia utilizzare come monitor una TV vera e propria.

Se desiderate una panoramica sui migliori monitor da gaming attualmente in commercio vi invitiamo a dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto per PC Windows, sempre aggiornata. Troverete proposte per tutte le fasce di prezzo. Per ulteriori informazioni su Samsung Odyssey Ark vi rimandiamo invece alla pagina prodotto sul sito ufficiale, in italiano.

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