Under Night In-Birth II Sys:Celes – Recensione

In un momento di grande fermento nel panorama dei picchiaduro, caratterizzato dall’uscita di titoli di spicco come Street Fighter 6 e Tekken 8, emerge dall’ombra il sequel della serie Under Night In-Birth. Dopo essere stato quasi dimenticato dai radar del mondo videoludico sin dal suo debutto nel lontano 2012, Under Night In-Birth II Sys: Celes si fa strada, offrendo un’esperienza di gioco che, sebbene radicata nelle tradizioni del genere, si distingue per varie innovazioni e aggiornamenti.

Questa nuova iterazione del gioco presenta una serie di modalità classiche come Arcade, Time Attack e Survival, insieme alle modalità online e di allenamento. Il tutorial, sebbene completo nel spiegare le meccaniche di base, potrebbe risultare datato rispetto alle esperienze offerte da titoli più recenti. Tuttavia, per comprendere appieno le sfumature del gameplay, è caldamente consigliato immergersi proprio nel tutorial dedicandogli tutto il tempo necessario. Ne varrà la pena.

Così come tanti altri fan, siamo rimasti parecchio delusi dalla mancanza di una Story Mode completa. Questa è una scelta piuttosto incomprensibile, considerando che questa versione è stata pubblicizzata come la conclusione della storia originariamente iniziata nel 2012. Per fortuna il gameplay coinvolgente e competitivo fa in parte soprassedere sulle evidenti mancanze.

La complessità del sistema di combattimento offre una vasta gamma di opzioni strategiche, che rendono ogni battaglia un’esperienza unica. Un elemento chiave del sistema è la barra GRD, situata nella parte inferiore dello schermo. Composta da 6 rombi per giocatore, si attiva in base agli attacchi e alle difese effettuati. Ad intervalli di 14 secondi, un conto alla rovescia si avvia, e chi accumulerà più rombi viola potrà attivare la modalità Vorpal. Questa amplifica il danno inflitto e apre la strada a nuove meccaniche, come il Chain Shift, che consente di convertire i rombi accumulati in barra EXS per eseguire mosse speciali.
Chi completa per primo i 6 rombi GRD può attivare la modalità Vorpal Celestiale, che incrementa ulteriormente i danni inflitti dagli attacchi. Questo sistema aggiunge un ulteriore strato di profondità e strategia al gameplay, richiedendo ai giocatori di pianificare attentamente le proprie mosse per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal GRD.

La modalità multiplayer offre una vasta gamma di opzioni, tra cui scontri classificati e non classificati, e la possibilità di partecipare a tornei online. La disponibilità immediata di partite conferma il sostegno solido della fanbase, garantendo una costante attività online e una varietà di avversari da affrontare.
Il roster dei personaggi presenti in questa versione è stato ampliato con l’introduzione di tre nuovi combattenti, ognuno con uno stile di gioco unico e portando a 24 i lottatori presenti nel titolo.

Nonostante le prime impressioni possano suggerire che Under Night In-Birth II Sys:Celes non sia visivamente un vero sequel, il gioco si distingue per numerosi aggiornamenti e migliorie. La grafica potrebbe certamente apparire un po’ datata, con modelli bidimensionali dei personaggi che perdono nel raffronto con titoli a budget superiore. Tuttavia, il character design minuzioso e le animazioni fluide rendono l’esperienza visiva comunque soddisfacente. La direzione artistica del gioco è a sua volta di alto livello, e riesce a tamponare sulle limitazioni tecniche.

Consigliato

In conclusione, Under Night In-Birth II Sys:Celes è un titolo consigliato per gli appassionati di picchiaduro. Pur non essendo perfetto e presentando alcune carenze, il gioco offre un’esperienza coinvolgente e stimolante, sia per i giocatori occasionali che per i veterani del genere. La sua combinazione di gameplay solido, modalità multiplayer avvincente e estetica affascinante lo rende una scelta da tenere in considerazione per chiunque ami il genere.

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